di Duilio Giammaria

Per gli analisti internazionali il Pakistan è il luogo  da cui potrebbe scaturire la scintilla dell’incubo quello della terza guerra mondiale. Potenza nucleare, 160 milioni di abitanti, forti tensioni con la vicina India anch’essa dotata di arsenale atomico, il Pakistan da quando è nato nel 1947 è l’epicentro di fortissime tensioni regionali con India e Afghanistan.

Musharaff, auto-proclamato presidente dopo il colpo di stato del 1999 è dall’11 settembre 2001, il principale alleato degli Stati Uniti nella guerra al terrore. Un’alleanza fragile e sempre in bilico: che sopravvive grazie al sostegno economico degli Stati Uniti in cui intere zone del paese sono però dominate dai partiti fondamentalisti islamici. dalle aree tribali le milizie talabane sferrano attacchi contro le forze nato in afghanistan. Un regime che per sopravvivere ha imposto leggi speciali che di fatto hanno paralizzato il sistema legale e libertà civili e in cui il famigerato ISI, i servizi segreti, continuano ad essere il potere occulto dietro ogni vicenda nazionale.

Le prossime elezioni in cui Benazir Bhutto sarebbe stata la principale sfidante alla leadership di Musharraf erano il tentativo  di riportare il paese nella legalità.

Secondo lo scrittore pakistano Hamed Rashed, l'attentato contro Benazir Bhutto, indebolisce ancora la posizione del governo e oggi l'intero equilibrio del paese vaccilla.