Kassim Britel: Nuovo sciopero della fame nel
carcere di Oukasha a pochi giorni dalla Festa del Sacrificio
Ieri mattina presto nel reparto dei
detenuti islamici si è svolta una perquisizione umiliante e del
tutto immotivata, che ha portato alla confisca di oggetti utili,
soprattutto per cucinare, e di proprietà dei detenuti stessi. I
fratelli provvedono da soli alla preparazione di un pasto in comune
al giorno, condividendo quanto portato dalle famiglie nella visita
settimanale, per questo si sono dotati del minimo indispensabile
dato che nulla viene fornito dal carcere.
Le celle ed il reparto che i fratelli mantengono puliti e in ordine
erano in condizioni pietose.
Mentre gli agenti se ne andavano con il loro ricco bottino di tajine,
i fratelli decidevano di entrare immediatamente in sciopero della
fame e diffondevano il comunicato che segue in una traduzione
casalinga.
Le sofferenze dei detenuti islamici non sono
sufficienti? O meglio non guariscono i cuori di alcune persone che
si sono spogliate di ogni umanità con precedenti vergognosi.
Pochi giorni prima della festa di 'Aid il Direttore del carcere
di Oukasha ha predisposto un'ispezione provocatoria ed umiliante per
i detenuti islamici che sono stati privati di oggetti di loro
proprietà con insulti e minacce. Uno è stato portato nella segreta.
Abbiamo chiesto spiegazioni sull'accaduto. Ci è stato risposto
che il motivo sono i contatti con le Associazioni dei Diritti Umani
e la presentazione di reclami e denunce ufficiali.
Per l'azione di questo Direttore siamo costretti ad uno sciopero
della fame aperto da oggi martedì 24 novembre.
Rinnoviamo la nostra lamentela per coloro che sono interessati a
muoversi per riportare il Direttore nei limiti della sua funzione e
far cessare l'ingiustizia che spesso ci colpisce da parte sua.
Fra le provocazioni nel carcere di Oukasha:
- chiudere celle vuote per creare sovraffollamento nel
reparto,
- nessuna provvista alimentare
- impedire ai detenuti di usufruire della formazione
professionale
- impedire agli studenti universitari di usufruire di
strumenti informatici
- vietare l'ingresso di libri e riviste
- vietare l'ingresso di alcuni cibi essenziali,
- ....
Al momento i detenuti islamici in sciopero della fame sono 27.
Oukasha, 24 novembre 2009