SALA
OPERATIVA SOCIALE DEL COMUNE DI ROMA: ECCO COSA SI NASCONDE DIETRO I DATI
UFFICIALI.
LA TESTIMONIANZA DI GIAMPIETRO: PER 3 ANNI HA LAVORATO NELL'UNITA' MOBILE DELLA SALA OPERATIVA
COME FUNZIONA LA S.O.S.? ► (BREVE DESCRIZIONE)
Non è difficile parlare dell'inutilità di un
servizio come quello della Sala Operativa Sociale per chi come me ci ha lavorato
dentro. E' chiaro che se
uno ci lavora ancora si asterrà dal farlo, in fondo avere uno stipendio senza
sudarci troppo sopra al giorno d'oggi è cosa piuttosto più rara.
Il Comune di Roma si vanta di aver assistito tramite la Sala Operativa Sociale
un numero di persone nell'ordine di diverse migliaia (vedi la pagina
del sito internet del Comune), ciò non è vero per diversi ordini di ragioni.
Prendiamo come caso esplicativo la categoria degli homeless, chiamati dalla SOS
'senza fissa dimora'. Essi non chiedono assistenza, vivono in strada restando
nell'anonimato, quando si imbattono negli operatori della SOS chiamati da
qualcuno, avvertono un senso di fastidio, di intromissione, spesso non parlano,
soltanto qualcuno accetta capi di vestiario o un posto letto sui tendoni della
Protezione civile montati nel periodo invernale. Mi sembra quindi inesatta
l'affermazione che il Comune di Roma ha prestato assistenza a circa 14.000
'senza fissa dimora' fino al 2005. Se non richiesta e non riconosciuta di
assistenza non si dovrebbe proprio parlare.
Una seconda ragione di falsità dei dati origina dal fatto che alcuni homeless,
in quanto preferiscono stazionare (con il loro corredo di
sporcizia) su spazi privati o nei pressi di attività commerciali, disturbano la
quiete del luogo. In questi casi la SOS è chiamata ad intervenire quasi
quotidianamente, anche se a vuoto, sulla stessa persona e magari in un mese si
possono collezionare 20 interventi ma non sono 20 persone come risulterà poi nei
conteggi del Comune.
Altro elemento equivoco è dato dai casi in cui nell'intervento si consegnano 10
coperte ad altrettanti homeless che vivono insieme.
Il Comune di Roma dirà di aver
effettuato interventi di assistenza per 10 persone senza precisare ulteriormente
e ciò lascia pensare all'esterno che sono stati fatti 10 interventi in momenti
diversi ma di fatto è soprattutto in questo modo che si realizzano i grandi
numeri della propaganda del servizio.
Per quanto riguarda l'aspetto del recupero sociale posso testimoniare che nei
miei tre anni e due mesi di lavoro nell'Unità Mobile della Sala
Operativa Sociale non mi è mai capitato di vedere né di sentir dire da colleghi
di una persona (dico una!) che abbia intrapreso un cambiamento
nella sua vita dopo l'intervento della Sala Operativa Sociale.
Se fosse esistita una verifica in tal senso la Sala Operativa avrebbe già chiuso
i battenti o sarebbe stata riformulata in modi radicalmente diversi.
Giampietro Petroselli