I BUS DELLA SOLIDARIETA': PURA OPERAZIONE D'IMMAGINE?
Siamo al 4° anno di riproposizione di questa iniziativa dei bus notturni riservati ai clochards. L'obiettivo dovrebbe essere quello di diminuire l'elevata mortalità invernale dei clochards ma la cronaca quotidiana ci mostra il fenomeno in crescita.
Il fallimento di questa iniziativa nei primi due anni era cosa piuttosto nota agli operatori del settore (quale ero), cioè si sapeva che nei bus non saliva quasi nessuno (li chiamavano bus fantasma), e il V Dipartimento ha pensato bene di non rendere pubblico tale dato visto che aveva intenzione di riproporli. Ora che vengono riproposti per il 4° anno consecutivo senza nessuna novità rispetto agli anni scorsi viene qualche sospetto sul perché si tengano in piedi certe iniziative. La prima ipotesi che mi viene in mente è quella mettersi la coscienza a posto come Amministratori della città prima che la cronaca registri nuove morti che gridano giustizia. Fatto è che le politiche sociali del V Diaprtimento non toccano mai i problemi alla radice. 
Nel caso dei clochards il problema centrale è un generico rifiuto della società così com'è e gli autobus sono perfettamente inutili anzi controproducenti poiché rappresentano un surrogato di quei diritti negati perché troppo onerosi per la società. Ma la gente molte cose non le sa e così si cerca di far vedere solo quello che può mettere in buona luce.
Giampietro Petroselli