MUNICIPIO XIX , AD UN ANNO DALLE ELEZIONI

DIECI DOMANDE AL PRESIDENTE MILIONI

Sembra che siano tornate di moda le domande aperte e pubbliche al potente di turno, a chi, cioè, ha responsabilità politiche di governo della cosa pubblica.  Vorremmo utilizzare questa formula, non per parlare di gossip, ma per riportare alla centralità le questioni locali di uno dei 19 municipi. Dalla nostra umile e piccola postazione,  le rivolgiamo al Presidente del Municipio XIX Alfredo Milioni.

Ma ne facciamo una alla volta (piano piano e poco poco, direbbe Crozza), progressive nel tempo, aspettando pazienti un cenno di risposta, se mai dovessero giungere le domande a destinazione e se mai scattasse un feedback di ritorno.

10) DECIMA DOMANDA

Preambolo: Parliamo di 2 opere pubbliche nel municipio XIX: Un'opera pubblica sita sulla via Casal del Marmo all'altezza del civico 212 e un'altra opera pubblica in corso che riguarda la via Trionfale all'altezza dell'istituto Enrico Fermi. Sulla prima opera, degna di striscia la notizia, monumento degli sprechi e del degrado per responsabilità di giunte di centrodestra e di centrosinistra, abbiamo un filmato (clicchi qui)Riguardo la seconda opera, da diversi mesi ci sono cantieri aperti su Via Trionfale all’altezza dell’Istituto Fermi, di una scuola elementare del servizio veterinario della Asl, di una farmacia e di numerosi esercizi commerciali. Il disagio ai cittadini si prolunga da mesi con ripercussioni sulla viabilità e sul diritto alla mobilità. Del problema se ne è occupato anche il Corriere della Sera del 29 maggio scorso con una lettera in cronaca di Roma:
 

DOMANDA: Presidente Milioni, dove sono finiti i soldi stanziati con una delibera del Campidoglio nel 2004 per l'ultimazione della scuola materna di via Casal del marmo che Le ho mostrato nel video? Come mai i lavori di completamento e consegna della struttura scolastica, pur annunciati sui quotidiani per la fine del 2005, non si sono poi più fatti?

E riguardo ai lavori stradali su via Trionfale, strada nodale per il traffico cittadino, vengono monitorati dagli organi tecnici della XIX Municipalità? I tempi di esecuzione vengono rispettati? Le rotture di strati di marciapiede appena posto in opera vengono valutate economicamente?

 

9) NONA DOMANDA

Preambolo: nei giorni scorsi l'Ires (istituto di ricerca e studi sociali) e Save The Children ( associazione umanitaria) hanno presentato in Campidoglio un rapporto sullo sfruttamento del lavoro minorile nei tre municipi più critici di Roma. Uno di questi municipi più critici, purtroppo, è il nostro (XIX). Esistono famiglie, non solo straniere, che fanno lavorare bambini dagli 8 ai 15 anni in lavori leciti e meno leciti, in lavori pesanti e rischiosi. Le percentuali di dispersione scolastica risultano preoccupanti. Il disagio economico e l'emarginazione di molte famiglie che vivono nei campi rom, o nelle case popolari o in quartieri più periferici e degradati attentano ai diritti elementari dei bambini pur se protetti da convenzioni nazionali e internazionali.

Domanda al Presidente Milioni: in questo anno di governo della sua Giunta quali iniziative sono state messe in atto per diminuire la dispersione scolastica? Quali incentivi sono stati dati alle famiglie disagiate per sottrarre i minori allo sfruttamento del lavoro minorile e agli abusi sessuali e per garantire una continuità scolastica?Quali aiuti sono stati dati alle persone senza reddito e quanto è stato utile, ad esempio, esternalizzare un servizio delicato, che dovrebbe essere pubblico, affidando ad una cooperativa uno sportello per il collocamento e ricollocamento lavorativo? In questo suo anno di governo del municipio XIX, quante persone e che tipologia di persone il servizio di cui sopra ha aiutato a trovare lavoro e con quali tempi e modi? Quali finanziamenti il municipio XIX eroga annualmente a detta cooperativa? La Giunta intende riappaltare il servizio alla scadenza della convenzione?

Ci dica infine, Presidente Milioni, se vi siano stati motivi tecnico-legali che hanno impedito al Municipio XIX di costituirsi parte civile nel processo contro l'ex parrocco della "Natività di Maria Santissima" di Selva Candida, accusato di atti sessuali con minori e prostituzione minorile ( la parrocchia mi sembra si trovi nel nostro Municipio ?). E qualora non sussistano motivi tecnico-legali ci dica, altrimenti, se vi siano stati motivi di altra natura, visto che sui processi precedenti (per la salmonella alla scuola Besso e per le leucemie intorno a Radio Vaticana) c'è stato il silenzio più totale del Municipio XIX e del suo arco costituzionale.

 

 

8) OTTAVA DOMANDA

Preambolo: Nei primi giorni del mese di aprile scorso la giunta del Municipio XIX ha assegnato lo spazio attrezzato polivalente di largo Codogno (palmarola) ad un associazione di cittadini di recente formalizzata e registrata. Un centro caratterizzato dalla pericolosa presenza di amianto della vecchia tettoia in eternit della vicina casa cantoniera. Sembra che il giovane consigliere municipale del PD, facente parte del gruppo originario organizzatore del centro polivalente, sia dovuto restare fuori dall'associazione per evitare, forse, conflitti di interesse politico-culturale. In teoria, tutti i cittadini possono chiedere di usufruire degli spazi chiusi e aperti del centro polivalente, essendo spazi pubblici. Ma, interpellato in merito, l'attuale presidente del centro polivalente avrebbe risposto che nel centro non è consentito svolgere riunioni su argomenti politici. Interpellato su quali fossero gli argomenti politici, il leader avrebbe risposto che qualsiasi cosa riconducibile alla politica: esempio, piano regolatore, antenne, mobilità, rifiuti, verde pubblico ecc ecc. Per essere più chiaro, il leader avrebbe detto che si può chiedere lo spazio per organizzare feste, giochi e spettacoli ma non per organizzare dibattiti su temi di attualità.

DOMANDA: Mi chiedo e Le chiedo, sig. Presidente Milioni, invitandola a verificare quanto sopra per averne conferma, se sia possibile che  un comitato, un'associazione, un gruppo di cittadini non possa riunirsi in uno spazio pubblico attrezzato per discutere dei problemi del quartiere e del territorio?  Qualora tale situazione corrisponda a verità, ci dica se sia stato il Municipio XIX a pretendere, in cambio dell'assegnazione dello spazio verde, il divieto assoluto di organizzare dibattiti su temi che non siano strettamente legati al sollazzamento, al divertimento e alle grigliate. Per quale motivo quei giovani o quei pochi cittadini che concepiscono la cittadinanza come cittadinanza attiva debbano essere "scoraggiati" e costretti a chiedere ospitalità alle parrocchie per poter organizzare dibattiti? O Lei, presidente Milioni, pensa che "partecipare" per i cittadini debba significare solamente venire ai consigli municipali aperti con l'etichetta "partecipare, ascoltare, governare"? Viceversa, nel caso sia vera la circostanza descritta ma non sia stato il Municipio XIX a dettare questo divieto, perché non si richiede all'associazione che gestisce il centro l'affissione di un regolamento, ben esposto e ben visibile, che incoraggi i cittadini all'utilizzo degli spazi per organizzare dibattiti e iniziative tematiche, specificando la completa gratuità e il divieto di forme di sottoscrizione monetaria, diretta o indiretta.

APPENDICE DI DOMANDA : Riguardo l'amianto presente nelle adiacenze del centro polivalente di Palmarola, alla luce di ciò che sta succedendo  nel II° Municipio, dove una perizia del tribunale di Roma ha accertato l'alto rischio di cancro per i bambini della scuola Villa Flaminia, adiacente ai capannoni di amianto delle ex caserme militari di via Guido Reni, non pensa, sig. Presidente Milioni, di dover interpellare urgentemente il servizio di Igiene e Sanità pubblica dell'Asl RME per decidere l'opportunità di un'ordinanza di chiusura al pubblico del centro polivalente fino alla rimozione e smaltimento di tutte le lastre di eternit ??

 

7) SETTIMA DOMANDA

Preambolo: il XX° e il XIX° municipio hanno avuto, e forse hanno ancora, un problema comune rappresentato dall'inquinamento elettromagnetico proveniente dai megaimpianti dell'emittente Radio Vaticana, dal sito della Marina Militare di via della Storta, dai sistemi di telecomunicazione (antenne per la telefonìa mobile) e trasmissione energia elettrica (elettrodotti). Negli anni scorsi, il XX° municipio, con l'ausilio dei fondi (21.352,50 +Iva) della Regione e della Provincia, previsti dal "Quadro cittadino di Sostegno" del XV dipartimento del Comune di Roma, ha richiesto all'Unità tecnica del municipio l'avvio di un'indagine conoscitiva sulle fonti elettromagnetiche del proprio territorio necessaria per la redazione del Piano per il Riassetto Analitico delle Emissioni Elettromagnetiche nel territorio del XX municipio. In questa analisi è emerso il superamento dei limiti di legge di 6 V/m nelle zone abitate di Olgiata e Cesano. Sono emerse, inoltre, le varie forme di mascheramento delle antenne dei gestori di telefonìa mobile attraverso camini o alberi finti.

DOMANDA: Come mai il Municipio XIX che risente dell'inquinamento di radio Vaticana nella zona di Tragliata e Tragliatella, che risente di installazioni diffuse e, spesso selvagge, di impianti radio base per la telefonìa mobile, che ha visto i cittadini di Palmarola, Boccea, Primavalle, Monte Mario e Ottavia ecc.  subire davanti alle loro case la proliferazione di nuove antenne, senza nessuna rassicurazione e/o garanzia di salvaguardia della salute, non si è dotato di un proprio piano di riassetto analitico così come ha fatto il Municipio XX ?  Cosa aspetta il municipio XIX, noto per essere stato tra i primi in passato ad aver istituito una consulta tematica sull'elettrosmog, pur rivelatasi inutile e inefficace, a prendere l'iniziativa per mappare le numerosissime sorgenti di inquinamento e tutti gli eventuali abusi progettuali realizzati sui lastrici solari ? Cosa aspetta il Municipio XIX a dare una capillare informazione sulla presenza di antenne normali e "travestite", sugli esiti di misurazioni nelle zone abitate e sugli effetti derivanti dall'uso continuato dei telefonini soprattutto da parte dei bambini? Come mai il Municipio XIX, pur comprendendo parte della zona di Santa Maria di Galeria, non manifesta il minimo interesse al processo contro Radio Vaticana la cui udienza è prevista per il 15 giugno 2009 ?

6) SESTA DOMANDA

Preambolo: La legge regionale n. 26, del 2 Settembre 2003, all'art. 1 così recita: La Regione e gli enti locali, anche in collaborazione con le associazioni ambientaliste riconosciute ai sensi dell’articolo 13 della l. 349/1986, promuovono e incentivano nei complessi scolastici, anche confinalità educative, sistemi di raccolta differenziata delle frazioni umide, compreso il compostaggio, e delle frazioni secche..... La Regione, gli enti locali, gli enti dipendenti dalla Regione e dagli enti locali, le società a prevalente capitale pubblico, anche di gestione di servizi, organizzano, nei locali adibiti a mensa e nei punti di ristoro interni, la raccolta differenziata delle frazioni organiche derivanti dalla preparazione e somministrazione degli alimenti, nonché degli imballaggi primari in plastica, vetro e alluminio.... 

Ampie zone dei quartieri del nostro municipio non sono ancora attrezzati di cassonetti per la differenziata. La spazzatura viene gettata nei cassonetti a qualsiasi ora, invece che nelle ore serali, e gli orari dei mezzi dell'AMA di svuotamento dei cassonetti e di pulizia stradale si intersecano spesso con le ore di maggiore traffico.

DOMANDA: Presidente Milioni, a che punto siamo con la raccolta differenziata? Chi se ne sta occupando della sua Giunta? Non sarebbe il caso di attenersi a tutte le prescrizioni delle leggi regionali in materia? Non sarebbe il caso di emanare anzitutto un'ordinanza che, per motivi igienico-sanitari, vieti ai cittadini di buttare la spazzatura nei cassonetti a qualsiasi ora del giorno e imponga un orario serale adibito a questo a partire dalle ore 18? Non sarebbe il caso di verificare e seguire il contratto di servizio con l'AMA nella parte che riguarda gli orari di raccolta e la puntuale differenziazione dei rifiuti?

Non sarebbe il caso di organizzare da subito una campagna capillare (anche servendosi del contributo di sponsor privati) nelle scuole, nei centri anziani, nei luoghi pubblici ecc del Municipio XIX che dia un'accelerata vera sulla sensibilizzazione dei cittadini nella raccolta differenziata dei rifiuti?

 

5)  QUINTA DOMANDA

Preambolo:  nel novembre 1998 181 bambini delle scuole materne ed elementari "L.L. Besso" e "Bertolotti" del quartiere Ottavia furono coinvolti in una grave intossicazione di salmonella. Alcuni, compresa un'insegnante, finirono in ospedale. Nè il Municipio XIX nè il Comune di Roma ritennero opportuno affiancare le famiglie nel processo contro la cooperativa di ristorazione "La Cascina".  Ma nei dieci anni successivi le circa venticinque famiglie che si sono costituite in tribunale nel processo per lesioni colpose hanno avuto tre sentenze di conferma della colpevolezza della cooperativa. L'ultima sentenza è della Corte di Cassazione del 28 aprile 2009.

Domanda: Adesso che il diritto ha sancito la colpevolezza della cooperativa La Cascina nei confronti di tanti bambini utenti di due scuole del Municipio XIX e delle loro famiglie, cosa intende fare il presidente Milioni nei confronti delle convenzioni ancora in atto tra il Municipio e  detta cooperativa? Come intende il Municipio XIX andare incontro alle famiglie che hanno dovuto affrontare di continuo spese legali per fa prevalere un supremo principio di giustizia a favore della comunità, supplendo così allo strabiliante menefreghismo dei politici locali?

 

4)   QUARTA DOMANDA

Preambolo: La sera del 4 giugno 2009 alle ore 20 presso il ristorante "I Meloncini" di Tor Di Quinto si è tenuta una sontuosa cena elettorale con Luciano Ciocchetti e Roberto Carlino (UdC di Casini). Cena alla quale alcune cooperative sociali aderenti ad un consorzio di Monte Mario hanno invitato i propri operatori. Sono cooperative che hanno in affidamento appalti e servizi del Municipio XIX. In queste cooperative che hanno disponibilità immobiliari rilevanti come ampie sedi multiple, e i cui presidenti dispongono a livello personale di automobili di alto livello (tipo bmw o mercedes) gli assistenti domiciliari vengono pagati 7,23 nette l'ora, con contratto a progetto, e non hanno preso ancora tutto lo stipendio di marzo. E' ovvio che tale costume delle cene elettorali e degli inviti investe tutte le aree partitiche (Anche allo Sheraton Four Points alla stessa ora c'era una cena area PdL con l'assessore alle politiche sociali del comune. Durante la campagna elettorale del 2008 nel ristorante Excel di via degli Scolopi una consigliera PD, con delega ai servizi sociali, ha invitato tanti "clienti" anche se poi è stata trombata alle comunali.)

La domanda al presidente Milioni è la seguente: non si sente corresponsabile di questo andazzo in cui le cooperative sociali o personaggi con incarichi pubblici diventano uffici di promozione elettorale di qualcuno? Non vede anche lei una contraddizione in cooperative finanziate con danaro pubblico che sposano contemporaneamente la mission sociale di sostegno ai cittadini svantaggiati e la mission elettorale di sostegno alla casta dei privilegiati? Perchè non si fa un giro per le cooperative e non ascolta gli assistenti domiciliari e scolastici, gli educatori sismif e gli assistenti sociali? Perchè non controlla gli aggiornamenti delle certificazioni antimafia, il divario tra la somma oraria erogata dal Municipio alla cooperativa e la somma lorda percepita da un assistente domiciliare o scolastico a progetto? Perchè non controlla i versamenti contributivi e il rispetto della legge sulla sicurezza? Perché non porta avanti presso gli enti competenti la proposta più economica di internalizzare i servizi attraverso le municipalizzate, restituendo così dignità e qualità al lavoro sociale?

 

3) TERZA DOMANDA

Preambolo: Questa terza domanda verte sulle cooperative sociali. Sappiamo che in alcune sedi, quando si tengono elezioni locali ci si riunisce, magari con il buffet, ci si orienta con santini e nascono belle amicizie tra consiglieri eletti e presidenti di cooperative, quando addirittura non vi siano già casuali parentele. Durante una trasmissione di qualche anno fa in una radio privata locale, il genitore di un utente disabile disse di aver visto un presidente di cooperativa iniziare a lavorare con le scarpe rotte e, dopo qualche anno, lo ha visto indossare rolex e girare col mercedes. E sappiamo che nella città di Roma non sono leggende l'acquisto di barche a vela, l'uso di case private come sede legale e le strette parentele tra presidenti di una cooperativa e consiglieri di amministrazione di altre cooperative, come in una vera e propria ragnatela genealogica...

Ma veniamo alla domanda:

Caro Presidente Milioni, chi controlla che nei servizi di assistenza alla persona affidati tramite appalto-convenzione i requisiti per l'accreditamento delle cooperative sociali vengano rispettati ? Facciamo un esempio: un educatore/trice per un'ora di lavoro domiciliare con i minori nella cooperativa X prende circa euro 7,50 nette, mentre nella cooperativa Y prende euro 10,00 nette, entrambi con contratto di lavoro a progetto. Nonostante i contratti collettivi e le tabelle ministeriali, il costo orario lordo di un educatore per le cooperative si aggira quindi su cifre ballerine che non superano i 12-13  euro mentre il municipio XIX versa alla cooperativa una cifra oraria che, immagino, si aggiri intorno ai 18 euro (mi corregga pure se ci sono errori in difetto o in eccesso). Questi conteggi, queste anomale differenze sono ancora più evidenti se parliamo di assistenti domiciliari o di AEC nei centri diurni e nelle scuole. Allora l'interrogativo è: quali controlli e su quali cooperative il Municipio XIX ha effettuato verifiche per tutelare la dignità degli operatori impiegati ed evitare l'eventuale illegittimo arricchimento delle coop appaltatrici con l'utilizzo improprio ed esteso di contratti a progetto? Perchè non mette a disposizione i dati di questi controlli se li ha? Perchè non sollecità i controlli paralleli da parte dell'Inps sui versamenti contributivi e da parte della Asl RME sul rispetto delle norme sulla sicurezza? Sappiamo, caro presidente Milioni, che la qualità del servizio pubblico erogato e la salute di utenti e operatori di saish, sismif, sad dovrebbe essere uno degli obiettivi prioritari dell'amministrazione e questa qualità non può non risentire dei rapporti di lavoro e dell'attività di verifica costante da parte degli uffici municipali preposti.

2) SECONDA DOMANDA

Preambolo: Restando in fiduciosa attesa della risposta alla prima domanda, ci siamo prodigati a formularne una seconda che verte ancora sul welfare. E' ovvio che l'esigenza di rivolgere tali domande nasce da un deserto decennale di etica politica nel nostro municipio. L'impressione personale è che mai nessun partito del municipio XIX si sia mai interessato più di tanto a chiedere conto e fare verifiche sul finanziamento dei progetti del piano di zona. Forse perchè sia quelli di destra che di sinistra, di governo o di opposizione, avevano ognuno la loro area o fetta di riferimento? Forse perchè esiste un codice non scritto per il quale non bisogna guardare nei panni degli altri se si vuole partecipare al banchetto ?  Ricordo una giovane consigliera un pò pienotta che nel 2002 entrata in politica da poco mi disse: "guarda Mimmo che "loro" (i politici del municipio 19 ndr) possono anche far passare una proposta ma deve provenire da persone che stanno politicamente da una parte o dall'altra. Se, invece, non stai con nessuna fazione per loro è una cosa insopportabile e ti vedono tutti con il fumo negli occhi". 

Ma torniamo a noi, ecco la seconda domanda:

Presidente, parliamo del Centro Famiglie "Giardino Blu" di Monte Mario. Immagino Lei sappia che i finanziamenti regionali al Municipio XIX per un Centro famiglie provengono da un progetto iniziale fatto dal sottoscritto nel 2002, ideato come attività a gestione pubblica da collocare in uno spazio di proprietà pubblica a Ottavia. Il progetto era sostenuto dalle maestre della scuola Besso ed è stato approvato dal Municipio XIX durante la Giunta Visconti. Il Municipio poi ha deciso diversamente e l'ha affidato a privati in un altro quartiere. Ci descriverebbe come, in questi anni, siano stati impiegati, e a favore di chi, i circa duecentomila euro annui? Ad esempio, ci dice chi ha gestito "La Bussola" e chi gestisce Il "Giardino Blu" e se siano state rispettate doverosamente le norme etiche e giuridiche per evitare che sull'aggiudicazione del servizio influissero eventuali legami parentali tra la presidenza dell'ente gestore e membri del vecchio e/o del nuovo consiglio municipale? Ci dice anche dove era la sede del centro famiglie "La Bussola", se era visibile e accessibile a tutti o funzionava solo su appuntamento, e quante famiglie e quanti giovani, in questi anni, hanno usufruito e si sono giovate del servizio erogato sia dal centro "La Bussola" sia dal centro "Giardino Blu" ?   ....Grazie e arrivederci alla prossima domanda

1) PRIMA DOMANDA

Presidente Milioni, In un anno di attività quali somme di danaro sono state stanziate complessivamente per il Centro di aggregazione giovanile di via del Fontanile Nuovo 36 - 36A- 38, a Ottavia, e con quali risultati?  Vi sono legami parentali tra la presidenza dell'ente gestore affidatario e la direzione di qualche altro ente pubblico che possano, in qualche modo, influire sull'obiettività e sulla costanza dell'attività di verifica dei risultati del progetto?

 

(DEVO DIRE CHE FA UN IMMENSO PIACERE SCOPRIRE DI AVER COPIATO QUESTA INIZIATIVA DA ► VIGNACLARABLOG , GRANDE TESTATA LOCALE CHE L'HA FATTA PRIMA DI ME AL PRESIDENTE DEL XX° MUNICIPIO)

 

 

 

 

 

 

 

 

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