DOCENTI E ATA, CORTEI DEL 20 MAGGIO

Non poteva esserci giornata migliore per dichiarare lo sciopero generale della Scuola Pubblica. Il 20 maggio del 1970 veniva approvata la legge n. 300. Nasceva lo Statuto dei Lavoratori, asse portante della Repubblica Italiana e dei  principi della sua Carta Fondamentale: La Costituzione.

Oggi lo Statuto dei Lavoratori è pesantemente messo in discussione da alcune leggi scriteriate che hanno creato danni enormi (esodati, allungamento dell’età pensionabile nei lavori usuranti, eliminazione dei precari di lunga data dalla Scuola pubblica e dagli enti locali).

IMG_20160520_102344La Corte di Giustizia Europea ha condannato l’Italia per l’abuso di contratti a termine. La soluzione che il governo italiano sembra offrire al personale ATA della scuola pubblica che lavora da molti anni è una sola: non la stabilizzazione, non immissioni in ruolo, ma, in base all’art. 135 della legge 107 uno Stop ai contratti di lavoro a tempo determinato per tutti coloro, docenti e Ata che hanno superato i 36 mesi di servizio.  Un’abnormità normativa contraria a ogni principio costituzionale che tutela il lavoro contro ogni sfruttamento.

Inoltre, proprio in questo periodo c’è una paralisi amministrativa in tutte gli istituti scolastici italiani. Nessun Ufficio scolastico regionale e nessun dirigente scolastico si assume la responsabilità di decidere su quale personale contare nei mesi di giugno e luglio. Infatti i contratti annuali degli assistenti amministrativi e dei collaboratori scolastici sono stati limitati al 30 giugno con il pretesto degli esuberi delle province che avrebbero potuto optare, ma non lo hanno fatto,  per il passaggio nelle scuole.agenziadire2

Risultato: Indecente stallo in attesa di istruzioni ministeriali. Nessun ufficio scolastico e nessun istituto scolastico è in grado di poter predisporre un piano ferie e di copertura delle attività didattiche fino alla conclusione degli esami. Migliaia di ATA costretti ad uscire dal servizio a fine maggio per consumare le ferie maturare. Scuole che saranno sguarnite in attesa di una circolare ministeriale che faccia chiarezza sui numerosi quesiti arrivati agli uffici del MIUR.

IMG_20160520_123241Non sono pertanto edificanti le premesse della legge 107 se a queste anomalie si aggiunge il caos sui criteri di valutazione dei docenti “bravi” che meriteranno gli incentivi per “merito”, dopo il bonus a pioggia elettorale una tantum di 500 euro.

L’altra cosa più grave è quella norma che attribuisce ai dirigenti il potere, e anche la grande responsabilità, di scegliersi i docenti su chiamata diretta dall’ambito territoriale. Non si era mai vista una deriva così privatistica e aziendalista della Pubblica Amministrazione. I contenziosi che si potrebbero aprire nei prossimi anni saranno un ulteriore colpo al mondo dell’Istruzione.

Possiamo ancora salvare la Scuola Pubblica da questa deriva se tutti avremo cura di difendere con i denti il diritto alla conoscenza e il diritto-dovere alla partecipazione .

IL SERVIZIO DEL TG1 SUL CORTEO DI ROMA

 

 

About Domenico Ciardulli 257 Articles
Blogger autodidatta, Educatore Professionale con Laurea Magistrale in Management del Servizio Sociale a Indirizzo Formativo Europeo; Master in Tutela Internazionale dei Diritti Umani. Profilo corrente: Ata nella Scuola Pubblica. Inserito nelle Graduatorie d'Istituto 3a fascia per l'insegnamento di "Filosofia e Scienze Umane"

Be the first to comment

Leave a Reply

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*