LE SCUOLE ITALIANE ASPETTANO LA BEFANA...

Sembra incredibile, ma tante scuole romane dispongono di laboratori multimediali all'avanguardia grazie a finanziamenti della Regione Lazio o del Comune. Calcolatori di ultima generazione, sistemi di rete intranet con piattaforma di comando centrale, software sofisticati, proiettori e lavagne luminose, grate antifurto alle finestre installate dal comune oppure impianti elettronici antifurto. Insomma entrando in queste scuole e vedendo questi laboratori si ha l'impressione di trovarsi in strutture ben organizzate e ben attrezzate. Ma, dando un'occhiata più approfondita, può capitare di vedere che alcune apparecchiature installate non sono utilizzate o, nel migliore dei casi, sono sottoutilizzate. Ad esempio, certi accessori, come le cuffie audio a corredo delle postazioni, rimangono per molto tempo integri nella loro confezione d'acquisto.

Insomma, nella stessa scuola media si può trovare il classico laboratorio informatico, poi c'è il laboratorio linguistico con altre postazioni e poi c'è il laboratorio multimediale a rete con piattaforma centrale.

Manca invece nei bagni la carta igienica, il sapone, mancano i detersivi adeguati, gli ausilii a norma e il materiale per le pulizie ordinarie e straordinarie. Si omettono piccole riparazioni. Nella segreteria e nella sala professori manca spesso la carta per le fotocopie, scarseggiano i toner di ricambio, le cartucce per le stampanti. In generale, si adduce sempre la motivazione della carenza di fondi.

Se la Befana ci sta leggendo dall'alto dei suoi tetti, adesso sa cosa deve portare nelle scuole al rientro dalle vacanze di fine anno: meno prodotti tecnologici e tanta carta igienica, materiale di cancelleria, materiale igienico sanitario, utensili e ferramenta semplici e attrezzature moderne per il personale ausiliario, conformi ai requisiti previsti dal testo unico sulla sicurezza.

Domenico Ciardulli

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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