La testa di Vauro servita su un piatto d'argento ai Salomè dei giorni nostri *

L'Assostampa ligure lancia un allarme per la libertà di critica."'Senza parole'. E nessun tratto di penna, nessun disegno. Potrebbe essere questa l’ultima vignetta sul caso Annozero per ora concluso (?) con la sospensione di Vauro Senesi" ha dichiarato Marcello Zinola, segretario dell'Associazione Ligure Giornalisti, spiegando "Senza parole per la paura del dissenso e della critica anche la più irriverente, tragicamente confermata da quanto emerge da giorni, su tutti i media, sulle responsabilità di molti crolli e tragedie dei paesi terremotati. Senza parole, ma si spera per la categoria del mondo dell’informazione, con la voglia di ricordarsi del 'vecchio' ma sempre attuale appello dell’allora presidente della Repubblica Azeglio Ciampi: 'schiena diritta'".

Secondo Zinola, "Il provvedimento di sospensione di Vauro, lo spettacolo avvilente della rissa verbale nel mondo politico, ai vertici della Rai confermano i rischi per un servizio pubblico come la Rai che i politici vogliono libero a parole e sottomesso (nessuno si è distinto in modo diverso nel corso delle diverse gestioni) nei fatti. La forza del diritto-dovere a fare informazione e critica, di una società e di uno stato degni di questo nome si rivelano in situazioni come queste. Possiamo anche 'condannare' e non condividere Vauro per quanto ha espresso ad Annozero. Ma non cacciare, lui o altri che prossimamente su ogni fronte e idea, potranno risultare indigesti. Senza parole, appunto. Perché non è più la stampa, bellezza".

Fonte della notizia: Tara Fernandez www.osservatoriosullalegalita.org

*(il titolo è del webmaster di questo portale dei diritti)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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