Roma (Agenzia Fides) - “Essere uomini
virtuosi non è solo necessario per essere buoni cittadini” ha detto il
Cardinale Carlo Caffarra, Arcivescovo di Bologna, nel suo intervento su “La
responsabilità sociale dell’impresa: Schizzo etico” tenuto in occasione
dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Europea di Roma (vedi
Fides del 20/11/2007).
Il discorso del Cardinale si è aperto con la spiegazione della prima parte del
titolo del suo intervento. “Generalmente parlando, - dice l’Arcivescovo di
Bologna- responsabilità sociale dell’impresa significa l’assunzione di criteri
di comportamento da parte delle imprese non derivabili e non legittimati da un
modello nel quale le scelte di investimento, e più in generale di conduzione
del processo produttivo, si propongono il solo fine di massimizzare i
profitti; e da un modello nel quale i cittadini compiono le loro scelte di
consumo o di risparmio, massimizzando esclusivamente preferenze
autointeressate. È, come vedete, una definizione descrittiva costruita
negativamente [RSI significa non …].
Dopo una breve preistoria del concetto di RSI, il Cardinale Caffarra ha
concluso che “esso connota un’attività imprenditoriale governata in ogni suo
momento da una vera e propria etica dell’impresa.”
Il Cardinale Caffarra nella parte finale del suo intervento ha richiamato il
Compendio della Dottrina sociale della Chiesa: “l’obiettivo dell’impresa deve
essere realizzato in termini e con criteri economici, ma non devono essere
trascurati gli autentici valori che permettono lo sviluppo concreto della
persona e della società” [338]. E più particolarmente rivolgendosi agli
imprenditori dice che essi “rivestono un’importanza centrale dal punto di
vista sociale”, ma “non possono tener conto esclusivamente dell’obiettivo
economico dell’impresa” [344].
(AP) (23/11/2007 Agenzia Fides; Righe: Parole)
http://www.fides.org/aree/news/newsdet.php?idnews=14658&lan=ita