Casella di testo:

 Carta delle città europee per uno sviluppo durevole e sostenibile (La Carta di Aalborg)

(Approvata dai partecipanti alla Conferenza europea sulle città sostenibili tenutasi ad Aalborg, Danimarca il 27 maggio 1994)

 

(IL COMUNE DI ROMA VI HA ADERITO CON DELIBERA DI GIUNTA N. 30 DEL 29 GENNAIO 2002)

 

Parte I Dichiarazione di principio: Le città europee per un modello urbano sostenibile

Parte II La Campagna delle città europee sostenibili

Parte III L'impegno nel processo d'attuazione dell'Agenda 21 a livello locale: piani locali d'azione per un modello urbano sostenibile

 

La Carta di Aalborg è stata approvata dai partecipanti alla conferenza europea sulle città sostenibili, che si è svolta ad Aalborg, Danimarca, dal 24 al 27 maggio 1994 sotto il patrocinio congiunto della Commissione europea e della città di Aalborg e che è stata organizzata dal Consiglio internazionale per le iniziative ambientali locali (ICLEI). Il progetto di Carta è stato elaborato dall'ICLEI insieme al ministero per lo sviluppo urbano e i trasporti dello Stato federale della Renania del Nord-Westfalia, RFG. La Carta rispecchia inoltre le idee e il contributo redazionale di partecipanti diversi.

La Carta di Aalborg è stata firmata inizialmente da 80 amministrazioni locali europee e da 253 rappresentanti di organizzazioni internazionali, governi nazionali, istituti scientifici, consulenti e singoli cittadini. Con la firma della Carta le città e le regioni europee si impegnano ad attuare l'Agenda 21 a livello locale e ad elaborare piani d'azione a lungo termine per uno sviluppo durevole e sostenibile, nonché ad avviare la campagna per uno sviluppo durevole e sostenibile delle città europee.

Il progetto di Carta è stato esaminato da oltre 600 partecipanti suddivisi in 36 gruppi di lavoro in occasione della conferenza di Aalborg. Il testo finale rispecchia diversi suggerimenti e le osservazioni formulate dai partecipanti. Tuttavia, il gruppo editoriale della Carta ha considerato che diverse proposte di modifica sostanziale meritano un'attenzione più approfondita e non possono essere inserite nella Carta come mera aggiunta. Per questo si è proposto di affidare al gruppo di coordinamento della campagna l'esame delle modifiche proposte, di proseguire l'elaborazione della Carta e di sottometterla successivamente ai partecipanti alla seconda conferenza europea per lo sviluppo durevole e sostenibile delle città che si svolgerà a Lisbona, Portogallo, nel settembre 1996.

 

PARTE I

DICHIARAZIONE DI PRINCIPIO: LE CITTA’ EUROPEE PER UN MODELLO URBANO SOSTENIBILE

I.1 Il ruolo delle città europee

Le città europee firmatarie della presente carta affermano di essere appartenute nei secoli ad imperi, stati nazionali e regimi e di essere ad essi sopravvissute in quanto centri della vita sociale, supporto delle rispettive economie e custodi di un patrimonio fatto di cultura e tradizione. Assieme alle famiglie e alle collettività locali le città sono l'elemento fondamentale delle società e degli Stati e sono i centri in cui si sono sviluppati l'industria, l'artigianato, il commercio, l'istruzione e l'amministrazione.

Riconoscono la propria responsabilità, dovuta all'attuale stile di vita urbano, in particolare ai modelli di divisione del lavoro e delle funzioni, degli usi territoriali, dei trasporti, della produzione industriale e agricola, del consumo, delle attività ricreative e quindi al livello di vita, per quanto riguarda molti dei problemi ambientali che l'umanità si trova ad affrontare. Ciò assume particolare rilievo se si tiene presente che l'80% della popolazione europea vive in aree urbane.

Constatano che gli attuali livelli di sfruttamento delle risorse dei paesi industrializzati non possono essere raggiunti dall'intera popolazione esistente e tantomeno dalle generazioni future senza distruggere il capitale naturale.

Sono convinte dell'impossibilità di arrivare ad un modello di vita sostenibile in assenza di collettività locali che si ispirino ai principi della sostenibilità. L'amministrazione locale si colloca ad un livello prossimo a quello in cui vengono percepiti i problemi ambientali e il più vicino ai cittadini, e condivide a tutti i livelli con i governi la responsabilità del benessere dei cittadini e della conservazione della natura. Le città svolgono pertanto un ruolo fondamentale nel processo di cambiamento degli stili di vita e dei modelli di produzione, di consumo e di utilizzo degli spazi.

I.2 Il concetto e i principi della sostenibilità

Le città riconoscono che il concetto dello sviluppo sostenibile fornisce una guida per commisurare il livello di vita alle capacità di carico della natura. Pongono tra i loro obiettivi giustizia sociale, economie sostenibili e sostenibilità ambientale. La giustizia sociale dovrà necessariamente fondarsi sulla sostenibilità e l'equità economica, per le quali è necessaria la sostenibilità ambientale.

Sostenibilità a livello ambientale significa conservare il capitale naturale. Ne consegue che il tasso di consumo delle risorse materiali rinnovabili, di quelle idriche e di quelle energetiche non deve eccedere il tasso di ricostituzione rispettivamente assicurato dai sistemi naturali e che il tasso di consumo delle risorse non rinnovabili non superi il tasso di sostituzione delle risorse rinnovabili sostenibili. Sostenibilità dal punto di vista ambientale significa anche che il tasso di emissione degli inquinanti non deve superare la capacità dell'atmosfera, dell'acqua e del suolo di assorbire e trasformare tali sostanze.

Inoltre, la sostenibilità dal punto di vista ambientale implica la conservazione della biodiversità, della salute umana e delle qualità dell'atmosfera, dell'acqua e dei suoli a livelli sufficienti a sostenere nel tempo la vita e il benessere degli esseri umani nonché degli animali e dei vegetali.

I.3 Strategie locali per un modello urbano sostenibile

Le città sono convinte di rappresentare la più ampia unità in grado di affrontare inizialmente i molti squilibri urbani, da quelli architettonici a quelli sociali, economici, politici, ambientali e delle risorse naturali che oggi affliggono il mondo e, al tempo stesso, la scala più piccola alla quale i problemi possono essere risolti positivamente in maniera integrata, olistica e sostenibile. Ogni città ha la sua specificità e pertanto occorre che ciascuna trovi la propria via alla sostenibilità. Il loro compito è quello di integrare i principi della sostenibilità nelle rispettive politiche e partire dalle risorse delle diverse città per costruire appropriate strategie locali.

I.4 La sostenibilità come processo locale e creativo per la ricerca dell'equilibrio

Le città riconoscono che la sostenibilità non rappresenta uno stato né una visione immutabili, ma piuttosto un processo locale, creativo e volto a raggiungere l'equilibrio che abbraccia tutti i campi del processo decisionale locale. Esso genera una continua verifica nella gestione delle città per individuare le attività che spingono il sistema urbano verso l'equilibrio e quelle che lo allontanano dall'equilibrio. Costruendo la gestione della città sulle informazioni raccolte attraverso tale processo, si comprende che la città funziona come un tutto organico e gli effetti di tutte le attività significative divengono manifesti. Grazie a tale processo la città e i cittadini possono effettuare scelte razionali. Una procedura di gestione che si fondi sulla sostenibilità consente di prendere decisioni non solo sulla base degli interessi degli attuali fruitori, ma anche delle generazioni future.

I.5 Risolvere i problemi attraverso soluzioni negoziate

Le città riconoscono che non si possono permettere di trasferire i problemi all'ambiente esterno né di lasciarli in eredità ai posteri. Pertanto i problemi e gli squilibri interni alle città devono essere ricondotti all'equilibrio nell'ambito del livello in cui si verificano o essere assorbiti da una più vasta entità a livello regionale o nazionale. Ciò corrisponde al principio della risoluzione dei problemi attraverso soluzioni negoziate. L'applicazione di tale principio lascerà ad ogni città ampia libertà di stabilire la natura delle proprie attività.

I.6 L'economia urbana verso un modello sostenibile.

Le città riconoscono che il capitale di risorse naturali, atmosfera, suolo, acqua e foreste, è divenuto il fattore limitante del loro sviluppo economico e che pertanto è necessario investire in questo capitale. Ciò comporta in ordine di priorità:

1.      investire nella conservazione del rimanente capitale naturale, ovvero acque di falda, suoli, habitat per le specie rare;

2.      favorire la crescita del capitale naturale riducendo l'attuale livello di sfruttamento, in particolare per quanto riguarda le energie non rinnovabili;

3.      investire per ridurre la pressione sul capitale di risorse naturali esistenti attraverso un'espansione di quelle destinato ad usi antropici, ad esempio gli spazi verdi per attività ricreative all'interno delle città, in modo da ridurre la pressione sulle foreste naturali;

4.      migliorare l'efficienza dell'uso finale dei prodotti, ad esempio utilizzando edifici efficienti dal punto di vista energetico e modalità di trasporto urbano non nocive per l'ambiente.

I.7 L'equità sociale per un modello urbano sostenibile

Le città sono consapevoli del fatto che i poveri costituiscono le principali vittime dei problemi ambientali (inquinamento acustico ed atmosferico causato dal traffico, carenza di spazi ricreativi, abitazioni malsane, carenza di spazi all'aperto) e al tempo stesso sono la parte della popolazione che dispone di meno possibilità per risolvere tali problemi. L'ineguale distribuzione della ricchezza è causa di comportamenti insostenibili e, al tempo stesso, della rigidità a modificarli. Le città intendono integrare i bisogni sociali fondamentali dei cittadini, di adeguati programmi sanitari, occupazionali ed abitativi, con la protezione ambientale. Esse intendono imparare dalle iniziali esperienze di stili di vita sostenibili in modo da poter agire per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini piuttosto che favorire semplicemente una massimizzazione dei consumi.

L'obiettivo è quello di creare posti di lavoro che contribuiscano alla sostenibilità della collettività e quindi a ridurre la disoccupazione. Nel tentativo di creare nuovi posti di lavoro gli effetti di ogni possibile attività saranno valutati in termini di sostenibilità allo scopo di favorire la creazione di posti di lavoro a lungo termine e di prodotti durevoli, nel rispetto dei principi della sostenibilità.

I.8 Modelli sostenibili di uso del territorio

Le città riconoscono l'importanza dell'adozione da parte degli enti locali di efficienti politiche di pianificazione dello sviluppo degli usi territoriali che comprendano una valutazione ambientale strategica di tutti i progetti. Esse approfitteranno dei vantaggi di scala per fornire trasporti pubblici ed energia in modo efficiente grazie all'elevata densità, mantenendo al tempo stesso una dimensione umana dello sviluppo. Sia nell'attuazione di programmi di restauro urbano nelle aree cittadine, sia nella pianificazione di nuovi quartieri si punterà a sviluppare molteplici funzioni in modo da ridurre il bisogno di mobilità. Il concetto di equa interdipendenza regionale dovrebbe consentire di equilibrare i flussi tra città e campagna e impedire alle città il puro sfruttamento delle risorse delle aree circostanti.

I.9 Modelli sostenibili di mobilità urbana

Le città si impegneranno per migliorare l'accessibilità e sostenere il benessere sociale e lo stile di vita urbano pur riducendo la mobilità. E' divenuto ormai imperativo per una città sostenibile ridurre la mobilità forzata e smettere di promuovere e sostenere l'uso superfluo di veicoli a motore. Sarà data priorità a mezzi di trasporto ecologicamente compatibili (in particolare per quanto riguarda gli spostamenti a piedi, in bicicletta e mediante mezzi pubblici) e sarà al messa al centro degli sforzi di pianificazione la realizzazione di una combinazione di tali mezzi. I mezzi di trasporto individuali dovrebbero avere nelle città solo una funzione ausiliaria per facilitare l'accesso ai servizi locali e mantenere le attività economiche della città.

I.10 Responsabilità riguardanti il clima a livello planetario

Le città sono consapevoli del fatto che i gravi rischi che il riscaldamento del globo terrestre presenta sia per l'ambiente naturale che per quello antropizzato, nonché per le generazioni future, richiedono una risposta che sia in grado di stabilizzare e successivamente ridurre le emissioni di gas serra nell'atmosfera nel più breve tempo possibile. Pari importanza riveste la protezione delle risorse mondiali in termini di biomassa, quali le foreste e il fitoplancton, che svolgono un ruolo essenziale nel ciclo del carbonio del nostro pianeta. L'abbattimento delle emissioni generate da combustibili fossili richiederà politiche ed iniziative basate su una adeguata comprensione delle alternative e dell'ambiente urbano in quanto sistema energetico. Le fonti rinnovabili di energia rappresentano la sola alternativa sostenibile.

I.11 Prevenzione dell'inquinamento degli ecosistemi

Le città sono consapevoli del fatto che sempre maggiori quantità di sostanze tossiche e nocive vengono riversate nell'atmosfera, nell'acqua, nel suolo e nel cibo e costituiscono pertanto una crescente minaccia alla salute umana e agli ecosistemi. Sarà fatto ogni sforzo per impedire ulteriori inquinamenti e prevenirli alla fonte.

I.12 L'autogoverno locale come precondizione

Le città ritengono di possedere la forza, la conoscenza e il potenziale creativo per sviluppare modi di vita sostenibili e progettare e gestire le città compatibilmente con un modello urbano sostenibile. I rappresentanti democraticamente eletti delle collettività locali sono pronti ad assumersi la responsabilità di riorganizzare le città in base a criteri di sostenibilità. La capacità delle città di raccogliere questa sfida dipende dai diritti di autogoverno che vengono loro riconosciuti a livello locale conformemente al principio della sussidiarietà. E' essenziale che gli enti locali dispongano di poteri sufficienti e di una base finanziaria solida.

I.13 Il ruolo fondamentale dei cittadini e il coinvolgimento della Comunità

Le città s'impegnano a rispettare le raccomandazioni dell'Agenda 21, il documento chiave approvato all'Earth Summit di Rio de Janeiro, affinché i progetti dell'Agenda 21 a livello locale vengano sviluppati in collaborazione con tutti i settori delle rispettive collettività: cittadini, attività economiche, gruppi di interesse. Esse riconoscono la necessità enunciata nel Quinto programma di azione a favore dell'ambiente dell'Unione europea "Per uno sviluppo durevole e sostenibile" di condividere le responsabilità dell'attuazione del programma tra tutti i settori della Comunità. Esse fonderanno pertanto la loro azione sulla cooperazione fra tutti gli attori interessati e faranno s“ che tutti i cittadini e i gruppi interessati abbiano accesso alle informazioni e siano messi in condizioni di partecipare al processo decisionale locale. Esse si preoccuperanno di predisporre opportunità di educazione e formazione alla sostenibilità non solo per i cittadini ma anche per i rappresentanti eletti e i funzionari degli enti locali.

I.14 Strumenti amministrativi e di gestione urbana per l'attuazione di un modello sostenibile

Le città si impegnano ad utilizzare gli strumenti tecnici e politici disponibili per attuare un approccio alla gestione urbana che tenga conto degli ecosistemi. Si farà ricorso ad una vasta gamma di strumenti tra i quali quelli necessari per la raccolta e il trattamento dei dati ambientali e la pianificazione ambientale; strumenti normativi, economici e di informazione quali direttive, imposte e tasse; nonché meccanismi che contribuiscano ad accrescere la consapevolezza dei problemi e prevedano la partecipazione dei cittadini. Si cercherà di istituire nuovi sistemi di contabilità ambientale che consentano di gestire le risorse naturali in maniera economica analogamente alla gestione del denaro, risorsa artificiale per eccellenza.

Le città sono coscienti di dover basare le proprie attività decisionali e di controllo, in particolare per quanto riguarda i sistemi di monitoraggio ambientale, di valutazione degli impatti, nonché quelli relativi alla contabilità, al bilancio, alla revisione e all'informazione, su diversi tipi di indicatori, compresi quelli relativi alla qualità dell'ambiente urbano, ai flussi urbani, ai modelli urbani e, ancor più importante, su indicatori di sostenibilità dei sistemi urbani.

Le città riconoscono che in molte città europee è già stata adottata con successo un'ampia gamma di politiche e di attività che hanno dato positivi risultati dal punto di vista ecologico. Tuttavia tali strumenti, pur concorrendo alla riduzione delle pressioni in direzione insostenibile, non comportano di per sé un'inversione di marcia della società in direzione della sostenibilità. Le città, ancora una volta, con la loro solida base ecologica attuale, si trovano in ottima posizione per compiere il passo decisivo e integrare tali politiche ed attività nel processo amministrativo per gestire le economie urbane locali attraverso un ampio processo improntato alla sostenibilità. Nell'ambito di tale processo le città sono chiamate a sviluppare le proprie strategie, ad attuarle e a scambiarsi reciprocamente informazioni ed esperienze.

PARTE II

La Campagna delle città europee sostenibili

Le città europee firmatarie della presente carta si muoveranno di concerto verso un modello sostenibile grazie ad un processo di apprendimento basato sull'esperienza e sugli esempi locali che hanno dato risultati positivi. Esse si stimoleranno a vicenda ad adottare piani di azione di lungo periodo a livello locale (programmi locali dell'Agenda 21), rafforzando a tal fine la cooperazione tra gli enti locali e inserendo tale processo nel quadro degli interventi dell'Unione europea a favore dell'ambiente urbano.

Si dà pertanto avvio alla Campagna delle città europee sostenibili volta a incoraggiare e a sostenere le città che perseguono attivamente un modello urbano sostenibile. La fase iniziale di tale campagna avrà una durata di due anni, al termine della quale sarà effettuata una valutazione dei risultati ottenuti nell'ambito della II Conferenza delle città europee sostenibili, che sarà organizzata nel 1996.

Tutti gli enti locali, a livello comunale o regionale e tutte le reti europee degli enti locali sono invitati ad unirsi alla campagna approvando e sottoscrivendo la presente carta.

Tutte le principali reti europee degli enti locali sono invitate a prendere parte al coordinamento della campagna. Sarà istituito un comitato di coordinamento formato dai rappresentanti di tali reti. Sarà inoltre trovato un accordo per quegli enti locali che non partecipano ad alcuna rete.

La campagna prevede come principali attività:

·        favorire il sostegno reciproco tra le città europee per quanto riguarda la progettazione, lo sviluppo e l'applicazione di politiche orientate alla sostenibilità;

·        raccogliere e diffondere informazioni sugli esempi positivi a livello locale;

·        promuovere il principio della sostenibilità presso altri enti locali;

·        aumentare il numero di città che sottoscrivono la carta;

·        organizzare annualmente un premio per la "città sostenibile";

·        fornire alla Commissione europea suggerimenti relativi alle varie politiche;

·        fornire materiale per le relazioni sulle città sostenibili del gruppo di esperti per l'ambiente urbano;

·        sostenere gli amministratori locali nell'attuazione delle raccomandazioni e norme emanate in questo settore dall'Unione europea;

·        pubblicare un bollettino di informazione della campagna.

Tali attività richiedono l'istituzione di un coordinamento della campagna.

Altre organizzazioni sono invitate a sostenere attivamente la campagna.

PARTE III

L'impegno nel processo d'attuazione dell'Agenda 21 a livello locale: piani locali d'azione per un modello urbano sostenibile

Le città europee firmatarie della presente carta si impegnano, sottoscrivendo la presente carta e partecipando alla campagna della città europee sostenibili, a promuovere, nelle rispettive collettività, il consenso sull'Agenda 21 a livello locale entro la fine del 1996, in conformità con quanto stabilito dall'articolo 28 dell'Agenda 21 concordata all'Earth Summit tenutosi a Rio nel giugno 1992. I singoli piani locali di azione contribuiranno all'attuazione del Quinto programma di azione a favore dell'ambiente dell'Unione europea "Per uno sviluppo durevole e sostenibile". Il processo legato all'Agenda 21 a livello locale si svilupperà lungo le linee indicate nella prima parte della presente carta.

Si propone che il processo di definizione dei piani locali di azione comprenda le seguenti fasi:

·        individuazione degli schemi finanziari e di programmazione esistenti nonché di ogni altro piano e programma;

·        individuazione sistematica, da realizzarsi facendo ampio ricorso alla consultazione dei cittadini, dei problemi e delle rispettive cause;

·        attribuzione di priorità per affrontare i problemi individuati;

·        formazione di un punto di vista comune per quanto riguarda un modello sostenibile di collettività attraverso un processo di partecipazione che coinvolga tutti i settori interessati;

·        valutazione delle opzioni strategiche alternative;

·        adozione di piani locali di azione a lungo termine orientati alla sostenibilità e che comprendano obiettivi misurabili;

·        programmazione dell'attuazione del piano, compresa la realizzazione di uno scadenzario e l'attribuzione delle diverse responsabilità tra le parti;

·        istituzione di sistemi e procedure di relazione e monitoraggio dell'attuazione del piano.

Occorrerà esaminare se i meccanismi decisionali interni ai vari enti locali sono adatti e sufficientemente efficienti da consentire lo sviluppo del processo relativo all'Agenda 21 a livello locale, ivi compresi i piani locali di azione a lungo termine orientati alla sostenibilità. Potrebbero essere necessari degli sforzi per migliorare le capacità degli enti in questione prevedendo in particolare il riesame degli accordi politici, delle procedure amministrative, delle attività sociali e interdisciplinari, della disponibilità di risorse umane e cooperazione tra i diversi enti locali, ivi comprese le associazioni e le reti.

 

Firmato ad Aalborg, Danimarca, il 27 maggio 1994

 

i punti basilari di Aalborg

SOTTOSCRITTA DAI SEGUENTI COMUNI E PROVINCE ITALIANE

 

Italy Comuni: Acerra, Aci Castello, Acquapendente, Acquasparta, Adria, Agliana, Agugliano, Albano Laziale, Albenga, Albiate, Alessandria, Alessano, Alfonsine, Alghero, Altamura, Ancona, Andrano, Andreis, Andria,

Anguillara Sabazia, Anticoli Corrado, Anzio, Aradeo, Arcola, Arenzano, Arese, Arezzo, Argenta, Ariccia,Arpino, Artogne, Arzachena, Arsoli, Ascoli Piceno, Asolo, Asti, Atella, Atessa, Atripalda, Augusta, Avellino,

Bagno a Ripoli, Bagno di Romagna, Bagnolo del Salento, Bandito di Scarlino, Banzi, Barberino di Mugello,Barberino Val d.Elsa, Barcellona Pozzo di Gotto, Bareggio, Barga, Bari, Baricella, Barlassina, Barletta,

Baronissi, Barrafranca, Barrali, Bassano del Grappa, Beinasco, Belluno, Bellusco, Belmonte Mezzagno,Belvì, Berbenno, Bergeggi,  Berzo Inferiore, Peschiera Borromeo, Biassono, Bibbona, Bienno, Bisignano,

Bologna, Boltiere, Bolzano (Bözen), Bonate Sotto, Bonito, Bottanuco, Bova, Bovisio Masciago,Bracigliano, Brescia, Brindisi, Brunello, Bucine, Buscate, Busnago, Busto Garolfo, Buti, Cairo Montenotte,

Caivano, Calci, Caltanisetta, Calderara di Reno, Calenzano, Carignano, Camigliano, Cammarata, Campi,Camposano (+ Roccarainola, Cimitile), Cantù, Capistrano, Bisenzio, Caneva, Canicattini Bagni, Canino,

Canzano, Caorle, Capena, Capurso, Carate Brianza, Carbonia, Carducci, Carlentini, Carmagnola,Carovigno, Carpi, Carvico, Casalecchio di Reno, Casarano, Casciana Terme, Casciano, Cascina, Casnate

833 Comuni: Adelfia, Alatri,Alberobello, Altavilla Milicia,Bagnoregio, Bellaria Igea Marina, Bernate Ticino, Bolsena,Cartigliano, Chieri, Cinquefrondi,Colbordolo, Cortale, Forza d.Agrò, Furci Siculo, Gradara,Gratteri, Levate, Limina, Londa,

Lumezzane, Mercogliano,Misilmeri, Monteciccardo, Montefiascone, Montelabbate,Ostuni, Pagliara, Palagiano, Pomigliano d.Arco, QuattroCastella, Roccalumera, San

49 883 List of Signatories to the Aalborg Charter - last update 08.11. 2007

con Bernate, Casole d.Elsa, Casoria, Cassago Brianza, Cassina de. Pecchi, Castagneto, Castano Primo, Casteggio, Castel Gandolfo, Castelnuovo Del Garda, Castel San Giorgio, Castel San Pietro Terme,

Castelfranco Emilia, Castellalto, Castellana Grotte, Castellarano, Castellina in Chianti, Castelnovo ne.Monti, Castelnuovo Berardenga, Castiglione della Pescaia, Castiglion Fiorentino, Castiglione a Casauria, Castiglione del Lago, Castrolibero, Castroreale, Castrolibero, Castrovillari, Catania, Catanzaro, Cattolica, Cava dè Tirreni, Cecina, Cefalù, Ceglie Messapica, Cellamare di Bari, Celle Ligure, Cellino Attanasio,Cellino San Marco, Cerignola, Cermignano, Cernusco sul Naviglio, Cervia, Cesano Boscone, Cesano

Maderno, Cesate, Cesena, Chioggia, Cineto Romano, Cinisello Balsamo, Cirimido, Cirò, Cirò Marina,Cislago, Cittaducale, Cittanova, Cividate Camuno, Civitavecchia, Civitella in Val di Chiana, Civitella SanPaolo, Codigoro, Collagna, Colle di Val d.Elsa, Colleferro, Collegno, Collepasso, Collesalvetti, Colonna,Comacchio, Comiso, Como, Comprensorio di Primiero, Condofuri, Condro, Conegliano, Conversano,Copparo, Corbetta, Corciano, Corsico, Correggio, Cosenza, Cossoine, Costa Volpino (+ Castro, Lovere,

Pisogne), Crema, Cremona, Crucoli, Cuggiono, Cuglieri, Cupra Marittima, Cursi, Cutro, Cutrofiano,Dalmine, Darfo Boario Terme, Desenzano del Garda, Desio, Dicomano, Dolianova, Donori, Dueville, Elini,Empoli, Erba, Esine, Faenza, Fano, Ferrara, Fiano Romano, Ficarazzi, Filacciano, Filogaso, Filago,Filottrano, Firenze, Fiumedinisi, Fivizzano, Floresta, Floridia, Follonica, Fondachelli Fantina, Forli.,Formigine, Francavilla Angitola, Gabicce Mare, Gaggio Montano, Gaiole in Chianti, Gairo, Galbiate, Gela,

Gallarate, Gangi, Garlasco, Gavorrano, Genazzano, Genova, Gianico, Giardinello, Gibellina, Giffoni SeiCasali, Ginosa, Gioia Tauro, Gioiosa Marea, Giuggianello, Gorle, Goro, Cormano, Gragnano Trebbiense,Granarolo dell.Emilia, Grossetto, Grottaferrata, Grottaglie, Grottammare, Grugliasco, Gubbio, Guidizzolo,Imola, Inarzo, Iseo (+ Corte Franca, Provaglio di Iseo, Sulzano, Marone, Sale Marasino, Polaveno), Isola delle Femmine, Isola di Capo Rizzuto, Itala, Ittiri, Jesi, Jesolo, L.Aquila, La Spezia, Lagosanto, Laigueglia,

Laives (Leifers), Langhirano, Lanuvio, Lamezia,Lastra a Signa, Latiano, Latina, Lavello, Lecce, Lecco,

Legnano, Leonforte, Letino, Lignano Sabbiadoro, Limbiate, Limido Comasco, Lipari, Lisciano Niccone,

Lissone, Livorno, Loano, Locri, Lonate Pozzolo, Longare, Lucca, Lugo, Lurago Marinone, Macerata,

Madone, Maierato, Magenta, Malalbergo, Manfredonia, Mantova, Mara, Maranello, Marcianise, Marcon,

Marino, Marsala, Martano, Martellago, Martina Franca, Masi Torello, Massafra, Massa Fiscaglia, Massa

Martana, Matera, Mazara del Vallo, Mazzarino, Mazzarra. Sant.Andrea, Meda, Meduno, Mele, Melicucco,

Melilli, Melissa, Melito di Napoli, Melito Porto Salvo, Menfi, Mentana, Mercato San Severino, Mesagne,

Mezzago, Migliarino, Migliaro, Milazzo, Minerbio, Mirandola, Mirto, Modena, Mogliano Veneto, Mola di

Bari, Molfetta, Molinella, Molochio, Moniga del Garda, Monreale, Monselice, Montale, Montalto di Castro,

Monte Santa Maria Tiberina, Montebelluna, Montecarlo, Montecastrilli, Montecatini Terme, Montecchio

Maggiore, Montegrotto Terme, Monteiasi, Montemurlo, Montereale Valcellina, Monterosso Calabro,

Montesano Salentino, Montesilvano, Montevago, Montevarchi, Morbegno, Morfasso, Morino, Morlupo,

Mozzate, Mezzokuso, Mugnano del Cardinale, Mugnano di Napoli, Municipio XIII (Roma), Muro Lucano,

Napoli, Narbolia, Nardò, Nazzano, Ne, Nembro, Nichelino, Nizza di Sicilia, Nocera Inferiore, Noicattaro,

Nosate, Novara, Novellara, Novi di Modena, Novi Ligure, Numana, Nusco, Oderzo, Olbia, Oppido Lucano,

Orco Feglino, Oria, Orta di Atella, Osimo, Osio Sopra, Ostellato, Pabillonis, Pace Del Mela, Padova,

Padria, Padru (+7 altri comuni), Padula, Pagani, Palazzo San Gervasio, Palermo, Palizzi, Palmariggi,

Palmi, Parabiagio, Parabita, Parma, Partanna, Partinico, Pavia, Pergine Valdarno, Perinaldo, Perugia,

Pesaro, Pescara, Pescate, Pesco Sannita, Petralia Sottana, Petrosino, Piacenza, Pian Camuno, Pianello

Val Tidone, Piazza Armerina, Piedimonte Matese, Pietraperzia, Pieve Emanuele, Pinzano al Tagliamento,

Piozzano, Pisa, Pistoia, Poggibonsi, Poirino, Polignano a Mare, Polia, Polistena, Pollina, Ponzano

Romano, Pordenone, Portici, Porto Recanati, Porto Torres, Portomaggiore, Pozzallo, Pozzomaggiore,

Pozzuoli, Prato, Preganziol, Presezzo, Presicce, Prestine, Quarrata,Quistello, Racalmuto, Radda in

Chianti, Radicondoli, Ranica, Reno, Ravenna, Recanati, Recco, Reggio Calabria, Reggio Emilia,

Reggiolo, Rezzato, Rho, Roghudi, Riano, Rignano Flaminio, Rimini, Riofreddo, Rionero in Vulture,

Ripatransone, Rivoli, Robbiate, Rosciano, Rodi Milici, Roma, Rosarno, Rosignano Marittimo, Roviano,

Rovigo, Rozzano, Ruffano, Russi, Rutigliano, Sabaudia, Sambuca di Sicilia, Sammichele di Bari, San

Benedetto del Tronto, San Biagio della Cima, San Casciano dei Bagni, San Casciano in Val di Pesa, San

Donaci, San Donà di Piave, San Donato Milanese, San Ferdinando, San Gimignano, San Giorgio

Morgeto, San Giovanni in Persiceto, San Giuliano Milanese, San Felice del Benaco, San Filippo Del Mela,

San Giuliano Terme, San Giuseppe Vesuviano, San Marzano di San Giuseppe, San Michele al

Tagliamento, San Michele di Ganzaria, San Michele Salentino, San Nicandro Garganico, San Pier Niceto,

San Vitaliano, San Vittore Olona, Sanarica, Sanluri, Sannicandro di Bari, Santa Margherita di Belice,

Santa Maria Nuova, Santa Marinella, Santa Sofia d.Epiro, Santa Teresa Gallura, Sant.Agata Li Battiati,

Sant’Agata Militello, Sant.Arsenio, Sant.Oreste, Sardara, Sarmato, Sarsina, Sarule, Sarzana, Sassari,

Sasso di Castalda, Sassuolo, Saviano, Savona, Scala, Scandicci, Scano di Montiferro, Scarlino, Sciara,

Scicli, Scisciano, Scorrano, Scorzè, Secli, Secugnago, Segrate, Seneghe, Senago, Senigallia, Sennariolo,

Sequals, Serdiana, Serramanna, Sesto Fiorentino, Sesto San Giovanni, Sestri Levante, Seui, Seveso,

Siena, Siracusa, Sirolo, Sogliano Cavour, Solarino, Soleminis, Solofra, Solza, Sona, Sondrio, Sorrento,

Soverato, Sovizzo, Specchia, Sperlonga, Strongoli, Supersano, Suzzara, Taggia, Taormina, Taurisano,

Tavagnacco,Tavarnelle Val di Pesa, Teggiano, Teramo, Terni, Terracina, Terranova da Sibari, Terelle,

Tizzano Val Parma, Torchiarolo, Torino, Torre Annunziata, Torricella Sicura, Torrita Tiberina, Trapani,

Travedona Monate, Travo, Tresnuraghes, Treviglio, Trevignano Romano, Trezzo sull.Adda, Trieste,

Trivigno, Turbigo, Turi, Udine, Urbino, Vado Ligure, Valenzano, Valverde, Vanzaghello, Varazze, Varedo,

Varese, Vecchiano, Vedano Al Lambro, Velletri, Venaria Reale, Venosa, Ventotene, Vercelli, Verdellino,

Verdello, Vernazza, Veroli, Verzino, Viadana, Viareggio, Vico Equense, Vicopisano, Vignola, Villapiana,

Villasimius, Vimercate, Visciano (+ Casamarciano) Viterbo, Vito d.Asio, Vittorio Veneto, Voghiera, Zocca

Comunità Montane: Comunita Montana dei Monti Lepini, Comunitá Montana Del Montiferru, 5a

Comunità Montana Val d.Arzino-Val Cosa-Val Tramontina, 15 Comunità Montana .Valle dei Liri.,

Comunità Montana .Alento Monte Stella., Comunità Montana .Alta Irpinia., Comunità Montana .Alta

Tuscia Laziale., Comunità Montana .Aventino Medio Sangro., Comunità Montana .Basso Sinni., Comunità

Montana .Calore Salernitano., Comunità Montana Colline Metallifere,Comunita Montana Dora Baltea

Canavesana, Comunità Montana .Ingauna., Comunità Montana .Monte Mauro., Comunità Montana

.Montedonico Tribucco., Comunità Montana .Monti del Trasimeno., Comunità Montana .Mugello.,

Comunità Montana .Penisola Amalfitana., Comunità Montana .Pinerolese Pedemontano., Comunità

Montana .Val Sarmento., Comunità Montana .Versante Jonico., Comunità Montana Acquacheta,

Comunità Montana Alta Valle Susa, Comunità Montana Alta Valmarecchia, Comunità Montana Argentea,

Comunità Montana Argentina-Armea, Comunità Montana dei Monti Dauni Comunità Montana dei Monti

Lattari, Meridionali, Comunità Montana del Baldo, Comunità Montana del Barigadu, Comunità Montana del

Martino Buon Albergo, San Vito

dei Normanni, Sant.angelo in

Lizzola, Santa Teresa di Riva,

Settimo Torinese, Statte,

Tavullia, Terlizzi, Termoli,

Treviso, Vallinfreda, Venezia,

Vivaro Romano

Comunità:

Comunità Montana Bassa Valle

Susa e Val Cenischia, Comunità

Montana della Murgia Tarantina,

Comunità Montana Valle del

Nera e Monte San Pancrazio

Altri enti locali: Consorzio

Volontario dei Comuni dell’Alto

Salento,

List of Signatories to the Aalborg Charter - last update 08.11. 2007

Catria e Cesano, Comunità Montana del Cetona, Comunità Montana del Gemonese, Comunità Montana

del Metauro Zona .E., Comunità Montana del Montefeltro-Zona B, Comunità Montana del Nuorese n°9,

Comunità Montana del Pollino, Comunità Montana del Taburno, Comunità Montana del Volturno,

Comunità Montana della Carnia, Comunità Montana della Lessinia, Comunità Montana della Riviera

Spezzina, Comunità Montana della Valcuvia, Comunità Montana dell.Alto Jonio, Comunità Montana

dell.Amerino .Croce di Serra., Comunità Montana dell.Appennino Forlivese, Comunità Montana delle

Prealpi Trevigiane, Comunità Montana di Camerino, Comunità Montana Feltrina, Comunità Montana

Presila Catanzarese, Comunità Montana Terminio Cervialto, Comunità Montana Valle del Santerno,

Comunità Montana Valsesia, Comunità Montana Valtellina di Morbegno, Comunità Montana Valtellina di

Tirano, Comunità Montana Zona Monti Picentini, Mountain Comunity of Lazio Region

Parchi: Parco Adda Nord, Parco dei Nebrodi, Parco del Beigua, Parco del Monte Cucco, Parco dell.Etna,

Parco di Colfiorito, Parco Fluviale del Po e dell.Orba, Parco Naturale del Conero, Parco Naturale del

Sasso Simone e Simoncello, Parco Naturale dei Monti Aurunci, Parco Naturale e Riserva del Canavese,

Parco Naturale Orsiera Rocciavrè e Riserve degli Orridi di Chianocco e Foresto, Parco Naturale Regionale

dell.Aveto, Parco Nazionale d.Abruzzo, Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Parco Nazionale del Cilento e

Vallo di Diano, Parco Nazionale del Cirleo, Parco Nazionale del Vesuvio, Parco Nazionale della Majella,

Parco Nazionale dell.Asinara, Parco Nazionale dello Stelvio, Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, Parco

Regionale Appia Antica, Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina, Parco Regionale del Delta del Po,

Parco Regionale Gallipoli Cognato, Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli, Protetta

Parco del Monte Subasio

Provincie: Alessandria, Ancona, Arezzo, Benevento, Bergamo, Bologna, Brescia, Cagliari, Caserta,Chieti, Como, Cosenza, Cremona, Crotone, Enna, Ferrara, Firenze, Forli.-Cesena, Frosinone, Genova,

Imperia, L.Aquila, Latina, Lecce, Livorno, Lucca, Mantova, Milano, Modena, Napoli, Novara, Nuoro,Palermo, Parma, Pavia, Perugia, Pesaro e Urbino, Pescara, Piacenza, Pisa, Prato, Ravenna, Reggio,

Emilia, Rimini, Roma, Rovigo, Salerno, Sassari, Siena, Siracusa, Teramo, Terni, Torino, Treviso, Varese,Venezia, Vercelli, Verona, Viterbo

Regioni: Lazio, Liguria, Umbria, Sicilia, Siciliana

Altri enti locali: Autorità di Ambito Territoriale Ottimale 4 Alto Valdarno, Circondario della Val di Cornia, Circondario Empolese Val d.Elsa, Comprensorio Bassa Valsugana e Tesino, Comunità Collinare Vigne e

Vini, Consorzio di Bonifica Ugento e Li Foggi, Consorzio pubblico di igiene ambientale.Consorzio Est Milanese, Forum Agenda 21 Porto Torres, Società per lo sviluppo Magazzolo Platani.SMAP (13 comuni:

Bivona, Alessandria della Rocca, Burgio, Cammarata, Casteltermini, Cianciana, Lucca Sicula, Palazzo Adriano, Sant’Angelo Muxaro, San Biagio Platani, San Giovanni Gemini, Santo Stefano Quisquina,

Villafranca Sicula), Unione dei Comuni .Montedoro., Unione dei Comuni valle del Giovenzano

 

 

 

 

 

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