Il segretario Cgil a Repubblica Tv.
Critiche al governo sui trasporti "Non riesco a capire perchè
procedano per approssimazione"
Precariato, Epifani rilancia" E' un tema fondamentale" E per la scuola
suggerisce: "Le graduatorie per gli insegnanti precari non si possono far finire
nel 2010. Si sposti abrogazione al 2012"
ROMA - Per la Cgil quello del precariato è il tema
fondamentale in questo momento. Lo ha ribadito, intervenendo a Repubblica Tv, il
segretario generale Guglielmo Epifani. "Non c'è nessuna titubanza nel sostenere
il precariato - ha detto -. Quando hanno scioperato università e ricerca è stato
uno sciopero condiviso e sostenuto dalla Cgil. Per noi il tema del precariato è
il tema fondamentale. Però non mi convince che il tema venga preso da una parte
e gettato contro l'altra parte: se diventa l'argomento di una parte, indeboliamo
la battaglia".
Difendere i precari però, ha spiegato Epifani, non significa abrogare la legge
Biagi. "Noi intendiamo mettere mano a tutta la legislazione del lavoro, quando
abolisci hai bisogno di mettere qualcos'altro al suo posto, la legislazione non
può semplicemente tornare indietro, alla situazione di cinque-sei anni fa. Ci
vuole una riscrittura che risistemi tutta la materia".
Per la scuola, graduatorie fino al 2012. In particolare, sul precariato della
scuola, Epifani ha sostenuto che "Le graduatorie per gli insegnanti precari non
si possono far finire nel 2010". Nel 2010, ha spiegato Epifani, "avremo ancora
decine di migliaia di insegnanti precari". E dunque, ha concluso, "penso che si
possa spostare al 2012 o comunque trovare nel 2010 una sede per vedere a quel
punto quello che succede". La manovra economica, infatti, "Porta a stabilizzare
150.000 insegnanti precari, ma ne restano fuori altri 50/70 mila che non possono
essere considerati figli di nessuno".
Suddividere il recuperato dall'evasione. Il segretario della Cgil, rispondendo
alle domande degli ascoltatori, ha poi sostenuto che il gettito proveniente
dalla lotta all'evasione fiscale "deve andare per una parte al finanziamento
degli ammortizzatori sociali, per una parte ai cittadini che pagano le tasse, ai
cittadini incapienti e una parte ai saldi di bilancio". Epifani ha comunque
precisato che non ci deve essere "rigidità perchè ogni volta che si stabiliscono
regole rigide si creano problemi".
I trasporti, una questione sottovalutata. Sulle varie questioni legate ai
trasporti, da quelli locali alle ferrovie e ad Alitalia, il governo, ha accusato
Epifani, non ha un progetto organico. "Non riesco a capire perché sul sistema
dei trasporti che è nevralgico il governo proceda per approssimazione", ha
accusato il leader della Cgil.
In particolare, riferendosi alla prossima protesta del trasporto locale,
Epifani ha raccontato: "Da luglio il ministro dell'Economia, Tommaso
Padoa-Schioppa, si era impegnato a trovare i soldi per il rinnovo del contratto
di lavoro. A oggi quei soldi ancora non ci sono".
Alitalia: se va ad accordo internazionale, sparisce. Ma Epifani si è mostrato
profondamente critico sull'intero approccio del governo verso il sistema dei
trasporti, compreso il modo di gestire la vicenda Alitalia. "Se Alitalia va ad
un accordo internazionale in questa situazione, Alitalia non c'è più", ha detto
il segretario della Cgil, sottolineando come "oggi Alitalia valga il 5 per cento
di Air France" e sicuramente "non è indifferente se la proprietà è o non è del
tuo Paese".
Pensioni, il governo sia omogeneo. Epifani si è detto favorevole a una riforma
delle pensioni: "Sono favorevole a cambiare questa legge, ma prima della riforma
il governo trovi un punto comune", ha detto a Repubblica Tv. Al governo, ha
detto, "chiedo un punto di vista omogeneo" perchè ora "ce ne sono almeno tre. Se
il governo non trova unità al suo interno, alla fine ci resterà lo scalone".
(29 novembre 2006)
http://www.aetnanet.org/modules.php?name=News&file=article&sid=5876
Postato il Giovedì, 30 novembre 2006 ore 00:05:00 CET di
s-laporta
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