Foto da google:
http://skuola.tiscali.it/news/scuola/manifestazioni-studentesche-27-febbraio.html
VIOLENZA DI PIAZZA? FORSE E' UNA BOCCATA DI OSSIGENO PER IL GOVERNO
Violenza e vandalismo, dopo il voto
sulla sfiducia in Parlamento, hanno indirettamente rafforzato il governo
santificando l'immagine delle istituzioni e dei suoi apparati di sicurezza. Le
forze dell'ordine e la cabina di regia che li muoveva sono apparsi come eroi
generosi e vittime di qualche centinaio di ragazzini e giovani adulti armati di
pietre, pale e picconi.
Il piatto ricco, condito da una ventina di milioni di euro di danni. è pronto in
tavola per il cavaliere. Se i nemici dell'attuale governo sono i giovani
guerriglieri visti a piazza del Popolo che incendiavano camionette, rompevano
vetrine e malmenavano un finanziere, è molto probabile che l'opinione pubblica,
intimorita e indispettita, si orienterà ancor di più a favore dell'attuale
regime. Infatti lo status quo costituito da una sorta di pseudodemocrazia
potrebbe rappresentare per molti pur sempre il male minore rispetto ad
un'alternativa incarnata nei giovani cacciatori di teste da scassare e di
bancomat da incenerire.
Alcuni opinionisti della carta stampata parlano di un'ibridazione in atto tra
l'area antagonista dei centri sociali e gli addestratissimi ultras del calcio.
Non c'è dubbio che l'attuale crisi che investe l'occidente e l'incapacità di una
classe politica gerontocratica ingessata nella stagnazione e in politiche
reazionarie sono benzina sul fuoco e inducono molti giovani stanchi ed
esasperati a portare la lotta sul terreno dello scontro fisico. Ma tutto ciò
diventa quasi la casa del grande fratello, alla fine i contestatori finiscono
senza accorgersene proprio lì dove la regia vuole, e cioè sul terreno sbagliato
e senza speranza della violenza, il terreno ideale per alienare definitivamente
una crescita di consenso diffuso su istanze giuste e rendere ancora più forte
qualsiasi governo reazionario e conservatore.
Su Roberto Saviano vorrei dire che le critiche alla superficialità
dell’osservazione e valutazione dello scrittore sono sacrosante, meno giuste
sono le critiche alla persona Saviano, scrittore nel mirino della camorra. Il
fare riferimento, con connotazioni negative, alla sua posizione di successo
mediatico e letterario mi fa personalmente ripensare a quando negli anni 70 il
concerto di De Gregori fu interrotto sul palco ( e lui interruppe la carriera di
cantante) perchè un gruppo di contestatori lo accusava di fare soldi utilizzando
nelle sue canzoni i temi sociali. Un altro elemento stona: l’ipotetica sintonia
tra l’esito del voto parlamentare e l’accensione della miccia. A me sembra
veramente paradossale che la sconfitta di Futuro e Libertà e del progetto di un
governo Berlusconi-bis (con Casini, Fini e Lombardo) possano aver causato la
violenza e scaldato gli animi e le mani dei manifestanti tanto da provocare
venti milioni di euro di danni.
Da quando la piazza e il movimento si collegano con la radiolina alla chiama di
montecitorio? I voti e i deputati sono da più di mezzo secolo oggetto di
mercimonio tra partiti.
Domenico Ciardulli