14 MAGGIO 2006

 

ROMA/RESIDENZE PER ANZIANI

 

"LA CASA DI RIPOSO LAGER VILLA ADINA DI APRILIA E' SOLO LA PUNTA DI UN ICEBERG. E' PARADOSSALE CHE SIA LA GUARDIA DI FINANZA, E NON I SERVIZI ISPETTIVI DELLE ASL, A DOVER SCOPRIRE LE ILLEGALITA' NEI SERVIZI SANITARI. SERVE UN COMMISSARIO REGIONALE STRAORDINARIO.

IL PECULATO A DANNO DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE SI REALIZZA IN MOLTE STRUTTURE: SI VIOLANO SISTEMATICAMENTE LE PRESCRIZIONI DI LEGGE SULL'ACCREDITAMENTO IN MATERIA DI DOTAZIONE ORGANICA PROFESSIONALE RAPPORTATA AL NUMERO DEGLI UTENTI." 

 

L'arresto del medico e dell'infermiere della Casa di Riposo Villa Adina di Aprilia mette in luce solo la punta di un Iceberg. Ed  è paradossale che a scoprire situazioni di illegalità nei servizi sanitari siano le "fiamme gialle" e non i servizi ispettivi delle ASL. Occorre rendere trasparenti i rapporti tra i Manager delle ASl e i gestori delle grandi residenze sanitarie convenzionate con la regione Lazio.

Vi sono Residenze Sanitarie Assistite con 120 anziani ricoverati, affette dalle patologie più gravi, che hanno scarsissimi infermieri, Operatori Socio sanitari, Educatori e Terapisti occupazionali. E' possibile che vi siano difformità tra dotazioni organiche dichiarate e numero effettivo di lavoratori impiegati nel servizio.

Carenti o decisamente blandi i controlli delle ASL sulle piante organiche del personale specializzato. Occorrono accurati e seri controlli straordinari in tutto il territorio. Non è possibile che siano le fiamme gialle a dover far emergere le situazioni illegali.

Eppure la legge nazionale e regionale sull'accreditamento detta i requisiti per poter finanziare le strutture private convenzionate e fissa in maniera precisa le qualifiche professionali da impiegare e gli standard di qualità numerici nel rapporto tra numero di anziani ricoverati e operatori.

La violenza ai danni degli anziani e il peculato ai danni del Servizio Sanitario Nazionale si realizzerebbe in modi spesso sottili e nascosti da ingannevoli fumose pubblicità.

L'impossibilità di offrire un'assistenza dignitosa attraverso l'impiego di un numero di operatori specializzati rapportati agli utenti comporta spesso ghettizzazione, vita prevalentemente vegetativa, inadeguata assistenza igienica e lento deterioramento delle capacità motorie e cognitive degli anziani.

Occorre istituire un Commissario straordinario con ampie competenze di controllo delle residenze per anziani".

 

Domenico Ciardulli