I CARRI ARMATI DEL PRC CONTRO FRANCO TURIGLIATTO

 
SOLIDARIETA' A FRANCO TURIGLIATTO
 
By: Doriana Goracci - Inviata il 22/2/2007 - Ore: 01:42  vai su vai giu  

APPELLO DI SOLIDARIETA' (adesioni: con-turigliatto@libero.it)

La segreteria del Prc ha dichiarato incompatibile con il partito il senatore Franco Turigliatto, a seguito della sua non partecipazione al voto sulla politica estera del governo.
Ci sembra una scelta sbagliata e grave.Innanzitutto perché l'atto parlamentare non solo è in piena coerenza con il programma storico di Rifondazione comunista ma anche perché in sintonia con le istanze di pace dei movimenti degli ultimi anni...

Pensare che un governo di centrosinistra possa imporre ai suoi sostenitori missioni di guerra come l'Afghanistan o il raddoppio di una base come quella di Vicenza ci sembra una miopia e la causa prima della crisi attuale.
Ma il comportamento di Turigliatto è stato anche accompagnato da un gesto di serietà e correttezza che non può essere sottovalutato: in una politica in cui il seggio o la "poltrona" rappresentano un valore a prescindere, aver presentato le dimissioni al Senato, dopo quarant'anni di militanza politica passata a fianco degli operai e dopo aver costruito dalle fondamenta il Prc, in particolare a Torino, ci sembra un fatto di grande novità e di grande moralità per quanto noi pensiamo che queste dimissioni siano da ritirare.
Nel nostro Parlamento c'è bisogno di rappresentanza delle ragioni della pace, del pacifismo "senza se e senza ma": ce n'è bisogno alla vigilia della campagna di primavera in Afghanistan e ce n'è bisogno rispetto alle sudditanze che si profilano rispetto agli Usa.
C'è bisogno di atti come questo per quanto difficili e delicati ma che servono anche per colmare la distanza tra politica e società.
Tutta la nostra solidarietà a Franco Turigliatto e tutta la nostra disponibilità a costruire con convinzione un movimento per la pace "senza se e senza ma".
la mail su cui raccogliere le adesioni è :

con-turigliatto@libero.it



La nostra solidarietà a Franco Turigliatto. Al Senato una manovra centrista. Per batterla, il governo cambi politica.

comunicato dell'associazione sinistra critica

Esprimiamo la più totale solidarietà umana, morale e politica al senatore Franco Turigliatto che al Senato ha compiuto l'unica scelta possibile per una sinistra pacifista e alternativa. Turigliatto, ben al di là di operazioni politiche di piccolo cabotaggio ha voluto confermare il vincolo morale che lo lega al movimento pacifista e al programma storico di Rifondazione comunista. Il gesto esemplare delle dimissioni dimostra questa correttezza di fondo e la sostanza morale del suo comportamento. Per questo lo ringraziamo.

Del resto, la manovra neocentrista che è andata in onda oggi al Senato e che ha visto tra i protagonisti, niente meno che Andreotti, si è incuneata proprio nell'incapacità del governo di cogliere l'importanza del tema della guerra sia nel caso di Vicenza che nel caso dell'Afghanistan.

Il governo è andato sotto perché vittima delle proprie contraddizioni e del distacco dallo "spirito originario" che ne ha consentito la vittoria il 9 aprile. Spirito originario in cui il No alla guerra era
componente fondamentale come si è visto nella magnifica giornata del 17 febbraio a Vicenza.

Per tutta risposta, il governo non solo ha chiuso qualsiasi comunicazione con quella mobilitazione ma nei suoi primi nove mesi di vita ha perseguito una politica centrista fatta di aumento delle spese militari, di avallo delle missioni all'estero, di regali alle imprese e di sacrifici in nome di Maastricht. Tutto questo ha contribuito a ridurne il consenso e a indebolirne le radici. E' qui che è arrivata la "mossa" centrista dell'Udc, di Follini e di Andreotti. Di tutto questo bisogna essene consapevoli: a inseguire il neocentrismo è questo che alla fine prevale.

Quanto all'immediato, certamente non siamo felici per l'esito di oggi ma l'unico modo per rimediare a una situazione eccessivamente enfatizzata e drammatizzata ad arte per ricattare la sinistra alternativa è ritornare allo spirito di pace e di solidarietà sociale che ha animato la sconfitta delle destre.

Cambiare politica è dunque l'unica strada che il governo ha davanti a sé per recuperare fiducia e darsi una prospettiva

_________________________________________________________________

Aderisco al comunicato di Sinistra Critica.


Non sono più iscritta al Prc dal 2006, diedi le dimissioni dalla segreteria provinciale di Viterbo, dove il mio ruolo sarebbe dovuto essere quello di sostenere i temi della Pace Donne Movimenti.
Con orgoglio ricordo ai compagni di Sinistra Critica che votai per la sudetta mozione all'ultimo congresso.
Eravamo pochissimi, non per questo meno determinati.
Conosco i disagi e le sofferenze di quanti hanno deciso di rimanere nel partito nell'ultimo anno.
Turigliatto ha dimostrato tutta la sua coerenza ed il rispetto per sè stesso e per quanti lo avevano delegato.
Così come la direzione del Prc dimostra tutto il non rispetto per i suoi iscritti e per quanti hanno delegato con il loro voto il partito.
Tutta la mia solidarietà ad una *persona* onesta e rappresentativa della sua base.

Doriana Goracci



 

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  TURIGLIATTO, «HO AGITO SECONDO COSCIENZA»
 
inviato da: da primapress.it · il 22/2/2007 · alle: 05:14 · email:   vai su vai giu  

 

TURIGLIATTO, «HO AGITO SECONDO COSCIENZA», DIMISSIONI DA SENATORI UFFICIALI

(PRIMA) ROMA - ''No, non mi sento responsabile di quanto accaduto oggi, ne' pentito. Ho agito secondo coscienza''. E' sereno il senatore del Prc, Franco Turigliatto, che oggi con la sua non partecipazione al voto sulla mozione dell'Unione sulla politica estera del governo ha contribuito alla 'bocciatura' di maggioranza ed esecutivo al Senato. In caso di voto di fiducia al governo, ha dichiarato ''anche allora rivendico il diritto di votare secondo coscienza''. ''La mia posizione era chiara fin dal mattino'' ha precisato Turigliatto, annunciando di aver da pochi minuti formalizzato le dimissioni ''da senatore, non dal partito'', cosi' come annunciato in mattinata. Le sue dimissioni per essere effettive devono pero' essere votate dall'assemblea. ''E poi - aggiunge - mi ero detto anche disponibile a votare a favore della mozione dell'unione se in sede di replica fosse venuta una qualche apertura dal governo sulla questione di Vicenza. Cosi' non e' stato. Comunque tengo a sottolineare di non essermi astenuto, ma anzi, non partecipando al voto ho abbassato il quorum necessario''. Secondo Turigliatto ''la debolezza del governo e' soprattutto nel consenso sociale, nella capacita' di dare risposte alla domanda di pace, di stop alla precarieta', alle attese di risarcimento delle classi piu' povere che si attendeva l'elettorato dell'Unione e che non ha avuto''. Per quanto riguarda la dimissioni, ha concluso Turigliatto, ''le ho presentate per ragioni di coerenza, ma allo stesso tempo non volevo essere strumentalizzato in un'operazione in atto da tempo volta a un superamento centrista. E poi per il mio partito, che e' stato messo con le spalle al muro da molte settimane''.
(PRIMA)

http://primapress.it/index.php?pagina=inc/obj_news_dettaglio.php&id_news=1742&id_pagina=&id_pagina_madre=&prof=&id_stringa=


 

  Le parole del Senatore Fernando Rossi
 
inviato da: da www.noipress.it · il 22/2/2007 · alle: 05:30 · email:   vai su vai giu  

 

Le parole del Senatore Fernando Rossi
Noipress ha raccolto la dichiarazione di Fernando Rossi, l’ex senatore del Pdci che, insieme a Franco Turigliatto, non ha votato la mozione di politica estera del governo a Palazzo Madama.

Senatore, qualche dichiarazione a caldo sulle ultime vicende…

“Dovrei dire come quel pugile ‘state attenti all’arbitro’ perché sapere bene cosa è accaduto non è facile. C’era la votazione per la proposta di D’Alema, io non sono mai stato d’accordo sulla base, non sono mai stato d’accordo sulla guerra in Afghanistan e non l’ho fatta.
Per non fare cadere il Governo e non fargli mancare la maggioranza non ho partecipato alla votazione. Non c’è molto altro da dire.”

Di Pietro ha appena usato parole un po’ dure parlando di protagonisti che si vogliono mettere in mostra…

“Di Pietro? Appunto. Se lo dice Di Pietro… lui se ne intende! Ma stavolta si sbaglia.”

http://www.noipress.it/attualita/DettaglioNews.asp?ID_News=2928


 

  Mobbing
 
inviato da: Scomodo coerente · il 22/2/2007 · alle: 06:25 · email:   vai su vai giu  

 

Esiste il Mobbing attuato dalle e nelle Aziende nei confronti dei lavoratori "scomodi" che, con "coerenza", portano avanti posizioni limpide sul posto di lavoro: Fenomeno oramai certificato, messo in atto verticalmente - cioè con rispetto dell'Organigramma, dal Superiore verso il sottoposto - talvolta con l'ausilio di quello orizzontale, praticato dai colleghi che tendono ad isolare il "diverso" per acquisire meriti agli occhi del Capo.

Esiste il Mobbing attivato dal e nel Sindacato (vericale ed orizzontale) per ricondurre al voto di Gruppo i sindacalisti "scomodi" i quali, con "coerenza", portano avanti delle iniziative a favore dei lavoratori, senza se e senza ma, noncuranti delle pallottole che fischiano sulla loro testa quali provenienti davanti (Aziende) e dalle retrovie (Sindacato).

Esiste il Mobbing verificato dalla e nella Politica (verticale ed orizzontale) nei confronti dei politici "scomodi", tetragoni nella loro "coerenza", allorchè si resta fedeli alle proprie idee, supportate dalla propria base elettorale, e non si ubbidisce agli ordini di scuderia che hanno riferimento in ben altre necessità di "inciuci".

Insomma, il Mobbing esiste ovunque ed ha come costante l'essere indirizzato, quale arma non fumante, alla "scomodità" ed alla "coerenza" delle "vittime". Ho saggiato il sapore delle "pallottole" aziendali e di quelle sindacali; parzialmente quelle politiche poichè, in passato, fui incaricato dalla Politica per un'attività tecnica (Sindaco revisore) in una Struttura dopolavoristica all'interno di un'Azienda.
So di cosa si sta parlando e vi assicuro che solamente la certezza di obbedire alla propria coerenza ed il sostegno dei pochi amici che ti rimangono in quei momenti, oltre la Forza della Ragione che si scontra con la Ragione della Forza, possono far superare l'isolamento umano nel quale sprofondi.
Ogni sostegno indirizzo, quindi, ai due parlamentari che hanno operato con la schiena dritta dietro la quale si sono celate ben altre manovre di Palazzo se è vera l'ipotesi ventilata sulla TV, ieri sera:
Pininfarina per la Confindustria, Andreotti per la Chiesa, Cossiga per l'America, hanno punito il Governo "amico".
Mi sono coricato rivedendo il Film della mia vita lavorativa, al quale sono orgoglioso di aver reso la mia partecipazione "scomoda", con "coerenza" comportamentale - quale riconosciuta sempre dall'avversario di turno - riflettendo sull'ipotesi di fantapolitica ventilata dagli osservatori politici per come sopra rapportata.


 

  per lo scomodo coerente
 
inviato da: Doriana · il 22/2/2007 · alle: 08:30 · email:   vai su vai giu  

 

Tutto torna, ho letto il tuo intervento, lucido e sofferto. Allo sportello romano Asl per il disagio lavorativo, sono ricorsa per un anno con sedute settimanali. E ho dovuto imparare a rileggere la mia vita lavorativa sociale personale.
Non sono arrivata da nessuna parte, ho mollato la causa per mobbing, ho mollato il lavoro, ho mollato il partito, ho mollato il marito, ho mollato gli amici degli amici, ho mollato il movimento per la "propria" pace.
Non ho mollato lo sperimentarmi su strade scomode, spesso solitarie, che non annunciano facili successi, anzi.
Si diventa scassatutto, scomodi, egocentrici. Ti diro' di più l'invito ad uscire dalla rete e farsi un blog mi viene spesso proposto.
Nell'angoletto non ci sto, non temo il sentirmi diversa, il dover puntualmente tornare a sorprendermi di cose e persone che avevo ritenuto oneste e coerenti.
E' vero anche che noi tutti siamo incorenti, pieni di contraddizioni, conflitti e timori. Più li tiriamo fuori e non ci uniformiamo, più poteri manifesti e trasversali, ti emarginano in un mobbing pesantissimo.
Non molliamo...
Ciao caro scomodo coerente

Doriana


 

  Questa storia è allucinante .....
 
inviato da: rafaniello · il 22/2/2007 · alle: 12:33 · email:   vai su vai giu  

 

Come ha tranquillamente ammesso Violante a "Ballarò" il voto di Rossi e Turigliatto non avrebbe comunque fatto passare la mozione in quanto la loro partecipazione al voto, ai sensi del regolamento del Senato, avrebbe innalzato il quorum a 181.

Quindi che senso ha la canea di Unità, Repubblica e di tanti altri ( diessini in testa) contro la cosiddetta "sinistra radicale" ? A cosa stanno puntando veramente ?

Se quindi "congiura" o "trappola" c'è stata bisogna guardare ad Andreotti che aveva difeso nel suo intervento la politica estera di D'Alema ( del resto identica alla sua nei decenni scorsi) e poi inopinatamente si è astenuto dal voto.

Puo' darsi che fosse una "congiura" più relativa ai Dico che all' Afghanistan, può darsi che il "divino Giulio" non pensasse ad una crisi di governo ma soltanto a dimostrare, in rappresentanza del Vaticano, che al Senato i numeri per i Dico non ci sono ...

Ma tant'è .... perchè quindi tanto livore nei confronti della cosiddetta "sinistra radicale", che peraltro nei fatti di radicale non ha nulla ed assai poco pure di sinistra ?

Qual'è il gioco vero che si sta tentando, approfittando di un forse casuale infortunio ?


 

  E POI PARLANO DI "DISCONTINUITA’" COL GOVERNO BERLUSCONI .....
 
inviato da: CARTA CANTA · il 22/2/2007 · alle: 12:56 · email:   vai su vai giu  

 

"Riformare il segreto di Stato, in modo da determinare preventivamente, in via legislativa o regolamentare, i criteri per la sua apposizione e dare un chiaro fondamento normativo al potere del governo di dichiarare segreti o riservati atti, documenti, notizie ed attività, prevedendo entro un termine definito la sua decadenza obbligatoria e automatica" (da "Per il bene dell’Italia - Programma di Governo 2006-2011", pag.82, marzo 2006).

"Rispetto alla vicenda del sequestro di Abu Omar, riteniamo che non ci sia alcuna esigenza di porre il segreto di Stato" (Giovanni Lorenzo Forcieri, sottosegretario alla Difesa del governo Prodi, dinanzi alla commissione Difesa del Senato, Ansa, 11 luglio 2006).

"Romano Prodi, impegnato in una delicata sessione del G8, a San Pietroburgo, non interviene sulle questioni di politica interna e mantiene la posizione di ’attesà per quanto riguarda la vicenda Abu Omar e l’interrogatorio di Nicolò Pollari. Un interrogatorio nel corso del quale il dirigente del Sismi avrebbe, in diversi passaggi, invocato il segreto di Stato. Una procedura che in ambienti di governo viene definita corretta quando si tratta di argomenti che coinvolgono la sicurezza dello Stato sui quali, appunto, è stato apposto il segreto. Su questa materia il governo non far altro che ’’attendere’, mantenersi ’in rispettosa attesa degli sviluppi dell’inchiesta’, si rileva ancora chiarendo che sulla questione del segreto di Stato l’esecutivo non può intervenire e prendere una decisione (se mantenerlo o toglierlo) fino a quando non c’è una specifica richiesta dei giudici al riguardo. Resta l’auspicio che si faccia ’chiarezzà su tutta la vicenda in tempi rapidi. E questo è un compito - si ribadisce in ambienti di Palazzo Chigi - che spetta alla magistratura. Se poi saranno accertate delle responsabilità, queste dovranno essere punite" (Ansa, 16 luglio 2006).

"Il Governo ha ritenuto violato il segreto di Stato, attivando, dinanzi alla Corte costituzionale, il conflitto con l’autorità giudiziaria di Milano, sui rapporti tra agenti del Sismi e agenti stranieri, per ciò che concerne il sistema organizzativo ed operativo del Sismi medesimo. In altre parole, signor Presidente, in occasione dell’indagine sul sequestro di Abu Omar, l’autorità giudiziaria ha acquisito elementi informativi, anche di carattere documentale, attinenti alla identità di 85 dipendenti del servizio, intercettandone le utenze cellulari in uso, nonché elementi attinenti alla struttura e alle logiche di funzionamento del servizio medesimo, non direttamente afferenti al sequestro in questione. Il materiale sequestrato, altresì, prevede che siano ritenute lese, da parte del Governo, le prerogative di secretazione, nonché gli esiti delle indagini effettuate a carico degli agenti del Sismi, depositati in occasione della richiesta di rinvio a giudizio. Concludendo, signor Presidente, va chiarito che per l’aspetto dell’acquisizione di materiale classificato da parte dell’autorità giudiziaria, nonché di elementi informativi comunque sottratti alla diffusione, il Governo provvide ad apporre il segreto di Stato per impedire l’utilizzazione degli esiti di tali accertamenti. Si tratta ora di attendere il provvedimento della Consulta, che potrà fornire ulteriori ed utili elementi di valutazione ai fini delle determinazioni da assumere" (Francesco Rutelli, vicepresidente del Consiglio, alla Camera, 14 febbraio 1007).


 

  MAssima solidarietà al compagno Turigliatto
 
inviato da: Emanuele (Mn) · il 22/2/2007 · alle: 17:31 · email:   vai su vai giu  

 

MAssima solidarietà al compagno Turigliatto, uno che dopo aver mandato giù rospi, rane-toro e vagonate di rane-toro(indulto,finanziaria,tagli,aumenti,rifinanziamenti) ha detto basta, all diktat dalemiano non ci sto, mi dimetto. senza contare che se anche avesse votato il governo andava sotto lo stesso. Il capitale è il nostro nemico, da comunisti, vecchi o nuovi, sia che si vesta da Berlusconi o da Prodi.

quest’anno mi tessero solo se non cacciano Turigliatto.

Emanuele (Mn)


 

  "Non tacebo."
 
inviato da: Scomodo coerente. · il 22/2/2007 · alle: 17:37 · email:   vai su vai giu  

 

Certo che non mollo, cara Doriana.
Ho dovuto attendere ad altre faccende per un periodo ma non ho mai mollato e chi mi conosce (Rafaniello è in grande amico e compagno di lotte sindacali) è chiamato a testimoniarlo.
"Non tacebo", a qualunque costo e costi quel che costi perché " è meglio morire in piedi che vivere in ginocchio".
E poi, detto tra di noi, così si dorme tranquilli con la propria coscienza "scomoda" per gli altri ma "coerente" con se stessa.
Ad maiora e un abbraccio affettuoso, se me lo permetti.
E = mc2.


 

  La verità pure e semplice
 
inviato da: nino · il 22/2/2007 · alle: 18:59 · email:   vai su vai giu  

 

La verità pure e semplice è che il governo al Senato la maggioranza non ce l’ha.
Dopo le elezioni aveva un senatore in più, col passaggio di De Gregorio dall’altra parte la situazione si è rovesciata.
Finora si è retto coi senatori a vita e, in qualche caso, con provvidenziali assenze di senatori del centrodestra, soprattutto leghisti, che probabilmente volgliono maturare almeno la pensione che scatta dopo due anni e mezzo di legislatura, non essendo affatto sicuri di essere rieletti in un' altra eventuale nuova elezione.
Ieri tutto questo è saltato perchè probabilmente nessuno, nemmeno D'Alema che si è sparato il pokeraggio, si è reso conto del rischio reale per il governo.
Se Rossi e Turigliatto avessero votato, effettivamente il quorum si sarebbe innalzato a 181 e la mozione non sarebbe passata lo stesso.
Evidentemente si contava sul sì, che dall’intervento sembrava scontato, di Giulio Andreotti e sull'assenza abituale di Pininfarina ma così, probabilmente a causa dei DICO, non è stato …
Ma può francamente un governo reggersi sui voti altalenanti di otto senatori a vita ultraottantenni ?
E’ vero che la colpa è della legge “porcata” di Calderoli, ma adesso la situazione è questa, non si può mica tornare indietro nel tempo ….
E allora i DS non cercassero nemici di comodo alla propria sinistra.
O si riesce ad allargare la maggioranza ai folliniani ( che comunque non sono più di tre) oppure si deve andare ad un cambiamento di legge elettorale, possibilmente condiviso, e poi fatalmente si torna al voto.
Non vedo sinceramente altre soluzioni.


 

  Perché i capri espiatori
 
inviato da: Maquis · il 22/2/2007 · alle: 22:03 · email:   vai su vai giu  

 

Il sacrificio di capri espiatori può servire:
- a mascherare la debolezza non solo di numeri dell'Unione,
- a cercare per l'ennesima volta di stravolgere il senso diella manifestazione di Vicenza: hanno prima parlato di terrorsmo, poi hanno provato a abbassare nei rsoconti ilnumero dei partecipanti (dato che non c'erano riusciti nella realtà con i loro allarmismi fasulli sul fantasme degli "scontri";
- a nascondere il fatto che quello che temono di più è un'opoosizione critica che gli rompa le troppe connivenze e coesistenze su cui vivacchiano.

Solo che a queste prediche non ci credono neppure loro.

Se c'è una colpa è il decisionismo (da satrapo) di prodi che tutto quel che ha avuto da dire sgonfiata la bolla di sapone dei kattivi, è stato: manifestazione legittima, ma noi andiamo avanti come prima.
Con la bvenedizione di Napolitano...


 

  sui "dissidenti ": la kutura olivastra
 
inviato da: maquis · il 22/2/2007 · alle: 23:54 · email:   vai su vai giu  

 

E' finito or ora "Studio Aperto" su RAI 3, e il clima nella "base" (comitati ulivo e simili) è che "la colpa" è dei 2 senatori di sinistra che non hanno votato.

A quel livello la mistificazione almeno in apparenza tiene. Ma resisterà una campagna dei"moderati" contro gli "estremisti", della sinistra che vuole "governare" contro l'altra sinistra "ideologica" e "che vuole stare in piazza"?

Può reggere la menzogna della "colpa" dei due senatori di sinistra, quando la verità è plateale?
E cosa sarebbe un governo che cementa la sua alleanza sulla menzogna?

Una menzogna ridicolizzata perfino sulla Stampa di oggi, dove il commento quotidiano di Jena (che non è un estremista, ma un osservatore tagliente della cronaca)è dedicato proprio a questo.

E' breve, e lo ricopio:


"Espulsioni

Ieri i Partiti comunisti hanno riunito d'urgenza i loro organi direttivi e hnno deciso di espellere i due senatori dissidenti: Andreotti e Pininfarina."

Riassumendo: il re è nudo!


 

  PIENA SOLIDARIETA' A TURIGLIATTO E ROSSI
 
inviato da: RAFAGANI DANGEREUX · il 24/2/2007 · alle: 01:09 · email: rafaganidangereux@email.it   vai su vai giu  

 

Due parlamentari comunisti, eletti in partiti comunisti, evidentemente da elettori comunisti non se la sono sentita di dover ancora votare contro se stessi, contro natura, contro la loro morale, il loro pensiero e soprattutto contro il loro mandato elettorale.
Hanno avuto l’onestà intellettuale di dire basta a questo governo che finge di avere una politica estera completamente differente quando è palese e sotto gli occhi di tutti che niente è cambiato rispetto al governo Berlusconi. Sono aumentate le spese militari, mentre in cantiere gli operai continuano a cadere sotto l’indifferenza generale. E la legge Biagi è ancora lì a far danni tra i giovani. Rossi e Turigliatto non se la sono sentita più. Hanno tutta la nostra stima.

Il guaio è che esiste una sinistra poltronara, dove ipocriti come Bertinotti sono stati capaci di svendere un intero partito per una poltrona, un partito, il PRC che ormai non ha alcuna dignità. (si chiamano “partito della rifondazione comunista” e poi cacciano via chi da comunista vero si è battuto contro i rifinanziamenti militari e non ce l’ha fatta più a votare per un governo identico a quello precedente)

Il problema resta sempre quello. Anche a sinistra, come a destra, i parlamentari al governo hanno a cuore esclusivamente lo scranno parlamentare e i privilegi che ne susseguono, e se qualche persona seria vuole smettere di essere loro complice, ecco che scatta l’aggressione, scatta l’espulsione dal partito, scattano le vergognose scene squadriste a cui abbiamo assistito: due senatori insultati e quasi malmenati per non aver ceduto alla forza della poltrona e per aver voluto difendere le loro idee.
Il guaio è che la sinistra dovrebbe fare la sinistra, ovvero stare tra le gente, con la gente, con la povera gente. E invece no. Sta con i banchieri, sta con i signori che decidono se fare o meno un'altra guerra e se piantere nuove basi militari quà e là. La sinistra dovrebbe fare la sinistra, come viene fatta altrove, e invece no. Non può farla. Prende i voti a sinistra, promettendo cose di sinistra. Poi una volta al governo fa la destra e asseconda il vaticano, i militari e gli imperialisti americani. Ma Prodi, Bertinotti, ecc...hanno preso i voti della sinistra o i voti del conclave o del congresso americano?

Non siamo affatto rattristati dalla caduta di un governo che da spazio a D’Alema, Mastella, Fassino, Rutelli, personaggi che in nome del loro prestigio personale e di lauti immeritati stipendi, non hanno mai provveduto a respingere con la necessaria energia Berlusconi, ma che sono anzi stati complici, e lo sono tuttora, della continua rinascita del mafioso di Arcore, contro il quale in 5 anni di governo dell’Ulivo e in questi 10 mesi non sono stati mai capaci di realizzare una legge sul conflitto di interessi.

Il vero pericolo in Italia non è il ritorno di Berlusconi come vogliono farci credere.
Vi è un pericolo ben più grave e imminente: la nascita del Partito Democratico e i nuovi progetti clerocentristi filoamericani per avallare l'imperialismo americano


 

  i due dissidenti COERENTI MA IRRESPONSABILI
 
inviato da: BIKECITY · il 24/2/2007 · alle: 10:08 · email:   vai su vai giu  

 

SONO D'ACCORDO CON LA COERENZA DEI DUE DISSIDENTI

Tutti sono a conoscenza che ad ogni azione corrisponde una reazione contraria.
Ora.. i due dissidenti di sinistra dovrebbero spiegare agli elettori di centro sinistra:
1)cosa prevedono per l'immediato futuro del centrosinistra?
2)cosa effettivamente guadagna l'elettorato in termini politici socio economici?
3)Se e' meglio un governo Prodi poco di sinistra o un Berlusconi per altri dieci anni?
4)in Ultimo vorrei ricordare ai due dissidenti che con Prodi avrebbero potuto contestare, dialogare, magari incazzarsi costruttivamente insomma cercare di cambiarlo dall'interno, ora lo scenario e' che ritorneranno/ritorneremo nel nulla e guarderanno/guarderemo dalla finestra come ci sistemera' ben bene il Signor Berlusconi.

bikecity
http://canforak.blogspot.com/


 

  Ancora ...
 
inviato da: keoma · il 24/2/2007 · alle: 11:31 · email:   vai su vai giu  

 

Che i due "dissidenti", per il complesso regolamento del Senato, non sono stati affatti determinanti per la non approvazione della mozione D'Alema proprio non vuole entrare in testa .....

Ormai tutti i media li hanno eletti a "colpevoli" ed il popolo bue "di sinistra " ( e si, non esiste mica solo il "parco buoi" berlusconiano...) li ha eletti a totem da bruciare.

Così stanno tutti più tranquilli ( si fa per dire) ... nessuno capisce la svolta a destra del governo Prodi già determinata in occasione di Vicenza... nessuno si interroga sulle pressioni di Chiesa, Confindustria ed Usa che caratterizzano questo governo dalla sua nascita e che nelle ultime settimane erano diventate ancora più pressanti... nessuno se la prende con l'estrema arroganza e coglionaggine suicide di D'Alema stesso .....

Del resto, quando si determina un rifiuto "etico/morale" e non "di classe" del berluskonismo da ormai dieci anni ... è il minimo che può capitare .......


 

  Gerovital e stalinismo
 
inviato da: keoma · il 24/2/2007 · alle: 14:21 · email:   vai su vai giu  

 

Ma lo sapete chi è il presidente della Commissione di Garanzia che ha "allontanato" Turigliatto dal Partito della Rifondazione Comunista?

E' lo stesso Guido Cappelloni, classe 1925, staliniano/secchiano di lungo corso, che nel 1970 era Presidente della Commissione di Garanzia del Pci che espulse i dissidenti del Manifesto .....

Non è quindi solo questione di Andreotti, Kossiga, Pininfarina ... a chi sta in mano questo paese ?

Può accadere, questo accade in Italia, che una mattina ti svegli e
cominci a
leggere su internet le notizie, vai su siti "amici"...e scopri che i
tuoi
articoli a partire sopratutto da quel funesto 22.2.2007 in cui avevo
dato
solidarietà a Franco Turigliatto
(http://triburibelli.org/sito/modules/MyAnnonces/index.php?pa=viewannonces&lid=22248),
sono scomparsi con tutti i commenti che seguivano l'articolo stesso.
Rimane
in piedi l'innocuo ringraziamento da me inoltrato della città di
Vicenza
dopo la manifestazione.
Rimane viceversa il pezzo che riporta le dichiarazioni di Gennaro
Migliore, dirigente di Rifondazione che avevo commentato ma il mio
testo
è stato moderato, non si può leggere.
Tutto il resto è stato cancellato, totalmente.
Questo sito-Collettivo si fregia dell'onore di chiamarsi Bella Ciao
Italia
www.bellaciao.org, non so quali spaventose pressioni abbia subito il
conduttore Roberto Ferrario a Parigi. Vorrei immaginare questo, perchè
dal
Prc mi aspetto ormai di tutto.

Questa censura non mi è nuova, risale a molti mesi fa, dopo le
elezioni,
un
azione simile oggi enormemente più sfacciata, violenta e pericolosa.
Non ricopro nessun incarico in nessun luogo partito movimento
associazione,
non ho mai avuto compenso alcuno per il mio impegno, perchè sono dunque
da
censurare e perchè sono pericolosa?

Non temo per me temo per i miei figli, poco più che ventenni, per tutte
le
persone che hanno sperato in una società più equa e non belligerante,
che
tentano ancora, appoggiando questo governo, dandogli fiducia e
solidarietà.
La malattia della censura è come un virus,un relegamento da mobbing che
arriva anche in piccole realtà nel mondo di internet e senza neanche un
testo, annuncia che sei morta in stile massonico, forse non sei mai
esistita quindi moderata-eliminata-spazzata .

Chiedo a chi mi legge di riflettere bene su quanto sta avvenendo in
Italia, quale patto sciagurato stanno firmando le forze della
maggioranza
ed
in quale letamaio stanno buttando le ragioni che ci hanno visto così in
tanti, reclamare pace e disarmo, nelle piazze e nelle strade di tutta
l'Italia, dal sud al nord.

La violenza dilaga a partire da chi lanciò il dibattito su di essa e si
disse non violento.

La parola alleanza, tornata alla ribalta dopo l'11 settembre, aveva
fatto
capire che eravamo tutti coinvolti nella guerra infinita,il patto
dell'unione doveva compiersi. La parola *amico* è stata rispolverata
con
le
ultime elezioni e oggi più che mai si esorcizza e si paventa il ritorno
del
*nemico*.

Il *compagno* con cui avevamo affinità di idee e reciproca stima è
diventato
l'amico con cui stringere alleanze fino ad un anno fa improponibili.

Chi non accetta questa disciplina e dichiara il suo radicale rifiuto
della
guerra e della violenza, si trova di fatto come me ad essere una
confinata e
dal momento che non conosco la *misura*, da oggi 25.2.2007 sono una
sovversiva da censurare, spazzatura-spam-trash.

Non c'è bisogno di svegliarsi con i carri armati per capire cosa sta
accadendo, si può continuare a sorseggiare il caffè e sentire la radio,
in
una qualsiasi domenica, magari oggi senza macchine al nord e ritenersi
liberi in un paese democratico, sperare che domani è un altro giorno
con
un
po' di fantasia.

Nella realtà c'è un nemico strisciante sempre presente anche nei giorni
festivi: il potere che neanche si cura di essersi chiamato "un altro
mondo è
possibile".

Doriana Goracci
25.2.2007