►IL PACCHETTO VARATO DAL GOVERNO ►La banca dati del Dna
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fonte: www.osservatoriosullalegalita.org
Pacchetto
sicurezza : alcune contraddizioni e rischi per i diritti
di Rita Guma*
Il Consiglio dei ministri si appresta a discutere l'approvazione del cosiddetto 'pacchetto sicurezza', ma fra le righe dei quattro decreti in cui e' scorporato il provvedimento si annidano rischi per i diritti umani e contraddizioni palesi con la dichiarata volonta' di garantire la legalita'. Vediamo i punti a rischio.
BANCA DATI DNA
In primo luogo, il prelievo ed archiviazione del DNA e' previsto anche per la calunnia. Ma non doveva essere una banca dati per gravi delitti? E la calunnia e' un delitto grave? Omicidio, pedofilia, tortura, stupro, sequestro, strage, terrorismo, mafia, traffico di droga o di persone: per gli autori di questi delitti ci si aspetterebbe la catalogazione del DNA, non per gli autori di reati come la calunnia, nella cui valutazione ci puo' peraltro essere arbitrarieta' (basta un governo dirigista e ti trovi con mezza popolazione calunniatrice e quindi catalogata nella banca del DNA).
Peraltro, lo scopo del provvedimento non dovrebbe essere predisporre prove a fini di future indagini? Cosa c'entrano quindi i calunniatori? Sol perche' hanno calunniato qualcuno (e ovviamente per questo devono pagare) non diventano automaticamente potenziali terroristi, mafiosi o assassini. Diverso sarebbe per chi sia condannato per minacce e comportamenti lesivi e persecutorii.
Per il calunniatore, quindi, e' evidente che la misura assume la valenza di una punizione. Teniamo conto che si puo' essere indagati e condannati per calunnia anche quando si denuncia qualcuno per fatti veri ma che non si possono dimostrare. Quindi potenzialmente chiunque sia cosi' ingenuo da presentare denuncia senza adeguati e sicuri riscontri (ad es un altro testimone poi si tira indietro e non vi sono altre prove) potrebbe finire nella lista.
E poi cosa c'entra la calunnia con la sicurezza e ancor peggio con il terrorismo, visto che tale provvedimento fa parte di un decreto di adesione al trattato di Prum per la lotta al terrorismo!?! Usiamo anche qui come negli Stati Uniti la lotta al terrorismo per tenere sotto minaccia chi denuncia fatti riguardanti i potenti? Ed e' buffo che difenda questo provvedimento anche chi ha gridato 'al lupo' sul decreto dell'editoria in Internet...
Inoltre, si esclude ingiustificatamente il prelievo del DNA per i delitti contro la pubblica amministrazione, che possono avere per tanti conseguenze ben piu' gravi e generalizzate della calunnia. Ed e' curioso che difenda questo decreto chi si e' opposto all'indulto per i reati contro la pubblica amministrazione... Comunque, ripeto, a mio avviso il prelievo andrebbe fatto solo per omicidio, pedofilia, tortura, stupro, sequestro, strage, terrorismo, mafia, traffico di droga o di persone et similia.
In via generale, poi, e' ad alto rischio la conservazione del campione biologico, infatti controindicata preventivamente dallo stesso Garante della Privacy. Dopo che dal campione e' stato estratto il profilo alfanumerico, per il quale e' prevista la conservazione per quarant'anni, non si capisce perche' tenere il campione per decenni a disposizione in archivio. Sul campione si possono fare vari studi e trattamenti (anche la clonazione) che nulla hanno a che vedere con la giustizia e che mettono a repentaglio i diritti della persona.
Il fatto che sia il garante per la Privacy a supervisionare l'archivio, poi, non da' nessuna garanzia, visto che questo organismo e' di emanazione politica, quindi immaginiamo cosa potrebbe succedere con un governo dirigista.
A chi dice che la banca dati non spaventa chi non ha nulla da nascondere, rispondo
MISURE DI PREVENZIONE PERSONALI
Si prevede di applicare le misure di prevenzione personali "ai soggetti che, sulla base di elementi di fatto, risultano dediti alla commissione di reati che ledono o mettono concretamente in pericolo l’integrità fisica o sessuale, l’ambiente, la salute, l’ordine e la sicurezza pubblica, il patrimonio, nonché di reati contro la pubblica amministrazione ovvero di taluno dei reati di cui all’articolo 51, commi 3-bis e 3-quater, del c.p.p. (mafia, schiavitù, sequestro, terrorismo)".
Se possiamo concordare sulle ultime quattro fattispecie, notiamo che anche buttare immondizia in mezzo alla strada mette concretamente in pericolo ambiente e salute, mentre un lavavetri mette in pericolo ordine e sicurezza, secondo alcuni. Vogliamo applicare anche a queste persone le misure previste per terroristi e mafiosi?
Per chi dice che i cittadini percepiscono insicurezza, ricordo che la percezione puo' essere generata in tanti modi, come avviene per odio, razzismo, preconcetti, etc etc e puo' essere 'curata' in altrettanti modi. Quello di assimilare a fini di legge il lavavetri o il mendicante al mafioso o al terrorista non e' un modo che rispetta i diritti umani, anche se puo' attrarre facili voti.
ASSUNZIONE DI TESTIMONI DI GIUSTIZIA NELLA PA
Si prevede il "Diritto dei testimoni di giustizia all’assunzione in una P.A. con chiamata diretta nominativa". I testimoni di giustizia sono preziosi, ma nessuno ha pensato che la chiamata diretta nominativa potrebbe generare uno scambio con politici e amministratori conniventi che il testimone di giustizia abbia lasciato fuori dalle sue rivelazioni? Per evitarlo, occorrerebbe prevedere un automatismo che renda casuale la scelta del testimone da chiamare. Occorrerebbe anche escludere alcune amministrazioni delicate dalla potenziale assunzione, per evitare che il pentimento sia insincero e che si allevi una serpe proprio nei luoghi piu' appetibili per la criminalita' organizzata...
* presidente dell'Osservatorio sulla legalita' e sui diritti onlus