8 Gennaio 2008
Il comma UNO BIS Folena/Luxuria e il degrado della Rete
Vorrei vivere in un Paese in cui, al mattino, esco di casa,
compro il giornale e leggo cosa il Governo e il Parlamento hanno fatto
per la MIA FAMIGLIA. Li pago, questi signori, con il mio lavoro, con le mie
tasse, attraverso i consumi. Mi aspetto qualche buona notizia quotidiana, di
qualunque genere, anche piccola. Per sentirmi sereno, per vivere un giorno di
normale serenità. Non pretendo poi molto. Respirare
profondamente aria pulita, alzare gli occhi al cielo e sorridere. Al mattino,
invece, vengo informato, di rado dai giornali o dalle televisioni, quasi sempre
da amici e dalla Rete, di nuovi ostacoli, problemi, sofferenze
creati dai nostri dipendenti. Hanno un cilindro magico, estraggono senza sosta
leggi, emendamenti, commi per toglierci la tranquillità.
Dove vogliono arrivare? All’idrofobia collettiva? Se questo è
il loro scopo, ci stanno riuscendo. Per esempio con una leggina che si sono
votati nella notte tra il 21 e il 22 dicembre 2007 per augurare
un Buon Natale agli italiani.
Il 6 febbraio 2007 era stata presentata una
proposta di legge dal titolo: “Disposizioni concernenti la Società
italiana degli autori ed editori (SIAE) ” da 32 deputati (TRENTADUE).
Il 19 settembre 2007 Folena, Guadagno detto Vladimir Luxuria, Sasso, Bono,
Garagnani, Goisis, Ghizzoni, Barbieri hanno introdotto il
comma UNO BIS:
“È consentita la libera pubblicazione attraverso la rete
internet a titolo gratuito di immagini e musiche a bassa risoluzione o
degradati, per uso didattico o enciclopedico e solo nel caso
in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro. Con decreto del
Ministro per i beni e le attività culturali, sentito il Ministro della pubblica
istruzione e dell'università e della ricerca, previo parere delle Commissioni
parlamentari competenti, sono definiti i limiti all'uso didattico o
enciclopedico di cui al precedente periodo”.
Dopo la
legge Levi-Prodi, che sta caaaaaaamminando come l’Itaaaaaalia, è
arrivato (non richiesto) il comma UNO BIS.
Su Internet potranno essere pubblicate solo immagini e musiche “degradate”,
solo per uso didattico, non a scopo di lucro. Uno scienziato potrà pubblicare
solo immagini “degradate”. Un blog che invece copre i suoi
costi (a fini di lucro) con la pubblicità di Google dovrà pagare il bollino
SIAE.
Il degrado su Internet c’era già, con le facce dei parlamentari
e con la monnezza in Campania. Il comma UNO BIS lo ha certificato.
Altre informazioni su
www.guidoscorza.it
