Alla fine anche i maggiori sindacati italiani hanno deciso di intervenire e di chiedere, con un comunicato stampa congiunto, che il Senato modifichi la proposta di legge “Iori-Binetti” relativa al profilo e formazione degli educatori professionali e pedagogisti.
Per Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl “addirittura, se questo provvedimento venisse approvato definitivamente, anche parecchi lavoratori che sono già nei servizi, riconosciuti ai sensi delle norme vigenti, rischierebbero di dover cambiare lavoro. Sosteniamo invece che, per la complessità dei bisogni di assistenza e cura, c’è bisogno di percorsi integrati di presa in carico globale…”
Da qualche mese molti educatori professionali laureati presso le Facoltà di Scienze della Formazione e dell’Educazione, tentano di evidenziare il vulnus che si creerebbe se andasse in vigore l’attuale testo del DDL 2656. Le motivazioni erano state evidenziate con il seguente appello ai parlamentari che partiva dai social network: APPELLO
Ecco di seguito alcuni dei numerosissimi commenti fioccati nei gruppi: “un testo che sembra fatto apposta per far proliferare cattedre, soldi, associazioni..” (Manuela) “Io non voglio 2 percorsi universitari ma un solo percorso e la possibilità che ciascuno si possa specializzare in base alle proprie inclinazioni” (Graziano) “Va bene disciplinare la professione ma mi fa paura la possibilità concreta di lavoro, questa legge così com’è io non la vedo un apertura..” (Eleonora)…..
Il primo articolo scritto sulla questione dal gruppo educatori
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