PER INTERNALIZZARE L'UNICO CENTRO DI ORIENTAMENTO AL LAVORO ANCORA IN MANO AL PRIVATO SOCIALE

 

I LAVORATORI DEL COL DELLA SETA IN LOTTA

PER LA DIFESA DEL POSTO DI LAVORO E PER LA STABILIZZAZIONE

 

Il COL (Centro di Orientamento al Lavoro) di Via A. Della Seta di Roma, un servizio pubblico del Comune di Roma teso a dare sostegno ai cittadini e alle cittadine sui temi dell’occupazione e della formazione, non è come tutti gli altri COL.

Dei ben 23 COL sparsi qua e là sul territorio romano il COL Della Seta, è l’unico COL atipico, ossia un servizio esternalizzato dato in convenzione ad una Cooperativa sociale (“La Ragnatela S.c.a.r.l” che già in passato gestiva la rete dei CILO, ora COL) dal Comune di Roma, dove è consentito l’utilizzo di personale precario, cosa invece abolita negli altri COL.

Dal 2003 infatti gli altri 22 centri di orientamento al lavoro sono stati internalizzati dallo stesso Comune di Roma, stabilizzando e recentemente assumendo a tempo indeterminato i 64 lavoratori che vi lavoravano. Tutti questi lavoratori provenivano da situazioni di precarietà, essendo inquadrati in società cooperative che gestivano in affidamento tramite convenzioni detto ramo del servizio pubblico. L’assorbimento del personale dei COL è stato un fatto positivo, che ai tempi fu salutato come misura di contrasto alle esternalizzazioni.

Tuttavia proprio nel momento in cui il Comune provvedeva  a sanare questa situazione, metteva in piedi un’altra struttura analoga ma ancora una volta gestita da una cooperativa sociale che utilizza personale precario.

I  lavoratori impiegati al Col Della Seta hanno attivato e costruito la struttura Col loro assegnata svolgendo in tutto e per tutto lo stesso tipo di lavoro degli altri loro colleghi assunti, svolgendo però il loro lavoro con un contratto a progetto e uno stipendio sensibilmente inferiore. Tutto ciò in violazione tra l’altro della Delibera 135/2000 e senza che l’Osservatorio Comunale sulle Politiche e le Condizioni di Lavoro si sia minimamente preoccupato di verificare la situazione.

La Cooperativa assegnataria si rifiuta di assumere stabilmente i due lavoratori, avanzando unicamente la proposta di diventare soci-lavoratori, ma senza vincolare tale proposta ad un incarico preciso ed ad un futuro lavorativo certo.

La proposta di attivazione di un tavolo di trattativa triangolare avanzata dai lavoratori attraverso l’O.S. USI-AIT, che veda la partecipazione di Comune di Roma (XIV Dipartimento- Assessorato al Lavoro e alle Periferie), Cooperativa sociale La Ragnatela e USI-AIT, è stata finora negata dal Dipartimento XIV e dall’Assessore alle periferie e al Lavoro, D. Pomponi.

Sono evidenti sia  la disparità di trattamento da parte del Comune di Roma nei confronti dei  lavoratori impiegati nel servizio rispetto agli altri ex-precari dei Col, sia l’ingiustificata l’esclusione del Col Della Seta dal processo di internalizzazione già avvenuto per gli altri centri di orientamento.

Si tratta di una vicenda  apparentemente “minore”, in realtà scandalosamente emblematica dei guasti sociali prodotti dai processi di esternalizzazione e dall’ideologia del c.d. “Terzo settore”, processi dai quali il governo cittadino è tutt’altro che indifferente.

I lavoratori del Col Della Seta rifiutano questo ricatto e questa modalità omertosa di sottrarsi al confronto da parte dell’Assessorato e del Dipartimento XIV.

Noi siamo con loro e siamo convinti che ogni battaglia per la re-internalizzazione dei servizi sociali e per la stabilizzazione dei lavoratori vada sostenuta con forza.

E’ necessario che venga aperto un confronto con  il Comune di Roma e che questo ultimo si assuma la responsabilità della situazione che ha creato.

Dopo aver spremuto i lavoratori nel periodo che gli serviva non può ora sbarazzarsi, nascondendosi dietro a un dito, di chi gli ha attivato e costruito un servizio.

Aderiamo pertanto alla  richiesta dei lavoratori Col Della Seta di internalizzazione  del servizio, di stabilizzazione e di assunzione come dipendenti dal Comune di Roma, così come è avvenuto per gli altri loro colleghi degli altri Col.

 

Prime adesioni e firmatari dell’appello: Marco Schettini (F.P. CGIL – Comune di Roma), Vincenzo Salvitti (Usi Ait  Rsa/Rls Farmacap), Paolo Trabucchi (Circolo Precari/ie PRC), Federico Gorini (Usi Ait – Lav. Atesia), Cristian De Nicola (componente Direttivo Fiom Roma Sud), Antonio Ardolino (Usi Ait, Rsa Ente Comunità di Capodarco di Roma), Rebekica Kirsch (Circolo Precari/ie PRC), Raffaella Petricca (Circolo Precari/ie PRC), Roberto Martelli (Usi Ait, segr. conf. Roma), Federico Porcedda (lav. precario Lazio Service), Andrea Fioretti (lav. precario Lazio Service), Giuseppe Martelli (Segr. gen. Usi Ait), Massimo Sculli (Slc CGIL), Franco Casale (Rsu Unicobas F.P.), Fabrizio Burattini (Segr. CGIL Roma Sud), Daniela Romani (Cobas Scuola), Eugenio Danici (Circolo Precari/ie PRC), Rossella Cafaro (Circolo Precari/ie PRC), Giancarlo Quatela (Usi Ait Soc. Coop. La Ragnatela), Silvia Andreuzzi (Usi Ait Soc. Coop. La Ragnatela), Antonio De Simone (SdL Intercategoriale), Elisa Di Silvestro (Operatrice sociale), Marta Scordino (Usi Ait – Lav. Atesia), Francesca Paolone (CGIL F.P.), Pietro Caturano (Rsa Filcams CGIL); Domenico Ciardulli RSA Usi Ait;                  

 

Per ulteriori adesioni all’appello utilizzare la e mail: alex_950@yahoo.it