DA EPOLIS ROMA 11 LUGLIO 2008

Il blitz. Assistenti dei servizi all'infanzia e all'adolescenza contro il blocco dei fondi statali della legge 285

Operatori sociali senza stipendio la protesta nella Fontana di Trevi

k Blitz di un centinaio di operatori dei servizi sociali per l'infanzia e l'adolescenza ieri mattina a Fontana di Trevi, con tanto di bagno di una quindicina di manifestanti, contro il blocco del trasferimento di fondi previsti dalla legge nazionale 285 da parte del Comune.

Un migliaio gli operatori sociali della Capitale rimasti senza stipendio da almeno tre mesi, molti dei quali dal mese di novembre  del 2007, per il mancato trasferimento dei fondi statali  al Campidoglio. L'assessore comunale alle Politiche sociali Sveva Belviso ha chiamato in causa il blocco dei fondi da parte della Banca d'Italia, annunciando per lunedì prossimo «una riunione in assessorato con i lavoratori delle cooperative, per analizzare i motivi che ritardano i pagamenti 􀁸 si legge in una nota 􀁸 ma fin d'ora posso dire che i pagamenti del 2008 saranno effettuati». Solidarietà nei confronti della protesta da parte di Maria Gemma Azuni, consigliera comunale del gruppo misto, che ha rivolto un appello al sindaco Alemanno per accelerare lo sblocco dei fondi e

offerto pieno sostegno agli operatori dei centri sociali da mesi senza stipendio. Solidarietà alla protesta anche da parte del consigliere comunale Andrea Alzetta 􀂻Sa􀂼: «I fondi per la sicurezza però li trovano» e del consigliere provinciale Gianluca Peciola Sa. PREOCCUPANTE L'ANALISI di Daniele Ozzimo, consigliere comunale del Pd, vice presidente della commissione Politiche sociali : «Il problema dei mancati trasferimenti dei fondi statali per l'infanzia e l'adolescenza non è l'unico che grava sull'associazionismo della Capitale  dice  Ozzimo  al di là dei milioni di euro della legge 285/97 che mancano all'appello, con molte associazioni che non prendono soldi da ottobre 200􀃙, c'è il problema più ampio del mancato sblocco dei fondi comunali per l'assistenza sociale.

Il sindaco Alemanno e l'assessore Belviso hanno annunciato lo sblocco dei fondi sociali del Comune, ma si tratta di soldi che coprono fatture emesse dopo il 28 aprile, che coprono i servizi di maggio e giugno. Poca roba rispetto a servizi già erogati da gestori e associazioni da gennaio a marzo e certificati dai municipi, pagamenti ancora congelati dal Comune. Chiediamo ad Alemanno e Belviso di sbloccare almeno parte dei fondi per i servizi erogati da gestori, associazioni e cooperative certificati di gennaio-febbraio e marzo􀁣 a giorni le coop devono pagare le tasse e si stanno indebitando con le banche per ottenere il Durc 􀂻Documento unico di regolarità contributiva». DOMENICO CIARDULLI.  presidente dei comitati Roma Nord􀁣 «Non si capisce perché le fatture già emesse vengano pagate a macchia di leopardo - dice Ciardulli - Il lavoro sociale non è volontariato, va pagato». Secondo quanto si apprende, difficoltà economiche alla cooperativa sociale Obiettivo 2000 VI Municipio􀂼. ■

Belviso: sono già intervenuta presso i ministeri competenti

La replica

■ ■ 􀂉Condividendo le preoccupazionidegli operatori sociali che prestano servizio a Roma nell'ambito della legge 285􀃛97 e che hanno manifestato a Fontana di Trevi per la mancata erogazione dei pagamenti, mi sono immediatamente attivata per trovare una soluzione concreta a questo problema, per quanto di nostra competenza, adoperandomi presso gli uffici e i Ministeri preposti affinché il trasferimento dei fondi avvenga il più presto possibile􀂊. Lo ha detto l’assessore alle Politiche sociali del Comune Sveva Belviso

 

 

 

 

 

 

 

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