Riportiamo a beneficio dei cittadini utenti di Trenitalia la seguente lettera pubblicata sul Corriere della Sera il 26 febbraio 2011

DA CESANO IN TRENO "AL BUIO"

Ho preso per la terza volta il treno che collega Cesano con Roma; lo dico perchè pensavo che le prime due volte fosse un caso, o un guasto provvisorio.

Il treno è nuovo, comodo e pulito, ma, per un passeggero occasionale, privo delle più elementari indicazioni. Fino alla stazione di Ottavia c'è un pannello luminoso che indica la fermata successiva, e un altoparlante che annuncia; San Filippo Neri viene annunciato da una voce gracchiante; Monte Mario viene annunciata in modo incomprensibile, e rimane sul monitor luminoso anche dopo la partenza del treno, generando l'aspettativa che sia la stazione successiva. Da qui in poi, più nessuna segnalazione né luminosa, né acustica, almeno fino a Valle Aurelia (io scendo lì). Il passeggero è abbandonato a se stesso. Occorre poi aggiungere che non c'è nessuna tabella indicante il percorso e le fermate, come avviene su tutte le ferrovie urbane del mondo. Posso capire che un pendolare conosca ormai le stazioni a memoria (potrebbe comunque distrarsi), ma chi lo prende saltuariamente, come me, è costretto a rimanere attaccato al finestrino in attesa della sua fermata, a rischio di perderla. La cosa particolarmente incomprensibile, dato che il sistema è perfettamente funzionante (gli annunci, fino ad Ottavia, sono completi), le vetture sono relativamente nuove; quindi è solo sciatteria e disprezzo per i clienti che spinge a non aggiornare il sistema di avviso, che peraltro funziona perfettamente nella metro A.

Fabrizio De Poli

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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