Fonte: Dario Mariani (Roma XIX )

Troppa suscettibilità è sospetta ........

La segreteria nazionale della Cgil (quindi compresa l'esponente di Lavoro e Società) ha deciso di prendere le distanze (anche se in realtà non vi aveva mai aderito) dalla manifestazione nazionale contro la precarietà del prossimo 4 novembre. .

Sul sito www.rassegna.it è sintetizzata la posizione della segreteria Cgil, e cioè ....

"In queste ultime ore da una parte dei componenti del comitato promotore della manifestazione del 4 novembre sono stati espressi posizioni e giudizi che vanno condannati con tutta la fermezza necessaria - è quanto afferma una nota della segreteria della Cgil -. Quando si criminalizzano persone, come nel caso del ministro Damiano, e organizzazioni, sindacati confederali, così come hanno fatto i Cobas, è evidente che si compie una scelta da cui la Cgil e tutte le sue strutture devono prendere le distanze, a partire dalla manifestazione del 4 novembre. La Cgil è impegnata a sostenere la piattaforma unitaria sulla manovra economica e finanziaria del Governo, come deciso dal Direttivo del 9 ottobre, per difenderne gli aspetti positivi, per pretendere la modifica delle criticità; continueremo la battaglia per la lotta alla precarietà, contro il lavoro nero, lo sfruttamento, così come abbiamo denunciato da ultimo nella grande manifestazione unitaria del 21 ottobre a Foggia, tutti temi su cui proseguirà l’iniziativa e la mobilitazione della Cgil- conclude la nota della segreteria'. L'annuncio pubblicato dai Cobas sul Manifesto del 25 ottobre definisce il ministro Damiano un "amico dei padroni" e la sua politica "una vergogna particolarmente rivoltante". I Cobas non risparmiano neppure attacchi ai sindacati confederali, definendoli "firmatari di un accordo peggiorativo della legge 30".

26/10/2006  16.15

 

La segreteria Cgil fa riferimento ad una manchette a pagamento fatta dai Cobas sul Manifesto. Ma cosa dirà mai di così orribile questa manchette???

La Manchette critica la finanziaria ed all'interno di questa le posizioni del Ministro del Lavoro Damiano (per altro criticato anche da dentro la Cgil). Lo stesso Angeletti della Uil (riportato giorni fa su rassegna sindacale) si lamentava che questa era 'una finanziaria di classe ma al contrario' cioè una finanziaria nella quale 'a guadagnarci erano solo i padroni mentre i lavoratori non ci guadagnano nulla, anzi ci perdono'.

Al Ministro Damiano i Cobas contestano la sua politica in materia di mercato del lavoro (leggi avviso comune sui Call Center), lo stesso che è stato contestato anche nel dibattito nel direttivo Cgil.

Certo la Manchette dei Cobas non risparmia critiche alla stessa Cgil per le sue ambiguità in materia di legge 30, ma questo è oggetto di discussione e polemiche anche dentro la stessa Cgil.

Quindi viene da pensare cosa di nuovo e di così pesante sia stato detto da far scattare così tanta suscettibilità in una organizzazione che ritiene di avere le spalle larghe come la Cgil.

In realtà nulla .... La Manchette dei Cobas ha forse peccato nei toni, ma nella sostanza fa riferimento a divergenze di valutazione sull'operato del Governo e della stessa Cgil che sono ben presenti e rappresentate anche nella stessa Cgil e nel sindacato confederale in generale.

 

A guardare le cose con più attenzione, la denuncia stizzita di "lesa maestà" della segreteria Cgil sembra invece essere stata indirizzata più che altro al suo interno, per richiamare quanti alla manifestazione del 4 novembre avevano invece aderito. E' il Caso della FP Cgil. della FLC Cgil e della FIOM Cgil, a cui si aggiungono Lavoro e Società e la Rete 28 aprile.

 

Infatti, dopo l'uscita rabbiosa della segreteria Cgil ecco che la FLC Cgil annuncia il ritiro della sua adesione alla manifestazione del 4 novembre.

 

''....Da ieri non esistono piu' le condizioni per partecipare alla manifestazione del 4 novembre contro la precarieta'''. Lo afferma il segretario generale della Flc-Cgil, Enrico Panini, spiegando che l'inserzione a cura dei Cobas pubblicata su 'Il Manifesto' di ieri ''contiene affermazioni e valutazioni che riducono in briciole un lavoro importante messo in campo in questi mesi e spostano concretamente gli obiettivi di quella manifestazione condivisi da tutti fino a poche ore prima in riunioni formali del Comitato promotore''. ''La personalizzazione degli attacchi politici e i giudizi intollerabili rivolti alla Cgil - dichiara il leader della Flc-Cgil - fanno parte di modalita' che non riconosciamo, che non ci appartengono e che condanniamo perche' il rispetto degli altri e' per noi un punto indiscutibile, sempre".

 

Immediatamente a ruota arriva analoga inviperita dichiarazione della FP Cgil

 

"L'attacco dei Cobas al ministro del Lavoro Cesare Damiano e al sindacato confederale impedisce alla Funzione pubblica Cgil di partecipare alla manifestazione contro la precarieta' fissata per il 4 novembre. Lo afferma in una nota il numero uno della Fp-Cgil Carlo Podda spiegando la rinuncia al sostegno dell'iniziativa"

 

Per non parlare poi della indubbiamente più teleguidata dichiarazione dalla Fltea Cgil che, pur non avendo aderito alla manifestazione del 4 novembre, si sente in dovere di ripetere con ancora più enfasi quanto già dichiarato dalla segreteria Cgil ....

 

"Valeria Fedeli, Segretaria Generale Filtea Cgil, condivide e sostiene pienamente quanto affermato dalla nota odierna della segreteria nazionale della Cgil. In particolare, nell’esprime “la solidarietà ed il sostegno' al ministro Damiano, condanna 'parte dei componenti del comitato promotore della manifestazione del 4 novembre, che criminalizzando persone e azioni importanti della rappresentanza politica e sindacale creano un inaccettabile clima di intollerabile violenza"

A questo punto sono utili alcune considerazioni .....

Che i giudizi espressi da Cobas sulla loro manchette a pagamento siano più o meno condivisibili è una cosa. A loro va riconosciuto il diritto di dire la loro così come altri hanno il diritto di replicare, ma cosa c'entra questo con la manifestazione del 4 novembre che rimane convocata su una piattaforma unitaria discussa e condivisa da tante forze, una diversa dall'altra, ma accomunate da un unico obiettivo ... quello di denunciare la dilagante precarizzazione e chiedere l'abrogazione dell'impianto normativo e di legge che la favorisce ?

Di gran lunga più corretta la posizione di Rinaldini (Fiom Cgil) che legittimamente critica il merito delle posizione Cobas ma non per questo arriva a boicottare la manifestazione nazionale contro la precarietà e la sua piattaforma ...

 

"Confermo l’impegno della Fiom per la riuscita della manifestazione del 4 novembre  promossa dal comitato “Stop precarietà ora” sulla base del documento approvato all’Assemblea del Brancaccio.

Questa piattaforma non ha nulla a che vedere con le posizioni espresse dai Cobas che sono finalizzate ad un esplicito e inaccettabile attacco alle altre organizzazioni sindacali e chiedono la crisi di governo, utilizzando in questo modo l’iniziativa contro la precarietà.

Mettere a rischio una manifestazione unitaria per esigenze di organizzazione è un atto di assoluta irresponsabilità, in primo luogo nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori precari.

Anche per questo va intensificata la preparazione della manifestazione e della presenza della Fiom, che si caratterizzerà rigorosamente sugli obiettivi più volte ribaditi contro la precarietà, per una nuova legislazione sul lavoro e sui diritti. Il Segretario generale Gianni Rinaldini"

 

Confermano infine la partecipazione alla manifestazione anche Lavoro e Società, e la Rete 28 aprile. Da sottolineare la conferma dell'adesione di Lavoro e Società perchè stride con l'atteggiamento della compagna Paola Agnello Modica che essendo in segreteria nazionale Cgil in quota Lavoro e Società ha quindi partecipato alla decisione di indicare la manifestazione del 4 novembre come un raduno di provocatori filo Cobas che andava quindi boicottata.

Si tratta di una differenza di posizione importante perchè rende evidente l'esistenza in lavoro e Società di posizioni diverse e non certo su quisquiglie.

 

 

Certamente l'intervento dei Cobas, con la loro manchette a pagamento, può essere criticato, può essere considerato inopportuno in una fase delicata che regge il percorso unitario verso la manifestazione del 4 novembre, sopratutto se ne possono non condividere i toni, ma non stupiamoci ma resta il fatto che, cavalcando la manchette dei Cobas, alla segreteria Cgil è in parte riuscita l'operazione "tutti a casa", ossia tutti allineati e coperti dietro la parola d'ordine "questo Governo non si tocca", altrimenti come si spiega l'accordo sul Tfr, sull'avviso comune in materia di Call Center, sul memorandum per rimettere mano alle pensioni ecc. ecc.

Ce ne scusino i compagni della segreteria Cgil e di rimando i compagni delle segreterie FP e FLC, ma tanta suscettibilità sulla manchette dei Cobas non convince nessuno, perchè se siamo tanto suscettibili e sensibili è mai possibile che non si riesca a provare vergogna per come si stanno firmando accordi su accordi che interessano milioni di lavoratori senza che questi vengano informati e senza aver chiesto il loro parere. Va bhe salvare il Governo .... ma quando è troppo è troppo.

 

In conclusione, a mo di informazione riportiamo anche stralci della risposta di Piero Bernocchi (Cobas) a tutta questa polemica.

 

"..... Ancora ieri Podda (FP Cgil) tuonava contro Cremaschi, reo di aver detto quello che oramai pare ovvio e cioè che questa Finanziaria, oltre ad essere ammazzaprecari, fa un gigantesco servizio solo alla Confindustria, come finalmente ha ammesso oggi lo stesso Montezemolo e che dunque non può che essere oggetto di critica in ogni occasione pubblica ....... Oggi Podda - ed altri - se la prende con una nostra legittima presa di posizione sui danni della Finanziaria e dell'operato del ministro "padronale" Damiano e chiede - roba da matti - addirittura un intervento censorio e "una presa di distanza" del Comitato promotore del 4 novembre da quello che pensano i Cobas. Ora, Podda è liberissimo di essere succube del governo "amico" a tal punto da non dire quello che avrebbe strillato ai quattro venti se ci fosse stato Berlusconi e di propalare la fola secondo la quale la Finanziaria non c'entra niente con una manifestazione contro la precarizzazione. Ma noi siamo altrettanto liberi di dire il contrario e di firmarcelo con la nostra sigla, visto che di certo non abbiamo fatto uso della sigla promotrice del 4 novembre ...."
 

27-10-2006        COORDINAMENTO RSU