TROPPI SPINELLI A SCUOLA, IL PRESIDE SI SPAVENTA E CHIAMA I CARABINIERI

(LaStampa.it - di ANGELO CONTI) Blitz con i cani antidroga al Copernico e al Luxemburg, sequestrate cinque confezioni di hashish nel sottoscala
TORINO - Cinque confezioni di hashish nascoste in un sottoscala del Liceo Scientifico «Copernico». Pronte ad essere divise divise in dosi e spacciate. Le ha trovate «Mike», il cane antidroga del Nucleo Cinofilo dei carabinieri, nell’istituto di corso Caio Plinio 2. Sempre lui, l’emulo del lupo Rex, il «cane di polizia matricola 1827» ha puntato deciso verso uno studente che, durante l’intervallo, si stava sparando serafico un «cannone», rivelatosi poi imbottito di hashish. «Ma questo ragazzo - specificano sicuri al Copernico - è di un altra scuola, quella vicina. Da noi, solo il “fumo” nascosto».
Il blitz al liceo Copernico è stato deciso dopo che, lo scorso 7 maggio, il preside, Stefano Grosso, aveva preso carta e penna per scrivere al maresciallo Vito Taverniti, il comandante della stazione Carabinieri Lingotto: «Durante l’intervallo si formano capannelli di studenti, sia all’interno che intorno alla scuola, per fumare spinelli. Voglio capire come entra ed esca la droga dalla mia scuola». Bella domanda, anche in tempi come questi, con le strade piene di pusher di ogni razza e colore. Il controllo dei carabinieri è così, in perfetta sintonia con il campanello dell’intervallo. E proprio nel cortile comunicante con l’Istituto Tecnico Commerciale Rosa Luxemburg veniva notato, appunto, quello studente di 19 anni alle prese con una «canna». Il ragazzo, spontaneamente, mostrava poi un pezzetto di hashish, di circa 0,6 grammi: lo teneva nella tasca dei jeans.
Raccontava di avere acquistato la sostanza, per uso personale, la sera prima, in piazza Bengasi, uno dei market della droga in città, assieme a San Salvario e Porta Palazzo. I militari proseguivano il viaggio nel cuore del «Copernico», venivano insospettiti dai movimenti di un gruppetto di ragazzi e controllavano meglio la zona sottostante ad una scala antincendio, proprio accanto al campo di pallacanestro. Qui, seminascosto nel terriccio, veniva scovato il «tesoretto»; una confezione di cellophane con cinque grossi frammenti di hashish, confezionati con la solita pellicola trasparente, quasi un marchio di fabbrica, pronti per essere affidati ai piccoli consumatori. Droga sequestrata, addio festini in classe. Almeno per il momento. I carabinieri della stazione Lingotto hanno infine segnalato alla prefettura lo studente sorpreso a fumare; sarà invitato a sostenere una cura disintossicante e, contestualmente, hanno inviato un’informativa alla Procura della Repubblica di Torino. Sono già scattate anche le indagini per scoprire chi «importava» dosi di hashish nel liceo: i sospetti si sono concentrati soprattutto su alcuni studenti, dall’aria un po’ troppo svagata.
Il comando provinciale ha già disposto nuovi controlli, al «Copernico» ed in altre scuole, a brevissima cadenza. Il colonnello Antonio De Vita ha ricordato che l’Arma è sempre pronta a svolgere interventi analoghi: «I presidi si possono rivolgere alle stazioni, alle compagnie, al Provinciale o al 112. Promettiamo un rapido intervento, anche in questi ultimi giorni di scuola».
Che dire? Genitori e la maggioranza degli studenti si dicono «soddisfatti». Lo spiega Francesco, un sedicenne del «Copernico», sotto lo sguardo protettivo della mamma: «Non posso negare che eravamo a conoscenza dell’”angolo del fumo”. Gli spinelli li trovi ovunque, non solo a scuola». Interrotto dalla mamma: «Voglio ringraziare il preside e i carabinieri. Certe voci erano a conoscenza anche delle famiglie».

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