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PORTE KILLER: LA PROCURA DI LECCE INDAGA FUNZIONARI
E DIRIGENTI PER LA MORTE DIELLA SIG.RA ANNA CORALLO


LA VIAGGIATRICE ERA RIMASTA SCHIACCIATA DALLA
PORTA ED ERA FINITA SOTTO AL TRENO

CONTRARIAMENTE A MOLTI ALTRI TRENI LOCALI E EUSROSTAR IL TRENO EUROSTARCITY COINVOLTO,
  PUR RISTRUTTURATO COMPLETAMENTE, NON ERA DOTATO DEL CONTROLLO PORTE IN CABINA DI GUIDA

DA ANNI CHIEDIAMO CHE TUTTI I TRENI SIANO DOTATI DI QUESTO SEMPLICE ED EFFICACE DISPOSITIVO
 DI SICUREZZA CHE PUO' PREVENIRE LA MAGGIOR PARTE DI TALI INFORTUNI.

CONFIDIAMO CHE L'INTERVENTO DELLA MAGISTRATURA PENALE POSSA CONTRIBUIRE ALLA RISOLUZIONE
 DEL PROBLEMA CHE NEANCHE LA NUOVA AGENZIA DI SICUREZZA FERROVIARIA (ANSF) HA SAPUTO AFFRNTARE

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MORÌ TRAVOLTA DAL TRENO: ORA CI SONO CINQUE INDAGATI
di Linda Cappello

23 aprile 2010 - Concorso in omicidio colposo per quattro funzionari di Trenitalia e per il direttore dell’Agenzia Italiana per la sicurezza delle ferrovie. Anna Corallo, 69enne di Lizzanello, morì il 19 marzo 2009

LECCE - Ci sono cinque indagati per la morte di Anna Corallo, la 69enne di Lizzanello che il 19 marzo dello scorso anno venne travolta sui binari della stazione di Lecce mentre scendeva da un treno in corsa. Il pubblico ministero Paola Guglielmi ha concluso le indagini preliminari, e nel 415bis che sta per essere notificato compaiono i nomi dei cinque presunti responsabili di quella tragedia. Fra questi non c’è quello del capotreno, in un primo momento unico indagato, poiché a suo carico non è emersa alcuna negligenza.

Nel fascicolo sono confluite le consulenze del pubblico ministero, alcune testimonianze di persone sentite a sommarie informazioni, ma soprattutto la consulenza prodotta dal perito nominato dalle parti civili, l’ingegnere Vernaleone. Sulla scorta degli elementi raccolti il sostituto procuratore ha inscritto nel registro degli indagati quattro funzionari di Trenitalia ed il direttore dell’Agenzia Italiana per la sicurezza delle ferrovie (ente quest’ultimo incaricato di effettuare le ispezioni sulla rete ferroviaria per poi riferire al Ministero dei trasporti). Per quanto riguarda l’azienda delle Ferrovie dello Stato, si tratta del responsabile del settore divisione passeggeri nazionale ed internazionale; tre dirigenti dello stesso settore con delega in materia per la sicurezza e la circolazione ferroviaria.

Per tutti l’accusa è quella di concorso in omicidio colposo. Secondo l’accusa, le portiere di quella carrozza non sarebbero state affatto sicure, seppur in linea teorica conformi alle prescrizioni. Si punta il dito contro il fatto che su quel treno fosse stata consentita l’apertura manuale delle porte nonostante il mezzo fosse in movimento. Le portiere infatti si bloccavano solo dopo che si raggiungevano i cinque chilometri orari di velocità. Mentre invece in su altre macchine è prevista la chiusura automatica fin dalla partenza del treno.

Insomma, il sistema non avrebbe dovuto permettere al marito della donna di aprire manualmente le porte quando la carrozza era già partita. Ma loro dovevano scendere da quel mezzo, sul quale erano saliti per salutare la nipote che partiva per Torino. Mentre l’uomo scese senza problemi, per Anna Corallo purtroppo non fu così. La porta si chiuse ma il cappotto rimase impigliato, il piede toccò la banchina, ma brancolò nello spazio vuoto, sotto il quale scorrono le rotaie. Un istante, mentre il treno già prendeva vigore, e l’anziana venne risucchiata al di sotto, letteralmente travolta. I familiari della vittima sono assistiti dall’avvocato Francesca Conte. 
Fonte: http://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=20059

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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