Giardini ai privati |
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È ANCORA
ben nascosta nel cassetto la proposta di affidare ai privati la manutenzione
di alcune aree verdi della città, ma il Consiglio comunale sarà chiamato a
votarla prima di Natale. L’idea, ancora allo studio del dipartimento alle
Politiche ambientali, è quella di far gestire a imprese private piccoli
spazi verdi comuni, come ad esempio spartitraffico e rotatorie, spesso
«colorate» di verde ma che di fatto restano fuori dalla manutenzione
ordinaria del Servizio Giardini oppure risulta assai oneroso prendersene
cura a causa delle loro ridotte dimensioni. Le prime nella lista «top
secret» ad essere interessate dal provvedimento sono lo spartitraffico di
via Cristoforo Colombo e la rotatoria di piazzale degli Eroi. Un metodo,
quello scelto, semplice ed efficace: una ditta privata, ad esempio il vivaio
di zona, prenderebbe in gestione la piccola area verde, manutenerla e in
cambio mettere un piccolo cartello pubblicitario. Insomma un do ut des con
il Comune che verrebbe così «alleggerito» dai costi di manutenzione dei
tanti piccoli «fazzoletti» verdi della città. Del resto, il metodo è stato
già applicato con successo da circa un anno nel Comune di Modena. In questo
caso, l’affidamento in gestione delle aree verdi ha una durata triennale,
vengono rigorosamente stabilite le misure della cartellonistica
pubblicitaria e una commissione ad hoc decide sull’entità e l’opportunità
del genere di sponsor. La stessa linea che potrebbe essere adottata dal
Comune di Roma, soprattutto per quanto riguarda i cartelloni che potrebbero
essere limitati a 80x50, mentre le ditte che sponsorizzano potrebbero avere
uno spazio a loro dedicato anche nel sito web del Comune. Il «boom»
dell’affidamento ai privati della cura di alcune aree verdi della città,
come ad esempio tutti i chioschi di «ultima generazione» riposti all’interno
dei giardini e dei parchi pubblici che, in cambio della concessione, devono
tenere pulite le aree e provvedere alla sicurezza. Lo stesso principio è
stato più volte suggerito, fino ad oggi invano, da An anche per le scuole
capitoline che verrebbero in tal modo ristrutturate a costo zero per il
Comune, in cambio di una piccola targa sul muro. |