Dal Corriere della Sera 28 giugno 2006
COMUNE
Dubbi sugli appalti
Sono un pensionato di 79 anni che abita in una casa di riposo del Comune di Roma
ed ho letto la lettera di Domenico Ciardulli del 11 giugno scorso su ipotetici
scambi di favori negli appalti dei servizi.
Vorrei solidarizzare con Ciardulli e segnalare con l'occasione un altro
episodio: circa un anno fa, hanno portato nella casa di riposo nuovi armadi che
sono alti circa tre metri e nessuno di noi residenti sa spiegarsi come mai siano
stati scelti armadi così scomodi per le persone anziane. Da dove provengono? Non
c'è stato comunque nessun sondaggio e consultazione preventiva. Ma, ritornando
alla questione delle assunzioni sospette sollevata dal signor Ciardulli, a me
sembra che il direttore del V° Dipartimento scrivendo che «l'amministrazione si
è attenuta scrupolosamente alle correnti leggi», dia indirettamente per scontato
il rispetto scrupoloso delle «correnti leggi» sulle assunzioni e promozioni
anche da parte della cooperativa. Ora dico e mi chiedo: come fa lui ad esserne
sicuro? Quante volte ha fatto fare i dovuti controlli sul rispetto del
capitolato e degli operatori? Se l'anno scorso la Asl RmE ha fatto delle multe
qualcosa vorrà dire oppure no? È quantomeno insolita questa affrettata difesa di
un'azienda appaltatrice la quale, in teoria, dovrebbe avere una gestione del
personale separata e distinta da quella del Comune.
Omero Angeli
ANTEFATTO (RISPOSTA DI ALVARO)
ANTEFATTO (LETTERA SUGLI APPALTI)