SICUREZZA: LEGA FVG, CONTRIBUTI REGIONE
PER ACQUISTO ARMI
CDL TIEPIDA; AN, BENE DIFENDERSI MA NO CONTRIBUTI; DS, DEVASTANTE (ANSA) -
TRIESTE, 25 AGO -
Contributi pubblici per l' acquisto di armi da tenere in
casa per difendere se stessi e i propri familiari: per il momento quella della
Lega Nord del Friuli Venezia Giulia è solo un'ipotesi (emersa dal tavolo del
Carroccio che sta preparando il programma per le elezioni regionali del 2008),
ma da lunedì sarà un tema concreto di confronto, dentro e fuori i partiti, del
Centrodestra e del Centrosinistra.
La proposta leghista è maturata ed è arrivata in un Nordest
scosso e preoccupato da una serie di episodi di violenza, l'ultimo dei quali,
a Gorgo al Monticano (Treviso), ha riguardato proprio una coppia friulana -
Guido Pelliciardi e Lucia Comin - che per anni hanno vissuto a Sesto al
Reghena (Pordenone) lasciando un ricordo vivissimo di persone miti e generose.
E proprio dal Pordenonese è venuta fuori l'ipotesi del
Carroccio: la Regione Friuli Venezia Giulia eroghi contributi in denaro a
coloro che voglio acquistare una pistola a un altro tipo di arma da tenere in
casa per difendersi. "Lo Stato - spiega l'assessore alla sicurezza e
immigrazione della Provincia di Pordenone, Danilo Narduzzi (Lega) - non riesce
più a garantire la sicurezza ai cittadini" e così - aggiunge - il "cittadino è
costretto a difendersi da solo. Almeno - conclude - lo Stato contribuisca
economicamente alla difesa personale delle famiglie che vogliono armarsi".
Attenzione, però - ammonisce Federico Razzini, che coordina
il tavolo del Carroccio per il programma leghista delle Regionali del 2008 -
il contributo dovrebbe riguardare "chi abita in case isolate e solo armi da
tener in casa, per autodifesa. Sappiamo - aggiunge - che la Sinistra parlerà
di Far West, ma per cortesia - ammonisce - evitiamo inutili isterismi, perché
al momento, il nostro, è solo un ragionamento nell' ambito del programma".
In una regione, però, che si accinge a discutere (nelle
prossime settimane) la legge sulla Polizia Locale, l' ipotesi leghista agita
le acque e raccoglie il tiepido consenso, con molti distinguo, solo degli
alleati di Forza Italia e Udc.
Giusto preoccuparsi e occuparsi di sicurezza - dice il
coordinatore regionale azzurro, Isidoro Gottardo - ma le proposte vanno
discusse con gli alleati; inutile dare contributi per acquistare qualcosa che
per legge non si può usare", aggiunge il segretario regionale Udc, il deputato
Angelo Compagnon.
Più netta An, con il coordinatore regionale, Roberto Menia,
che è anche vicepresidente del Gruppo alla Camera: "Giusto difendersi in casa
- dice - ma erogare contributi pubblici è una cosa che non proprio non ci
sta".
Netta la bocciatura dal Centrosinistra, che ha la
maggioranza alla Regione Friuli Venezia Giulia. "Un'idea devastante" e "fuori
da ogni orizzonte di qualunque forza politica" dice il segretario regionale Ds,
Bruno Zvech, al quale fa eco il capogruppo della Margherita nel Consiglio
regionale, Cristiano Degano: "Per carità - dice - lasciamo il far West dove
sta". (ANSA).
http://www.asgmedia.it/asg/page.asp?VisImg=S&Art=16174&Cat=1&I=null&IdTipo=0&TitoloBlocco=Enti%20Locali
enti Locali 27/08/2007 - 15.06
Friuli Venezia Giulia - Ferone: no a contributi regionali per acquisto
armi
"Ben piú logico sarebbe se la Regione venisse incontro alle esigenze delle
nostre Forze dell'ordine"
Il consigliere regionale del Partito pensionati Luigi
Ferone ritiene del tutto fuori luogol'ipotesi di un contributo regionale per
l'acquisto di armi da tenere in casa per la difesa personale, dal momento che
la sicurezza deve essere garantita dallo Stato."È ampiamente dimostrato -
afferma Ferone in una nota - che è da ingenui pensare che la criminalità possa
essere contrastata da una sorta di giustizia fai da te, dal momento che i
cittadini sono largamente impreparati, anche psicologicamente, all'uso delle
armi e non è credibile una loro larga diffusione""Già oggi chi ha le
caratteristiche soggettive per detenere o portare armi puó, rispettando le
norme vigenti, usufruire di questa possibilità e non si vede e non si capisce
perché i soldi dei cittadini dovrebbero essere spesi per contribuire
all'acquisto di armi. Ben piú logico sarebbe se la Regione venisse incontro
alle esigenze delle nostre Forze dell'ordine sempre alle prese con problemi di
risorse, organici e mezzi " (segue) (red).
27/08/2007 - 15.07
Friuli Venezia Giulia - Ferone: no a contributi regionali per acquisto
armi (2)
"Ben più logico sarebbe se la Regione venisse incontro alle esigenze delle
nostre Forze dell'ordine"
"Il vero problema - a giudizio del consigliere del Partito
pensionati - è la certezza della pena, il 95% dei reati che rimangono
impuniti, provvedimenti come l'indulto, l'eccessivo garantismo: in sintesi una
politica debole, incerta, zigzagante nei confronti del crimine e dei
criminali".
"Lo Stato - conclude Ferone - non puó delegare ai cittadini la loro difesa, ma
ha il dovere di garantire sicurezza e tranquillità nel rispetto delle norme e
del diritto di tutti. Il Far West non è certamente l'ideale né per la nostra
Regione, né per il nostro Paese" (fine) (red).
