QUATTRO NUOVI LICENZIAMENTI ALL'AEROPORTO DI FIUMICINO

 

La Groundcare S.p.A. di Fiumicino è una delle 7 società specializzate nell’handling aeroportuale (servizi aeroportuali di assistenza a terra per quanto riguarda passeggeri, bagagli, merci, posta e operazioni in pista) con 1200 dipendenti ed un fatturato di 40 milioni di Euro.
Il 13 marzo 2013, per la prima volta (non ci sono precedenti), la direzione della società si è avvalsa della facoltà, concessa dalla Riforma Fornero, di procedere a licenziamenti individuali motivati da difficoltà economiche aziendali.
Questa “bella” legge, prodotta dal Governo Monti, nel mettere in mano dei dirigenti questo ulteriore strumento di macelleria sociale, pone il solo limite di 4 licenziamenti nell’arco di 120 giorni, potendosi così raggiungere il tetto massimo di 12 licenziamenti all’anno senza necessità di attivare onerose e defatiganti procedure di licenziamento collettivo.
E difatti i licenziati sono stati per l’appunto 4: una segretaria di direzione, una responsabile commerciale, un responsabile della manutenzione dei mezzi aeroportuali ed un responsabile legale.
La loro colpa è stata solo quella di svolgere funzioni direzionali e di staff = fonte di costo e non di ricavo.
Se non ci saranno altri accordi, i licenziati riceveranno un’indennità economica pari ad un certo numero di mensilità di stipendio, ma senza possibilità per il giudice di disporre il loro reintegro nel posto di lavoro.
Sull’aeroporto della capitale il 60% del traffico viene gestito da Alitalia; il rimanente viene conteso da altre sei società che per poter continuare a sopravvivere non possono che giocare al ribasso, con effetti negativi sui livelli d’occupazione, sulla qualità dei servizi prestati e sulla sicurezza. Su quest’ultimo punto è opportuno menzionare il tragico e mortale infortunio sul lavoro avvenuto a Fiumicino nel mese di novembre scorso.

Pur in presenza di una situazione problematica, l’Ente nazionale per l’aviazione civile non è mai intervenuto con limitazioni al rilascio di licenze. Eppure Groundcare ha già fatto, come è di moda dire adesso, i compiti a casa effettuando una operazione di concentrazione, diminuendo così l’originario numero dei concorrenti.

Nella più totale indifferenza delle autorità di vigilanza (Ente Nazionale dell’Aviazione Civile) della società di gestione dello scalo (Aeroporti di Roma) e dei sindacati, l’azienda aveva annunciato un piano di ristrutturazione fatto di lacrime e sangue.

Chi ha permesso che nel mercato dei servizi aeroportuali di Fiumicino la concorrenza si affermasse in modo selvaggio e sulla pelle dei lavoratori ?

Ci auguriamo che il nuovo Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, possa contribuire, così come ha fatto il suo collega Vendola in Puglia con la Bridgestone, a fermare questa iniqua spirale di licenziamenti nell’aeroporto di Fiumicino.

 

 

Fonte : informazioni by un lavoratore della Groundcare S.p.A.

 

 

 

 

 

 

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