03 maggio 2007 - CGIL
Nel disegno di legge “Scuola, imprese e società” da oggi all’esame della
commissione cultura della Camera dei Deputati le deleghe per riformare gli
organi collegiali e, di nuovo,le norme (da ripulire) su istruzione
tecnico-professiona le e poli.
Come molti ricorderanno all'indomani del Convegno del Consiglio dei Ministri a
Caserta, quello in cui Fioroni lanciò l'idea delle “fondazioni” e annunciò il
“ritorno” dell'istruzione professionale allo Stato, furono presentati due
provvedimenti : un decreto su istruzione tecnico-professiona le e
“fondazioni”, parte del decreto Bersani 2, da poco convertito in legge e un
disegno di legge che riguardava altri aspetti dell'istruzione
tecnico-professiona le, i poli tecnico-professiona li e una delega per la
riforma degli organi collegiali.
Quest'ultima, anche alla luce delle misure su detassazioni e “fondazioni”, si
presentava molto delicata. Nell'enunciato si faceva infatti esplicito
riferimento alla presenza di rappresentanti delle aziende e degli enti locali
nei consigli di istituto, oltre alle attuali canoniche componenti. Oggi la
cosa sembra essere ancora più delicata: gli articoli del disegno di legge
originario sono anche questa volta contenuti in un disegno di legge più ampio,
il ddl n. 2272 ter, dal titolo “Scuola, imprese e società” (sic!).
Una formulazione lessicale che non lascia dubbi sul fatto che questa parte
costituisca il pezzo forte del disegno di legge.
D'altro canto la parte relativa all'istruzione tecnico-professiona le e ai
poli ( compreso l'ulteriore rinvio dell'attuazione del secondo ciclo “secondo
Moratti” al 2009-2010) è già stata inserita nell'articolo13 del decreto
Bersani . E quindi è già legge, essendo già avvenuta la conversione.
Oggi quel che resta dopo questi “assorbimenti” inizia l'iter alla Camera dei
Deputati con i lavori della commissione Cultura. Formalmente sono di nuovo in
ballo tutti gli argomenti scritti alla lettera così come erano nel testo
originario del disegno di legge. Ciò è dovuto ad una questione tecnica e non
politica (il testo era già stato presentato con quella formula, prima che si
decidesse di “estrarne” alcuni argomenti per inserirli nel decreto Bersani 2),
ma, almeno in teoria, non si può escludere nulla dal momento che, stando alla
lettera, sono nuovamente in ballo argomenti come l'unificazione tra istituti
tecnici e istituti professionali o la riduzione degli orari frontali e degli
indirizzi.
Su questa parte il dibattito parlamentare, oltre a ripulire il testo dalle
norme appena approvate, dovrebbe piuttosto porre rimedio a quelle
incongruenze, anche gravi, che il decreto Bersani ha prodotto. Una per tutte:
la “restaurazione” degli istituti tecnici e professionali a fronte della non
abrogazione della legge 53/2003, che prevede a regime la continuità tra scuola
e università solo per i licei, produce un vuoto normativo nei passaggi tra
questi istituti e l'università.
http://www.orizzont escuola.it/ article-14965- -0-0.html
Camera dei Deputati - XV legislatura - Amministrazione - Attualità ...
http://www.camera. it/amministrazio ne/317/602/ 880/documentotes to.asp?tipo=
6
Scuola: Prove di riforma. I provvedimenti varati dal Consiglio dei Ministri
http://www.flcgil. it/notizie/ news/2007/ gennaio/scuola_ prove_di_ riforma_i_
provvedimenti_ varati_dal_ consiglio_ dei_ministri Scuola: approvato
definitivamente il decreto sui poli tecnico professionali
http://www.flcgil. it/notizie/ news/2007/ aprile/scuola_ approvato_
definitivamente_ il_decreto_ sui_poli_ tecnico_professi onali
Lettera (Aperta) a un genitore rappresentante. ..
http://www.edscuola .it/archivio/ famiglie/ lettera_aperta. htm
40 anni di partecipazione. ..
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Un caro saluto, Flavio
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