ASSEMBLEA DELLA UIL SCUOLA A ROMA

 LE NOVITA' LEGISLATIVE SUI PRECARI E SUI RICORSI PER LA STABILIZZAZIONE

 "5 MILIONI DI EURO DALLA REGIONE LAZIO ALLE SCUOLE"

Oltre duecento, tra insegnanti e personale Ata, giovedì 24 febbraio 2011, hanno aderito all'assemblea provinciale indetta dalla Uil Scuola. La sala convegni dell'istituto G. Galilei di via Conte Verde a Roma era stracolma.

La prima notizia importante, già comparsa sui quotidiani, annunciata alla platea: La Presidenza della Repubblica, ha concordato con il governo due importanti modifiche del decreto "milleproroghe" relative agli insegnanti precari:

1) Una prima modifica annulla la proroga al 31 agosto 2012 delle graduatorie degli insegnanti precari. L'aggiornamento delle graduatorie permanenti sarà possibile nell'anno scolastico in corso e non più nel 2012. Tale circostanza consentirà, in vista delle prossime immissioni in ruolo, la giusta considerazione di nuovi titoli e punteggi acquisiti da ogni docente.

2) Nel testo del "milleproroghe", modificato dopo le osservazioni del Quirinale, è caduto anche l'emendamento (leghista ndr) che tentava di blindare le graduatorie provinciali impedendo l'inserimento di quegli insegnanti supplenti che decidono di trasferirsi e iscriversi nelle graduatorie di altre città. Era stata la Corte Costituzionale, su quesito del Tar del Lazio,  a confermare la legittimità dell'inserimento a pettine degli insegnanti che cambiano città. Una decisione che riconosce a tutti la valutazione dei titoli e del punteggio acquisito ovunque sia stato svolto il servizio.

Nell'assemblea è stato dedicato molto spazio alla parte legale ed ha preso la parola l'avv. Domenico Naso, responsabile dell'Ufficio legale del sindacato (guarda il box video di seguito a questo report). E' stata data ampia informazione, anche tramite le domande del pubblico presente, sulle recenti novità in tema di competenza dei tribunali. La Cassazione  a sezioni unite, nello scorso mese di ottobre 2010, ha stabilito che quando si discute di graduatorie e di aggiornamento del punteggio la competenza funzionale è del giudice del lavoro e non del Tribunale amministrativo (TAR). Ritorna quindi coerente la decisione del Tar di qualche giorno fa che ha rigettato un ricorso sulle graduatorie per incompetenza funzionale. I  ricorsi degli insegnanti precari che decidono di impugnare il collocamento in graduatorie deciso dall'ufficio scolastico vanno quindi presentati al tribunale ordinario. Una positiva conseguenza riguarda i tempi per poter proporre ricorso: si allunga da 60 giorni a cinque anni.

Un'altra novità legislativa illustrata dall'avv. Naso è lo slittamento dei termini di scadenza per la presentazione dei ricorsi per la conversione dei contratti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato. Anzitutto la nuova procedura di impugnazione dei licenziamenti individuali introdotta dall'articolo 32 della legge 183/2010 (cd. "collegato lavoro") che fissava il termine per la diffida o messa in mora del Miur al 24 gennaio 2011 ha prorogato il termine al 31 dicembre 2011. Tale impugnazione è inefficace se entro i successivi 270 giorni il ricorso non è depositato nella cancelleria del tribunale competente o non viene data comunicazione alla controparte della richiesta di tentativo di conciliazione o arbitrato.   Altri principi cardine illustrati dal responsabile dell'Ufficio legale Uil Scuola sono :

1) Il divieto di estensione del giudicato per la Pubblica Amministrazione (disciplinato dalla legge Finanziaria) nel senso che l'eventuale successo di una vertenza individuale di lavoro di un insegnante o ata precario non determina l'automatica applicazione ad altro personale precario che si trova in situazione analoga. E' indispensabile presentare ricorso individuale e nel farlo occorre tener presente che non sempre i diversi giudici sentenziano allo stesso modo perché, nella loro indipendenza ed autonomia, possono usare parametri differenti. E' accaduto che giudici diversi abbiano adottato decisioni differenti. Ad esempio il Tribunale di Siena e quello di Livorno , in accoglimento del ricorso presentato da due docenti della scuola, hanno statuito l’immissione in ruolo , senza concorso, convertendo il rapporto di lavoro a temine (costituito da una molteplicità di contratti succedutisi nel tempo) in rapporto a tempo indeterminato e condannando il MIUR a reinserire i ricorrenti nel posto di lavoro per lo svolgimento delle medesime mansioni, oltre al risarcimento del danno. Occorrerà adesso aspettare il pronunciamento della Corte d'Appello a cui si è rivolto il Miur. Occorre tenere però presente che altri Tribunali come Roma e Milano, mentre tendono nella maggior parte dei casi a riconoscere agli insegnati precari il danno da un punto di vista economico, retributivo e pensionistico non sembrano orientati ad accogliere la domanda di conversione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato come invece hanno fatto i due tribunali della Toscana.

Il suggerimento dell'avv. Naso è comunque quello di presentare il ricorso anche quando i contratti non sono consecutivi. L'ufficio legale organizzerà prossimamente l'esame delle posizioni individuali e l'avvio dei ricorsi per i quali servono i seguenti documenti:
Una copia di tutti i contratti di lavoro, i certificati di servizio, una copia di un cedolino dello stipendio per ogni anno di lavoro.  L'esito di un successo economico della vertenza sembra molto probabile. Dubbie invece appaiono le prospettive di assunzione. Riguardo ai tempi attualmente impiegati dai tribunali per decidere in primo grado, la media è di sei/sette mesi dal deposito del ricorso. In caso di soccombenza, Il Miur ha tempo sei mesi per impugnare in appello e addirittura, solo 30 giorni, se la sentenza gli viene notificata direttamente dalla parte attrice. Per il processo d'appello, mediamente, passano fino a 3 anni. Non vi è nessuna anticipazione di spesa da parte del lavoratore iscritto al sindacato.

Il legale ha infine informato su una sentenza che riguarda l'esclusione dagli elenchi prioritari (Dm Salvaprecari) dei supplenti che non avevano lavorato i previsti 180 giorni consecutivi nella stessa scuola. I lavoratori che hanno fatto ricorso si sono visti riconoscere dal giudice la validità del servizio anche se svolto in scuole diverse. Un'altra batosta giuridica per il Miur.

La dirigenza Uil ha anche informato sul buon esito della rivendicazione sindacale nei confronti di Regione Lazio e Ufficio scolastico regionale: Sono stati messi a disposizione 5 milioni di euro per integrare le retribuzioni dei precari o l'assegno di disoccupazione per chi non lavora. Purtroppo sembra che non tutte le scuole abbiano intenzione di beneficiare di questi finanziamenti aderendo a questa iniziativa della Regione Lazio. Essa consentirebbe, attraverso progetti specifici, di impiegare per circa sei mesi 4 unità di personale aggiuntivo di cui 3 docenti e un ata, dando così un'integrazione al reddito ai supplenti rimasti con poco lavoro o senza nessun lavoro.

La prossima assemblea provinciale, con analogo ordine del giorno, è stata convocata per lunedì 28 febbraio prossimo ad Ardea presso la scuola media "Virgilio" di via Laurentina km 32.500 dalle 8.30 alle 11.30. Nel calendario della Uil Scuola sono state inserite altre due interessanti iniziative di formazione e aggiornamento per martedì 1 marzo e venerdì 11 marzo prossimi .

Domenico Ciardulli

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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