WALTER E VERONICA: SI APRA IL SIPARIO!

Ho un dubbio su quella risposta del Sindaco Veltroni data alla giornalista Maria Latella che lo intervistava per il settimanale "A".

Veltroni elogia le qualità di Veronica Berlusconi, tanto da volere la moglie del Leader della CdL nelle file del nuovo Partito Democratico.
Penso che la mossa mediatica di Veltroni non sia una risposta istintiva ma abbia alle spalle un accurato studio di psicologia della comunicazione, nel quale egli, con i suoi esperti, ha misurato i "pro" e "contro" in vista dei suoi obiettivi di campagna elettorale del 14 ottobre.
Probabilmente, Veltroni lavora sul settore moderato "borderline" della coalizione e sui tentennanti del centrodestra. Soprattutto cerca di far leva su quella gran parte di popolazione abbagliata dal gossip e dalle scene romanzate del set di Maria de Filippi.
Insidiare Berlusconi attraverso l'ostentazione di una presunta ammirazione politica verso la sua consorte è un colpo alla cintola giocato sulla strategia della soap opera. Chissà se Veltroni abbia voluto far passare questo messaggio: "Mi hanno indicato D'Alema, Fassino e Rutelli avversari di Berlusconi, è vero, ma non sono un "nemico" del centrodestra, tanto è vero che vorrei la moglie del leader della CdL nel mio partito".
Cosa spera così di ottenere il Sindaco Veltroni da questa sviolinata pro-Veronica? Anzitutto rafforzare il consenso e la simpatia di elettori di centrodestra che lo hanno votato alle comunali e che, sensibilizzati sul piano della frivolezza sfiziosa, potrebbero puntare su di Lui anche alle elezioni politiche in qualche modo "vendicando" le passate "sofferte esternazioni" dell'affascinante Signora di Arcore.
Un Veltroni più dolce, quasi effeminato nel linguaggio, l'opposto del Cavaliere, che addirittura valorizza la moglie del Cavaliere rendendole così "Giustizia", merita di ereditarne il patrimonio politico o quantomeno una parziale legittimazione da destra.
E se, però, tutto questa sorta di concettura romanzata avesse anche solo un briciolo di fondamento, ne deriverebbe un interrogativo inquietante sul reale spessore politico di Walter Veltroni e sulle sue reali capacità di risollevare le sorti di questo paese.

Domenico Ciardulli
 

LEGGI IL PARTITO DI VERONICA

di Mariuccia Ciotta

 

 

 

 

 

 

 

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