clochard avvolto dal fuoco

 

Caro Mimmo

propongo alla tua attenzione un fatto di cronaca tratto da "epolis" di oggi (vedi allegato) per una riflessione sulla inutilità del servizio di Emergenza Sociale del Comune di Roma. L'incidente accaduto all'anonimo immigrato aveva tutte le caratteristiche della prevedibilità perché originato da una situazione di vita a rischio come tante altre che gli operatori delle Unità Mobili conoscono bene. In casi del genere, e sono la maggioranza, l'operatore sociale non ha soluzioni alternative da offrire che non siano altrettanto improvvisate e precarie di quelle vissute e finisce per essere una figura sovrapponibile a quella del volontario che dona una coperta per la notte.
Questi fatti di cronaca, che sono la testimonianza di uno stato di degrado nella vita della città, si potrebbero evitare con una vera cultura dell'accoglienza e non dell'obolo. Questo metterebbe in rilievo anche la differenza (di competenza e saper fare) tra colui che vive il sociale come professione all'interno di un progetto politico ed il volontario e potrebbe consentire una armonizzazione delle due figure che allo stato attuale appaiono come doppioni nell'immagine della gente.