Pincio,
Italia Nostra chiede sospensione immediata del cantiere
“Denunceremo al mondo lo scempio del Colle”
Italia Nostra e la Presidenza della Provincia
di Roma hanno chiamato cittadini e media a discutere il “caso Pincio” questa
mattina, nel corso dell’incontro pubblico organizzato nella sala “Kodak” della
Casa del Cinema di V il lla Borghese. L’occasione ha finalmente consentito di
riunire personalità della società civ il e (Associazione Abitanti Centro
Storico, Associazione Residenti Commercianti Artigiani, Comitato Residenti
Piazza di Spagna, Ass. dei Romanisti, Comex, …), personalità della cultura e
dell’ambientalismo (Prof. Giorgio Muratore, Alan Ceen, Ingrid Rawland, Raniero
Magini) e contributi di urbanisti il lustri in un audiovisivo (Insolera,
Portoghesi, Benevolo, Marconi, Muratore).
Il tavolo è stato coordinato dal
Presidente della Provincia di Roma Labucci che ha auspicato la riapertura del
dibattito pubblico e sociale sul cantiere del Pincio: “Occorre riaprire il
confronto con i cittadini, le associazioni e gli urbanisti.
Il Comune non deve arroccarsi
rigidamente sulle proprie posizioni, altrimenti in Italia si rischia di fare
ciò che è già avvenuto, per esempio a Los Angeles dove i pedoni vengono
considerati dagli amministratori un fastidio per la nuova mob il ità”.
L’incontro pubblico di oggi è
avvenuto a poca distanza dalle dichiarazioni di plauso verso il parcheggio del
Pincio pronunciate dal soprintendente Adriano La Regina (intervista su
Repubblica).
Nel corso del dibattito però
alcuni il lustri urbanisti hanno la loro contrarietà al progetto. Leonardo
Benevolo ha detto fra l’altro: “E’ un’idea folle”. Paolo Portoghesi ha
denunciato “conseguenze gravi ed imprevedib il i per la falda acquifera
situata sotto il Colle”. Italo Insolera ha giudicato ”il parcheggio del Pincio
come un aggravamento della situazione già drammatica del traffico della
Capitale”. Giorgio Muratore ha parlato di “proposta indecente”, mentre Paolo
Marconi si è chiesto come il Comune possa ignorare lo studio Argan – Benevolo
secondo il quale “l’unica soluzione per il traffico romano sono le
metropolitane”. Antonio Tamburrino, esperto di infrastrutture e trasporti, ha
osservato che “ Roma è sempre più arretrata in materia di pedonalizzazione
rispetto a tutte le metropoli europee, dove ormai si è deciso che nei centri
storici non si devono costruire parcheggi, meri attrattori di traffico”. Di
opinione diversa l’assessore all’Urbanistica del Comune di Roma, Roberto
Morassut.
L’amministratore comunale ha
sostenuto che “il parcheggio del Pincio è funzionale alla futura
pedonalizzazione della zona del Tridente”. La giornata di lavoro è stata
conclusa da Carlo Ripa di Meana, presidente di Italia Nostra – Roma,che ha
avanzato tre proposte:
la
prima riguarda la sospensione immediata del cantiere, entro le 24 ore, perché
non esiste nessun controllo nei confronti della ditta che esegue i lavori di
scavo archeologico preliminare;
la
seconda proposta riguarda la sollecitazione della Magistratura contab il e a
vig il are sulle procedure di appalto;
la
terza proposta riguarda la volontà di dar vita ad un movimento nazionale (a
partire dal collegamento con i comitati m il anesi che lottano contro il
parcheggio sotto Sant’Ambrogio) e internazionale. A tale fine verrà
organizzata una vera e propria campagna di informazione, che parta dal
video-denuncia sul Pincio e aggiunga tutta la documentazione ut il e, e che
investa tutte le capitali europee, americane e asiatiche.
Ripa di Meana ha invitato Walter
Veltroni a ripensare alla sua scelta affinchè “la sua straordinaria carriera
politica non venga macchiata in modo indeleb il e dal fatto che il suo operato
di sindaco sia definito come quello dell’uomo che ha distrutto il Pincio”.
Per Informazioni: Fabrizio Marchi
(Presidenza provincia di Roma) -347.2508315
Andrea Costa ( Italia Nostra Roma
) -328.5812312/ Ebe Giacometti ( Italia Nostra Roma ) – 347.2600163