GAZA: ECCO COME SI PUO' FERMARE LA GUERRA...
Il governo israeliano di Benjamin Netanyahu sembra essersi
infilato in un tunnel provocando il più grande spargimento di sangue tra i suoi
soldati e tra i civili palestinesi. Le posizione integraliste del leader
israliano si sposano bene con il fondamentalismo di Khaled Meshaal, leader di
Hamas, le cui posizioni oltranziste ricevono vigore proprio dalla macelleria
stragista contro la popolazione civile di Gaza.
Israele forse non capisce o non vuole capire una cosa: sta avendo lo
stesso approccio sul conflitto che ebbero nella seconda guerra mondiale le
truppe tedesche occupanti. Anzi, sta facendo di peggio.
Infatti mentre i tedeschi applicavano l'"occhio per
occhio" decuplicato: ogni soldato tedesco ucciso, 10 civili innocenti fucilati,
nel caso di Gaza, ad ogni razzo lanciato da Hamas e neutralizzato
dall'efficiente scudo tecnologico israeliano, Netanyahu fa seguire una
rappresaglia aerea che produce numeri impressionanti di civili palestinesi
uccisi.
E' vero che, dal canto suo, Hamas sembra aver scelto, ignorando la volontà del
popolo palestinese, la strategia politico militare di sparare razzi
intercettabili per provocare il martirio obbligatorio di ogni abitante di Gaza,
compresi donne, anziani e bambini.
Ma ci troviamo comunque davanti ad un'immensa sproporzione di mezzi, di
reazione, di distruzione e di massacri che rischia di fornire al mondo e alla
popolazione palestinese nuove ragioni per detestare e odiare Israele per questo
eccesso di difesa e solidarizzare con Hamas.
Un elemento che finirà probabilmente per alimentare la
prosecuzione sine die del conflitto e la probabile riorganizzazione del
terrorismo in diversi angoli del mondo contro innocenti cittadini di origine
ebraica.
Ma la guerra si può fermare? Si! Si potrebbe fermare se Netanyahu
decidesse di adottare in maniera unilaterale la tregua richiesta dall'ONU,
ovviamente azionando soltanto lo scudo Iron dome e non rispondendo ad
un'eventuale violazione da parte di Hamas.
Se Netanyahu assumesse questa posizione coraggiosa e saggia, farebbe calare il
consenso o il giustificazionismo intorno ai 2 leader di Hamas, Khaled Meshaal e
Ismail Haniyeh. E forse si innescherebbe veramente una spirale positiva di
sospensione bellica e di attivazione di canali di mediazione.
Ma c'è la volonta di fermare la guerra? C'è la volontà di tenere a bada la
propria forza muscolare assoggettandola ad una visione più ampia che guardi ad
un futuro di pace del proprio paese?
Speriamo di si perchè la morte di tanti giovani soldati e di migliaia di civili
dovrebbe far capire che la folle filosofia dell'"occhio per occhio", alla fine,
finirà per accecare tutti.
Domenico Ciardulli