8 marzo 2007
LETTERA APERTA AL SINDACO VELTRONI,
COMMISSARIO STRAORDINARIO SULLA MOBILITA'
"Sindaco, a Roma il Codice della Strada
non è applicato..."
Onorevole Sindaco Veltroni,
I poteri speciali sulla mobilità nella capitale, a
Lei conferiti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Le
attribuiscono grandi responsabilità nelle funzioni di Commissario
Straordinario.
Ella, ovviamente, non può usare i suoi poteri per
varcare i confini della legalità anzi è tenuto, con la diligenza del
mandatario, a regolarizzare ogni situazione non conforme alle leggi dello
Stato.
In quanto cittadino che ha a cuore il bene comune
e l'interesse generale, vorrei segnalare a Lei, quale titolare di detti poteri
speciali, una lunga e persistente inadempienza amministrativa da parte degli
enti locali che riguarda l'applicazione e l'attuazione del Decreto legge del
30 aprile 1992, meglio noto come Nuovo Codice della Strada.
L'art. 2 del Codice della Strada prevede la
definizione e classificazione delle strade che, relativamente ai centri
abitati, devono essere suddivise in strade urbane di scorrimento, strade
urbane di quartiere, strade locali, strade di servizio.
Tale classificazione è fondamentale perchè
costituiscono il fulcro di qualsiasi regolamentazione del traffico urbano che
voglia avere una sua efficacia.
Infatti, per ogni tipo di strada sono ammesse
certe categorie di veicoli, è disciplinata la possibilità di apertura agli
accessi privati e sono definite in maniera chiara le distanze metriche dall'edificabilità
residenziale, i tipi di intersezione, le dimensioni, i marciapiedi, le aree di
sosta.
Purtroppo Roma, grande metropoli europea, risente
pesantemente di questa mancata applicazione dell'art. 2 del codice della
strada.
La conseguenza è che tutte le strade hanno uguale
importanza e le opere pubbliche per la mobilità a Roma, soprattutto quelle che
si stanno realizzando a ridosso del grande raccordo anulare, rischiano di
aggravare il collasso e la difficile vivibilità dei quadranti periferici della
capitale.
Non ci si può esimere allora dal chiedere al primo
cittadino, on.le Sindaco Veltroni, investito dei poteri speciali dal
Presidente del Consiglio, di sanare urgentemente quest'assenza di regolamento
prima di autorizzare e/o inaugurare tutte le opere pubbliche stradali, sia
quelle in progettazione sia quelle in esecuzione, come gli svincoli, le
complanari, i sottopassi, i raddoppi, gli allargamenti, i tunnel, la nuova
tangenziale, le strade di servizio per l'accesso ai Centri commerciali....(via
Trionfale, Colli Aniene, Cristoforo Colombo, Eur, Palmiro Togliatti, Castelluccia...).
Sperando di aver offerto un utile contributo di
idee, vorrei aggiungere che sarebbe opportuno coinvolgere di più i cittadini
facendoli partecipi preventivamente del cambiamento in atto nelle varie zone
della città.
Una partecipazione che non può essere fittizia ma
deve essere reale, come prescrivono oggi le norme europee in tema di tutela
ambientale e sviluppo sostenibile.
Converrà certamente con me sul fatto che i
cittadini sono una risorsa non sono un intoppo da bypassare. L'esperienza
insegna che, grazie ai saperi informali e alla conoscenza dettagliata del
territorio, si possono evitare gli effetti deleteri di opere pubbliche
"imperfette".
Domenico Ciardulli
Segretario
Coordinamento Comitati Roma Nord