Genova, clochard trovato morto
"Gli hanno buttato via le coperte"
La denuncia dei compagni di strada: «Ci hanno portato via
i teli»
GENOVA
Il cadavere di un barbone, morto probabilmente di freddo durante la notte, è
stato ritrovato stamani sotto il grande portico all’ingresso del teatro
Carlo Felice, nel cuore di Genova. L’uomo, di circa 40 anni, era privo di
documenti. Sul posto sono intervenuti, oltre ai soccorritori del 118, vigili
urbani, carabinieri ed il medico legale Aurelio Strizzoli, che dovrà
accertare età e causa del decesso. L’allarme al 118 è stato dato alle 10 da
un altro senza tetto che dormiva sotto il portico del teatro assieme alla
vittima. Quando ha provato a scuotere il compagno per svegliarlo, si è reso
conto che era morto.
La polizia municipale, che ha il compito di pattugliare le zone frequentate
dai barboni quando le temperature sono particolarmente rigide, ha spiegato
di non aver notato l’uomo nella ronda notturna di ieri. I compagni di strada
chiamavano Babu la vittima. Dicono che era straniero, forse dello Srilanka e
aveva circa 42 anni. Raccontano che aveva abbandonato una comunità di un
prete genovese e viveva per strada dall’estate scorsa. «Ci corichiamo dietro
la colonna uno addosso all’altro per ripararci dal freddo - dice Felipe - i
carabinieri chiamati da quelli del Carlo Felice ci hanno preso le coperte
per farci andare via».
All’ingresso del grande portico del teatro Carlo Felice si è radunata una
folla di curiosi. Qualche momento di tensione quando i senza tetto hanno
visto i cronisti. Hanno lanciato Insulti e qualcuno ha tentato di aggredire
fotografi e cameramen. Poi la salma dell’uomo è stata caricata sul furgone
della polizia mortuaria e il gruppo di poveri emarginati ha applaudito
commosso.