Sgridata davanti ai colleghi: Cassazione, è mobbing
Potrà essere accusato di mobbing
il capo che rimprovera continuamente
con “toni pesanti” e davanti agli altri colleghi di lavoro un proprio
dipendente. È quanto stabilisce la sentenza numero 6907 della Sezione lavoro
della Cassazione, che ha confermato la condanna per mobbing di un'azienda
milanese perché una sua dirigente aveva vessato per mesi una dipendente.
La donna, Anna D., ha avuto una serie di sanzioni
disciplinari culminate nel
licenziamento dopo dodici anni di lavoro nella stessa azienda (dal 1987 al
1999). Ma la lavoratrice aveva fatto causa per mobbing, per i continui
rimproveri e il clima vessatorio cui ha detto di essere stata sottoposta per
mesi. Il giudice di primo grado e la Corte di appello di Milano avevano già
riconosciuto i danni, condannando l'azienda al risarcimento di 9.500 euro
giudicando “eccessivi” sia i provvedimenti disciplinari sia il
licenziamento. La Cassazione ha confermato in toto la condanna, ritenendo la
sentenza “ampia, precisa, puntuale e del tutto logica e convincente”.
24/03/2009 18:15
http://www.rassegna.it/articoli/2009/03/24/44701/sgridata-davanti-ai-colleghi-cassazione-e-mobbing