SU LUNGHEZZA DEI PROCESSI, GIUSTIZIA, TELECOMUNICAZIONI, SICUREZZA DEL LAVORO, DISCRIMINAZIONI......
IL NOSTRO PAESE HA SUBITO CONDANNE, AMMONIZIONI DA PARTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA, DELLA CORTE DI GIUSTIZIA DELLA CEE E DALLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL'UOMO.
SINTETIZZIAMO QUALCHE CASO:
LEGGE GASPARRI BOCCIATA DALL'AVVOCATO GENERALE DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA
1)
Il 12 settembre 2007 l’Avvocato generale della Corte di Giustizia europea ha bocciato la legge Gasparri e riconosciuto i diritti di Europa 7. E’ l’ultima di una serie di sentenze. La Corte costituzionale e il Consiglio di Stato si sono da tempo pronunciati contro Rete 4 che occupa abusivamente da anni le frequenze assegnate a Europa 7. Francesco Di Stefano (Europa7): "Se il Governo Prodi nell’udienza presso la Corte di Giustizia avesse combattuto la Legge Gasparri “come era Suo dovere” invece di difenderla, oggi avrebbe potuto vantarsi di aver provvisoriamente sconfitto una “legge vergognosa” e parzialmente rispettato il patto con i Suoi elettori, invece di nascondersi insieme alla “GRANDE STAMPA” e alle “GRANDI RETI TELEVISIVE”.---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
fonte:http://www.legali.com/spip.php?article255
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ITALIA CONDANNATA PER AIUTI ILLEGITTIMI ALLE AZIENDE
2)
Erano incompatibili con il mercato comune gli aiuti dello Stato italiano in materia di occupazione: il 12 settembre il Tribunale europeo di primo grado (Tribunale europeo 12.9.2007) ha respinto tutti i ricorsi, confermando che le disposizioni urgenti in materia di occupazione (decreto-legge 23 del 14 febbraio 2003, convertita con le legge 81 del 17 aprile 2003) erano illegittime. La Commissione europea a suo tempo sostenne che il provvedimento determinava di fatto un vantaggio economico per gli acquirenti di imprese in difficoltà finanziarie, in amministrazione controllata, con almeno 1000 dipendenti e con un accordo con il ministero del Lavoro per il trasferimento dei lavoratori e anche per altri tipi di imprese.---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
VIOLAZIONE DEL DIRITTO ALL'EQUO PROCESSO
3)
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Terza Sezione. Strasburgo. Caso ZUNIC contro ITALIA. Sentenza del 21 dicembre 2006 Ricorso n° 14405/05. Violazione dell’articolo 6 (equo processo) della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, ..............omissis........PER QUESTI MOTIVI, LA CORTE, ALL’UNANIMITA'
1.
Dichiara il ricorso ricevibile ; 2. . Dichiara che c’è stata violazione dell'articolo 6 §§ 1 e 3 della Convenzione ; 3. . Dichiara che la constatazione della violazione della Convenzione costituisce in sé un’equa soddisfazione sufficiente per il danno morale...... omissis...VINCENT BERGER(Cancelliere) BOŠTJAN M. ZUPANČIČ (Presidente )
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REATO DI DIFFAMAZIONE: INGIUSTA IMMUNITA' PARLAMENTARE
4)
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Strasburgo) sentenza del 06 dicembre 2005, caso IELO c. Italia (ricorso no 23053/02). Violazione dell’articolo 6 §1 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, (diniego di accesso ad un tribunale) per la mancata autorizzazione a procedere contro un membro del Parlamento italiano in tema di diffamazione compiuta in assenza di un legame evidente con un'attività parlamentare. Danno morale euro 8.000, oltre le spese legali... ► VEDI SENTENZA COMPLETA IN PDF (tratta da http://www.dirittiuomo.it/Corte%20Europea/Italia/2005/espressione2005.pdf)-------------------------------------------------------------------
Ex lettori di lingua straniera: Italia condannata per la seconda volta
5) Nella Causa
C-119/04, avente per oggetto il ricorso per l’inadempimento ai sensi
dell’articolo 228 CE, proposto il 4 marzo 2006, la Corte di giustizia europea
(Grande Sezione) ,il 18 luglio scorso ha emesso...la
Sentenza con la quale l’Italia, per la seconda volta, viene condannata
per non avere riconosciuto i diritti acquisiti agli ex lettori di lingua
straniera, venendo agli obblighi ad essa incombenti in forza della disposizione
del Trattato CE che garantiscono la libera circolazione dei lavoratori.
Tuttavia, in considerazione del fatto che l’inadempimento non persiste più alla
data dell’esame dei fatti, la Corte di giustizia respinge la domanda della
Commissione europea di fissare una penalità. (fonte
http://www.amblav.it/news_dettaglio.aspx?IDNews=3288)
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Italia condannata su concessioni
scommesse ippiche,
Snai a picco
13/09/2007
6).... La Corte Europea di giustizia ha
deciso oggi con una sentenza che la Repubblica italiana, avendo rinnovato 329
concessioni per l'esercizio delle scommesse ippiche senza previa gara d'appalto,
è venuta meno agli obblighi del trattato CE sulla libertà di stabilimento e
libera prestazione di servizi e in particolare ha violato il principio generale
di trasparenza nonché l'obbligo di garantire un adeguato livello di pubblicità
delle gare. Il governo italiano ha deciso nel 1999 di aumentare il numero
di centri per le scommesse da 329 a 1.000, ma solo le nuove concessioni sono
state sottoposte ad asta pubblica, mentre quelle esistenti sono state rinnovate
per sei anni. La Commissione aveva iniziato nel 2001 il procedimento contro
l'Italia, in seguito a una denuncia presentata da un operatore privato.
La Corte ha in pratica sottolineato che, benché i contratti di concessione di
pubblici servizi, allo stadio attuale del diritto comunitario, siano esclusi
dalla sfera di applicazione della direttiva 92/50, ciò nondimeno le pubbliche
amministrazioni che li stipulano sono tenute a rispettare, in generale, le norme
fondamentali del trattato e in particolare il divieto di discriminazione in base
alla cittadinanza e il principio di parità di trattamento.
Ne deriva per l'autorità pubblica, un obbligo di trasparenza che le consente di
assicurarsi che siano rispettati questi principi. Non sappiamo al momento quante
di queste concessioni per l'esercizio delle scommesse ippiche siano di
Snai, ma dovrebbero essere una quota molto significativa (controllate
direttamente o come service provider). ...
Francesca Gerosa
FONTE: http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=200709131200371231&chkAgenzie=TMFI