GIORNALE DI CULTURA, TECNICA E INFORMAZIONE POLITICO SINDACALE, DAL
1908
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PORTE KILLER: LA PROCURA DI LECCE INDAGA FUNZIONARI
E DIRIGENTI PER LA MORTE DIELLA SIG.RA ANNA CORALLO
LA VIAGGIATRICE ERA RIMASTA SCHIACCIATA DALLA
PORTA ED ERA FINITA SOTTO AL TRENO
CONTRARIAMENTE A MOLTI ALTRI TRENI LOCALI E EUSROSTAR IL TRENO
EUROSTARCITY COINVOLTO,
PUR RISTRUTTURATO COMPLETAMENTE, NON ERA DOTATO DEL CONTROLLO PORTE IN
CABINA DI GUIDA
DA ANNI CHIEDIAMO CHE TUTTI I TRENI SIANO DOTATI DI QUESTO SEMPLICE ED
EFFICACE DISPOSITIVO
DI SICUREZZA CHE PUO' PREVENIRE LA MAGGIOR PARTE DI TALI INFORTUNI.
CONFIDIAMO CHE L'INTERVENTO DELLA MAGISTRATURA PENALE POSSA CONTRIBUIRE ALLA
RISOLUZIONE
DEL PROBLEMA CHE NEANCHE LA NUOVA AGENZIA DI SICUREZZA FERROVIARIA (ANSF)
HA SAPUTO AFFRNTARE
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MORÌ TRAVOLTA DAL TRENO: ORA CI SONO CINQUE INDAGATI
di Linda Cappello
23 aprile 2010 - Concorso in omicidio colposo per quattro funzionari di
Trenitalia e per il direttore dell’Agenzia Italiana per la sicurezza
delle ferrovie. Anna Corallo, 69enne di Lizzanello, morì il 19 marzo
2009
LECCE - Ci sono cinque indagati per la morte di Anna Corallo, la 69enne
di Lizzanello che il 19 marzo dello scorso anno venne travolta sui
binari della stazione di Lecce mentre scendeva da un treno in corsa. Il
pubblico ministero Paola Guglielmi ha concluso le indagini preliminari,
e nel 415bis che sta per essere notificato compaiono i nomi dei cinque
presunti responsabili di quella tragedia. Fra questi non c’è quello del
capotreno, in un primo momento unico indagato, poiché a suo carico non è
emersa alcuna negligenza.
Nel fascicolo sono confluite le consulenze del pubblico ministero,
alcune testimonianze di persone sentite a sommarie informazioni, ma
soprattutto la consulenza prodotta dal perito nominato dalle parti
civili, l’ingegnere Vernaleone. Sulla scorta degli elementi raccolti il
sostituto procuratore ha inscritto nel registro degli indagati quattro
funzionari di Trenitalia ed il direttore dell’Agenzia Italiana per la
sicurezza delle ferrovie (ente quest’ultimo incaricato di effettuare le
ispezioni sulla rete ferroviaria per poi riferire al Ministero dei
trasporti). Per quanto riguarda l’azienda delle Ferrovie dello Stato, si
tratta del responsabile del settore divisione passeggeri nazionale ed
internazionale; tre dirigenti dello stesso settore con delega in materia
per la sicurezza e la circolazione ferroviaria.
Per tutti l’accusa è quella di concorso in omicidio colposo. Secondo
l’accusa, le portiere di quella carrozza non sarebbero state affatto
sicure, seppur in linea teorica conformi alle prescrizioni. Si punta il
dito contro il fatto che su quel treno fosse stata consentita l’apertura
manuale delle porte nonostante il mezzo fosse in movimento. Le portiere
infatti si bloccavano solo dopo che si raggiungevano i cinque chilometri
orari di velocità. Mentre invece in su altre macchine è prevista la
chiusura automatica fin dalla partenza del treno.
Insomma, il sistema non avrebbe dovuto permettere al marito della donna
di aprire manualmente le porte quando la carrozza era già partita. Ma
loro dovevano scendere da quel mezzo, sul quale erano saliti per
salutare la nipote che partiva per Torino. Mentre l’uomo scese senza
problemi, per Anna Corallo purtroppo non fu così. La porta si chiuse ma
il cappotto rimase impigliato, il piede toccò la banchina, ma brancolò
nello spazio vuoto, sotto il quale scorrono le rotaie. Un istante,
mentre il treno già prendeva vigore, e l’anziana venne risucchiata al di
sotto, letteralmente travolta. I familiari della vittima sono assistiti
dall’avvocato Francesca Conte.
Fonte:
http://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=20059