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Padova, muro dividerà due scuole

16:01 lun 17 marzo 2008
A Padova di muri se ne intendono, così Ignazia Nespolo, preside della Scuola elementare “Diego Valeri” ne farà costruire uno nell’atrio del plesso scolastico. A quanto pare sarà una costruzione poco ingombrante, ma abbastanza per dividere i bambini delle primarie dagli studenti stranieri del “Centro territoriale permanente”. La decisione della preside è la risposta alle proteste di un gruppo di genitori dopo che uno studente cingalese ha fotografato un bambino di seconda elementare all’interno del cortile della scuola.

“Si è trattato solo di una foto ricordo” si è giustificato il 18enne cingalese “volevo mostrare a parenti ed amici l’istituto in cui studio”. Parole che non sono servite, la settimana prossima sorgerà il muretto, voluto fortemente dai genitori-rappresentanti di classe. Un rimedio che però non accontenta tutti i genitori “La separazione deve essere netta”. Chiede Stefania Verdini “I grandi dovrebbero entrare da un accesso esterno o fare scuola dopo le 17”.

“Ho preso una scelta così diversa dai miei principi educativi solo per dare serenità a tutti” commenta Ignazia Nespolo in un’intervista rilasciata a “il Mattino” di Padova “La ricostruzione dei fatti ha accertato che s'è trattato solo dell'ingenuità di un ragazzo del Ctp, che voleva mandare a casa dei genitori lontani una foto della scuola dove sta imparando l'italiano. Mi hanno riferito che il ragazzo straniero ha pianto quando la sua insegnante gli ha riferito che quella foto non avrebbe dovuta farla. Sono ben 14 anni che il Ctp e la primaria Valeri convivono. I docenti delle due scuole hanno sempre collaborato tra di loro”.

Sembrava ormai tutto stabilito ma secondo gli ultimi aggiornamenti il muro previsto nell'altrio della scuola, la cui costruzione sarebbe dovuta iniziare la settimana prossima, non verrà innalzato. Al suo posto sarà predisposta nel giardino dell'istituto una rete metallica di recinzione per separare l'entrata degli studenti adulti da quella dei bambini delle elementari.

Secondo le norme sulla sicurezza un muro, infatti, costituirebbe un impedimento alle vie di fuga degli studenti, dei docenti e dei bidelli in caso d'incendio. Per queste ragioni Franco Venturella e Andrea Bergamo dell'Ufficio scolastico provinciale, l'assessore comunale Claudio Piron, il caposettore Lucia Fantini e la preside Ignazia Nespolo hanno deciso di costruire una rete di recinzione che costringerà gli studenti del Centro territoriale permanente ad entrare da un ingresso laterale.

"La professoressa Nespolo - ha detto Francesco Arnau, dirigente dell'Istituto comprensivo di Sant'Angelo di Piove - si è comportata benissimo. Da un lato è venuta incontro ai timori e alle preoccupazioni del gruppo dei genitori che ha sollevato il caso dopo la fotografia scattata dal ragazzo asiatico. Dall'altro ha ribadito che sino a oggi la convivenza tra adulti e piccoli ha sempre dato buoni risultati e che il progetto d'interculturalità tra popoli diversi non ha mai causato problemi".

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