LIBERATE ANCHE LORO
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Afganistan: La guerra, vista da Lashkar-gah

In tutte queste notti abbiamo sentito il rombo dei jet che passavano a bassa quota, senza sosta, e i decolli e gli atterraggi dei grandi
elicotteri Chinook dalla base britannica qui vicino. In un paio di giorni abbiamo ricevuto in ospedale una trentina di feriti, maschi e
femmine, di tutte le eta'. Molti di loro sono in gravissime condizioni; alcuni sono arrivati morti; altri non sono sopravvissuti nonostante le
cure immediate. E' morto anche un bambino di un anno e mezzo, colpito alla testa da una pallottola. Adika, 22 anni, ha perso il figlio che
portava in grembo da cinque mesi. La ragazza, ferita all'addome da una scheggia mentre era rintanata nella sua casa, e' stata subito portata
al Posto di primo soccorso di Grishk, l'unico presidio sanitario attualmente raggiungibile. Durante una tregua dei bombardamenti e'
stata trasferita all'ospedale di Lashkar-gah con la nostra ambulanza, ma per il bambino non c'e' stato niente da fare. I parenti dei feriti
arrivati al nostro ospedale dicono che nel solo villaggio di Babaji, pochi chilometri a nord di Lashkar-gah, sono morte 18 persone. Tante
altre sono morte negli villaggi dove si e' combattuto in questi giorni: Loi Manda, Yakh Chal, Upasciak, Zumbelay...

Luca, Lashkar-gah