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Onu: Islanda miglior paese per vivere, Italia al 20esimo posto

martedì, 27 novembre 2007 4.20 138

BRASILIA (Reuters) - L'Islanda ha sorpassato la Norvegia diventando il paese dove è più desiderabile vivere, secondo l'annuale tabella dell'Onu pubblicata oggi che vede l'Italia al ventesimo posto tra Nuova Zelanda e Hong Kong.

Nell'Indice di sviluppo umano dell'Onu, i paesi ricchi a libero mercato dominano le prime posizioni della classifica con Islanda, Norvegia, Australia, Canada e Irlanda ai primi cinque posti, mentre ancora una volta i paesi subsahariani, dove dilaga l'Aids, sono agli ultimi posti: tutti e 22 gli stati con un "basso sviluppo umano" si trovano infatti nell'Africa subsahariana, e l'ultimo posto della classifica è occupato dalla Sierra Leone.

L'indice è costruito sulla base dei dati del 2005 su aspettativa di vita, livello di educazione ed entrate pro capite.

In Italia c'è un'aspettativa di vita di 80,3 anni; tra i paesi europei l'Italia è davanti a Germania (alla posizione 22), Grecia (24) e Portogallo (29), ma dietro a Olanda (9), Francia (10), Finlandia (11), Spagna (13), Danimarca (14), Austria (15), Inghilterra (16), Belgio (17) e Lussemburgo (18).

Gli Usa sono passati dall'ottavo posto dell'anno scorso al dodicesimo di quest'anno.

I compilatori del Programma di Sviluppo dell'Onu prevedono che in 10 dei 22 paesi a "basso sviluppo umano" due bambini su cinque non raggiungeranno i quarant'anni. Il rapporto dell'anno scorso spiegava che l'Aids nella regione sbsahariana aveva avuto un "effetto catastrofico" sull'aspettativa di vita.

L'indice prende in considerazione 175 paesi membri delle Nazioni Unite, più Hong Kong e i territori palestinesi. Non include 17 paesi, tra cui Iraq, Afghanistan e Somalia, per dati inadeguati. La Norvegia si piazzava al primo posto da sei anni, ma quest'anno è stata sorpassata dall'Islanda per nuove stime sull'aspettativa di vita e sul Pil.  I giapponesi hanno la più lunga aspettativa di vita -- 82,3 anni -- e gli abitanti dello Zambia la più bassa, 40,5. Per il rapporto, la maggior parte dei paesi hanno visto il loro indice di sviluppo umano alzarsi negli ultimi 30 anni, ma per 16 pesi quello attuale è più basso di quello del 1990 e in 3 paesi -- Congo, Zambia e Zimbabwe -- più basso che nel 1975. Il Pil pro capite islandese è 47 volte quello della Sierra Leone.  

L'Onu pubblica il suo indice di sviluppo umano annualmente dal 1990.

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Il caso Italia
Al ventesimo posto, con troppi analfabeti
 

L'Italia figura al ventesimo posto nella classifica dello sviluppo umano. Quest'anno al primo posto figura l'Islanda che ha superato la Norvegia. Il peggiore dei dati italiani è quello della popolazione adulta che sa leggere ma non capisce quello che legge, cioè manca delle «functional literacy skills». Sono in queste condizioni 47 persone ogni 100, contro il 14% in Germania, il 22 nel Regno unito e il 20 negli Usa. La popolazione italiana al di sotto dei 15 anni era del 14% nel 2005 e scenderà al 13,5 nel 2015; D'altro canto gli ultra 65 saliranno dal 19,7 al 22,1.

(ilmanifesto)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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