NIENTE CURA DEL FERRO MA CORRIDOIO DELLA MOBILITA' SULLA PALMIRO TOGLIATTI

E SUPERTANGENZIALE FINO A SAXA RUBRA

 

Tramviamoci». Questo l’appello rivolto a Veltroni dai cittadini dei municipi V, VII, VIII e X che si battono contro la realizzazione del corridoio della Mobilità sulla Palmiro Togliatti, portato avanti con ostinazione dall’amministrazione comunale. L’alternativa proposta da oltre 40 comitati di quartiere è un progetto di mobilità su ferro, vale a dire tram o altro mezzo ecologico, che passi nello spartitraffico centrale di via Togliatti.

Una proposta approvata in consiglio comunale nel febbraio 2006, ma che fino a oggi è rimasta lettera morta, denunciano i comitati di quartiere. Ieri mattina l’ennesima manifestazione di protesta, in viale dei Romanisti, ha visto protagonisti i residenti del VII municipio, appoggiati da tanti comitati di quartiere e associazioni ambientaliste, come Italia Nostra e Wwf. Tutti uniti per dire no a un progetto, in parte già realizzato, che prevede una corsia di scorrimento riservata agli autobus, con semafori a ogni incrocio, sulla Togliatti. Otto chilometri da Cinecittà a Ponte Mammolo, attraverso Tuscolana, Casilina Prenestina e Colli Aniene, visti come un incubo dalla maggior parte dei cittadini, contrari alla Superpreferenziale così come è stata realizzata.

I residenti l’hanno ribattezzata «Corridoio dell’immobilità». «Sta rendendo impossibile la vita alla periferia est di Roma - denuncia Vito De Russis, presidente dell’associazione Diritti dei pedoni -. Il restringimento delle carreggiate nei due sensi di marcia ha prodotto la paralisi del traffico a tutte le ore del giorno, smog alle stelle e inquinamento acustico, per via delle centinaia di auto che si riversano nelle vie limitrofe per sfuggire all’imbuto centrale».

Un incubo che presto, se il progetto non verrà abbandonato, toglierà il sonno anche ai residenti dei quartieri Talenti, Montesacro e Nuovo Salario, visto che l’assessore alla Mobilità Calamante ha in mente la prosecuzione della supertangenziale da Ponte Mammolo a Saxa Rubra. «Più volte - spiega Marcello Paolozza, presidente del comitato promotore della delibera di iniziativa popolare per il tram - abbiamo chiesto l’attuazione della delibera, firmata da 10mila cittadini e approvata all’unanimità e senza emendamenti dal Consiglio comunale nel febbraio del 2006». La delibera prevede un processo di progettazione partecipata per un sistema di mobilità tangenziale tra Saxa Rubra e Laurentina, incentrato sull’utilizzo di una linea tramviaria. «Ci ritroviamo invece a dover lottare contro un progetto disastroso per i cittadini, e a farne le spese saranno come sempre gli abitanti della periferia, automobilisti e utenti del trasporto pubblico». Uno studio di fattibilità di una linea tramviaria sull’asse di via Togliatti prodotto in passato dalla Sta, spiegano le associazioni cittadine, ha evidenziato un miglioramento del trasporto pubblico, che oltre a rafforzare l’effetto rete con la linee A e B della metro e con le stazioni ferroviarie, non produce inquinamento. Inoltre il corridoio considerato ha una larghezza della zona di influenza di 600 metri. Al momento l’Atac si è impegnata a fornire entro la fine di febbraio alla commissione Lavori Pubblici del Consiglio comunale le proposte di modifiche migliorative da apportare al progetto.

di Rita Smordoni
Il Giornale 27.II.07