"La senatrice Franca Rame di Italia dei Valori aderisce all'appello che sarà inviato a Guglielmo Epifani  per il reintegro di Ciro Crescentini nella Cgil. L'appello sta raccogliendo decine di adesioni. A Napoli, su iniziativa del noto penalista Fabio Maria Ferrari e di  intellettuali ed esponenti della società civile sarà lanciata una vera e propria petizione. Il parlamentare Alberto Burgio del Partito dei Comunisti Italiani ha  presentato un'interrogazione parlamentare al Ministro del Lavoro.
Non cessa la mobilitazione in favore del giovane dirigente e dipendente della Fillea Cgil di Napoli licenziato senza motivo violando lo statuto della Cgil e dei lavoratori.
P/Il Comitato Provinciale per il Reintegro di Ciro Crescentini
(Anna De Biase)
(Alberto Trama)
per contatti: 335200891
ECCO L'APPELLO FIRMATO DALLA SENATRICE FRANCA RAME E L'INTERROGAZIONE DI ALBERTO BURGIO
 
Caro Segretario Generale Guglielmo Epifani,
Spett.le Segreteria Nazionale Cgil,
 
siamo lavoratori e e cittadini di tutte le estrazioni politiche e sindacali.
Vi chiediamo di intervenire a favore di Ciro Crescentini perchè sia reintegrato al più presto al suo posto di lavoro.
Non possiamo credere che sia stato licenziato perchè svolgeva il suo dovere, denunciando i cantieri irregolari all'Ispettorato del lavoro.
E' una cosa sconcertante!
Abbiamo bisogno di sindacalisti come Ciro Crescentini.
Stranamente il sindacato (come del resto i partiti politici) non applica l'articolo 18 ai suoi dipendenti.
E incredibile che chi lo difende non lo applichi.
Comunque la nostra richiesta rimane: la Fillea Cgil di Napoli DEVE ritirare il licenziamento e reintegrare Ciro Crescentini
 (Sen.  Franca Rame Italia dei Valori)
 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE (ON.BURGIO)
Al Ministro del Lavoro e della previdenza sociale, per sapere - premesso che:
Ciro Crescentini ha lavorato per venticinque anni come sindacalista della Fillea-Cgil di Napoli;
il 24 settembre scorso la Fillea ha comunicato a Crescentini la decisione, non motivata né argomentata, di rescindere il suo contratto di lavoro;
Crescentini ritiene che all’origine del suo licenziamento vi sia una denuncia, da lui presentata nel novembre 2006 presso l’Ispettorato del Lavoro di Napoli, per richiedere – come ha affermato in un’intervista recentemente rilasciata ad un organo di stampa nazionale – «tempestivi interventi ispettivi in determinati cantieri mai oggetto di precedenti denunce»;
tale denuncia non ha avuto alcun esito e nessun ispettore ha mai visitato i cantieri segnalati; al contrario, Ciro Crescentini ha ritrovato, nelle scorse settimane, l’esposto presentato (e protocollato, come risulta dalla segnatura in calce al documento stesso) sulla scrivania di Giovanni Sannino, segretario della Fillea-Cgil di Napoli, che ha riferito di averlo ricevuto da Luigi Petricciuolo, componente della segreteria provinciale della Camera del Lavoro, il quale, a sua volta, lo avrebbe ricevuto dal Responsabile dell’Ispettorato di Napoli, il quale – riferisce Crescentini – si sarebbe lamentato del numero eccessivo di denunce presentate dal sindacalista;
pare discutibile, a giudizio dell’interrogante, che Sannino, invece di presentare una denuncia per violazione del segreto istruttorio, abbia diffuso una circolare per precisare che, da quel momento in poi, qualsiasi iniziativa verso le istituzioni sarebbe dovuta essere sottoposta alla conoscenza preventiva della segreteria generale;
Crescentini, in un’intervista al quotidiano Liberazione, afferma di aver ricevuto da parte della Fillea-Cgil una offerta di buonuscita pari a 150.000 euro con l’intenzione di convincerlo ad accettare di buon grado l’interruzione del rapporto di lavoro; nella stessa intervista, Ciro Crescentini afferma di aver ricevuto anche un’offerta di lavoro, da parte della Cgil, per un posto di impiegato alla Cassa Edile, notoriamente un organismo paritetico non di proprietà della Cgil;
il sindacalista ha immediatamente impugnato, sul piano legale, il licenziamento – : quale sia il giudizio del Ministro interpellato in relazione alla vicenda in parola e alla richiesta, avanzata da numerosi lavoratori e delegati sindacali in un appello recentemente prodotto, di reintegrare Ciro Crescentini al proprio posto di lavoro.
On. Alberto Burgio