Mussi: ''Sinistra in corsa con ambizioni di governo''
Roma, 9 feb. (Adnkronos/Ign) - "Berlusconi
sproloquia quando dice che c'è un unico voto che conta, o al Pdl o al Pd e che
il resto è sbagliato, perfino pericoloso perché frantuma. Noi vogliamo
tranquillizzarlo perché in Italia ci sarà una sinistra unita". Il segretario di
Rifondazione Comunista,
Franco
Giordano, replica così a Silvio Berlusconi che oggi ha definito sprecato
un voto dato ad altri che non siano Pdl e Pd
"La partita
- avverte il segretario del Prc -
non si gioca
solo tra una destra aggressiva e populista
e un centro
rappresentato dal Pd.
In Italia ci
sarà una sinistra larga e forte, che è sicuramente incompatibile con
questa destra, è alternativa e non accetterà mai governi di larghe intese.
Questa sinistra è la
garanzia per
la rappresentanza del mondo del lavoro e per coloro che in Italia
vogliono costruire un'alternativa".
E' proprio il lavoro infatti il tema che, secondo il presidente della Camera e
papabile leader della Sinistra Arcobaleno Fausto
Bertinotti,
deve mettere al centro del suo impegno. "Il
conflitto di lavoro, come conflitto di classe, fondamento della politica
della trasformazione,
torna ad
occupare la scena della politica - afferma Bertinotti -. Non ci sono vie
di fuga, il toro va afferrato per le corna.
La sinistra
deve affrontare la sfida del lavoro salariato contemporaneo, sia sul
terreno pratico che teorico, sia sul versante del conflitto e della sua
organizzazione, che sui rapporti sociali, sia sulle proposte per una nuova
legislazione del lavoro e sociale che sui sistemi e i contenuti contrattuali,
sia sui termini quotidiani della contesa che su quello strategico di società".
Quanto alla ''precarietà
- ammonisce - non è solo una questione economica. E' anche
una malattia
sociale con effetti negativi sui modi di essere, perché se si
ruba il
futuro a una intera generazione c'è il rischio concreto che la crisi
sociale possa avvitarsi''.
Ma la centralità di questi temi non fanno della Sinistra, secondo il leader di
Sd Fabio Mussi, una forza candidata all'opposizione. "Non esistono forze
politiche pesanti che non partano da
ambizioni di
governo, poi capita di stare anche all'opposizione. E'
una questione
di ragione democratica. In quel caso - sottolinea Mussi - l'opposizione
deve anche essere forte e creativa", come affermato oggi in un'intervista da
Fausto Bertinotti.
L'ex leader del correntone Ds attacca quindi il Partito democratico: ''Il Pd
dice noi andiamo da soli perché il programma non è trattabile. Ma io chiedo,
quale programma?
Non vedo
proposte su argomenti come lavoro, economia, diritti civili, questione morale.
Io credo, invece, che la Sinistra Arcobaleno presenterà una linea programmatica
forte e credibile".
Vi è la "consapevolezza che non siamo in un passaggio qualunque, ma in un
momento
cruciale. La posta in gioco è molto alta, non c'è in ballo solo la
maggioranza e il governo, che pure sono cose non secondarie.
Un Berlusconi
tris non è uno scherzo. Per questo c'è molta preoccupazione per la scelta
del Pd di dichiarare chiuso il centrosinistra. Nessuno dice di riproporlo a
vita, ma bisogna almeno mantenere la prospettiva strategica di un governo di
centrosinistra".
Quanto a Silvio
Berlusconi
il ministro dell'Università lo accusa di avere un "concetto
di democrazia da Pcus: tutti i voti non dati al partito comunista
sovietico sono voti pericolosi. In democrazia il voto è libero, mai pericoloso -
sottolinea Mussi -
siamo già al
bipartitismo coatto. Si potrebbe stilare la lista dei non votanti per
Berlusconi, magari in un apposito sito".
Tornando poi alla lista unica della Sinistra Mussi ammonisce: "La condizione che
qui unitariamente viene considerata irrinunciabile è che anche nella simbologia
la Sinistra Arcobaleno non appaia come cartello elettorale volto all'autoconservazione
di un ceto politico, ma un progetto politico forte. Tutto questo deve essere
chiaro sin dagli elementi più percepibili da parte degli elettori, quindi dai
simboli", insite il segretario di Sd ribadendo il suo
no alla falce
e martello e all'inserimento dei vecchi simboli nel logo.
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