L’architetto che si è occupato del “Progetto Forti” ha lanciato un allarme chiaro e preoccupante: Forte Trionfale sta cadendo a pezzi e precipita lentamente nel degrado. L’hangar perde tegole e vi sono infiltrazioni di acqua.
“Egr. Prof. Berdini,
in allegato, anticipando l’invio con Raccomandata, la lettera firmata da dieci associazioni culturali, che svolgono la loro attività anche nel XIV Municipio e particolarmente attive sui temi culturali, sociali, ambientali, urbanistici nello spirito del principio costituzionale della sussidiarietà, per chiederLe con urgenza un incontro in merito al Progetto di riuso e recupero del Forte Trionfale”.
Con queste parole la Rete delle Associazioni di Promozione sociale del Municipio XIV ha inviato ieri a Paolo Berdini, assessore all’Urbanistica del Comune di Roma, un appello controfirmato dalle associazioni di quartiere di Montemario, Balduina, Ottavia, Igea e dall’associazione Caritas settore Ovest.
“Vorremmo che l’Assessore Berdini venisse nel Municipio XIV per rendersi conto direttamente di quello che accade a Forte Trionfale” , A lui si rivolgono comitati e associazioni dopo aver letto ciò che l’assessore ha scritto sul quotidiano “Il Manifesto” il 15 gennaio 2017-
Tra le altre cose Berdini ha scritto sulla necessità di difendere i beni comuni dal degrado e dalla speculazione: “..dalla capitale arriverà il segnale culturale che l’intero Paese aspetta. Le città non sono luoghi esclusivi per speculazioni dei fondi immobiliari. Le città sono invece i luoghi della socialità e per garantirla si tratta di difendere e ripristinare – ovviamente senza sprechi o favoritismi – la rete delle associazioni che ci difendono da una deriva sociale che può travolgere le stesse radici del vivere urbano”.
E le associazioni, nella lettera recapitata ieri, gli chiedono chiarezza e coerenza sul recupero della Caserma Ulivelli.
Di seguito alcuni passaggi della richiesta della Rete delle associazioni del Municipio XIV:
1. come si intende procedere circa la partecipazione ed il coinvolgimento di cittadini e associazioni nella progettazione del Piano di Recupero del Forte e se è possibile impostare un rapporto di lavoro che consenta ampia informazione circa gli intendimenti dell’Amministrazione in modo da poter interloquire prima che le decisioni vengano definitivamente assunte (si veda a tal proposito il Regolamento della Partecipazione del 2006);
2. quali sono le intenzioni dell’Amministrazione circa la delibera n.27 del maggio 2015 che richiede alla giunta la presentazione del Piano di Recupero del Forte e del compendio entro due anni (quindi maggio 2017) secondo le linee guida lì previste (è bene ricordare che la stessa delibera prevede che in mancanza del Piano questa si intenda decaduta e con essa tutti gli impegni alla cessione a titolo gratuito in proprietà a Roma Capitale del manufatto del Forte, dell’Hangar e di una serie di aree del compendio per attrezzature pubbliche di quartiere);
3. come l’Amministrazione intende farsi carico delle osservazioni alla delibera di cui al punto precedente presentate dalle sottoscritte associazioni nel marzo di quest’anno;
4. se non sia il caso di procedere alla valorizzazione del Forte e del suo compendio avendo una visione unitaria di quali funzioni dovrà svolgere e che ruolo dargli rispetto al quartiere che lo circonda dal punto di vista urbanistico, sociale e della mobilità superando quindi la logica di interventi su singoli elementi immobiliari che lo compongono.
5. di verificare inoltre la possibilità di trasferimento dei beni vincolati del Forte e dell’Hangar mediante la procedura del Federalismo Demaniale Culturale, seguendo analogo approccio per gli altri forti consegnati in diversi periodi al Comune, attualmente nello stesso stato di incertezza patrimoniale che non permette interventi di recupero da parte del Comune.
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