RSA. IL PECULATO A DANNO DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE SI REALIZZA IN MOLTE STRUTTURE NON RISPETTANDO LE PRESCRIZIONI DI LEGGE SULL'ACCREDITAMENTO IN MATERIA DI DOTAZIONE ORGANICA PROFESSIONALE. 

 

Occorre rendere trasparenti i rapporti tra i Manager delle ASL e i gestori delle grandi residenze sanitarie convenzionate con la regione Lazio.

Può accadere che vi siano Residenze Sanitarie Assistite con 120 persone ricoverate, affette dalle patologie più gravi, che hanno pochi infermieri, Operatori Socio sanitari o non hanno Educatori professionali qualificati.

E' possibile che vi siano difformità tra dotazioni organiche dichiarate e numero effettivo di lavoratori impiegati nel servizio.

Forse sono carenti o decisamente blandi i controlli delle ASL sulle piante organiche del personale specializzato ?

Probabilmente occorrerebbero accurati e seri controlli straordinari in tutto il territorio.

Non dovrebbero essere le fiamme gialle a far emergere le situazioni illegali.

Eppure la legge nazionale e regionale sull'accreditamento detta i requisiti per poter finanziare le strutture private convenzionate e fissa in maniera precisa le qualifiche professionali da impiegare e gli standard di qualità numerici nel rapporto tra numero di persone ospitate e operatori.

 Il danno agli utenti e il peculato ai danni del Servizio Sanitario Nazionale si realizzerebbe in modi spesso sottili e nascosti da ingannevoli fumose pubblicità.

Occorrerebbe verificare la messa a norma delle strutture, l'effettivo svolgimento delle prove di evacuazione, il puntuale aggiornamento del personale sui diritti e i doveri prescritti dalla legge 626/94, i carichi di lavoro e la dotazione delle necessarie attrezzature e  ausili sanitari.

Inoltre, il mancato impiego di un numero di operatori specializzati rapportati agli utenti impedisce una qualità della vita dignitosa e potrebbe comportare ghettizzazione, vita prevalentemente vegetativa, inadeguata assistenza igienica e lento deterioramento delle capacità motorie e cognitive dei pazienti, soprattutto quelli anziani.

Sarebbe utile la nomina di un Commissario straordinario con ampie competenze di controllo di tutte le residenze sanitarie, sia quelle private autorizzate, sia quelle convenzionate.

 

Domenico Ciardulli

 

 

 

 

 

 

 

 

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