Tra il 28  e il 29 agosto 50 motorini incendiati vicino Villa Pamphili

Il 1° settembre, in pieno giorno, zona Garbatella, numerose auto incendiate in più punti. Piromani dileguati (leggi)

IL PREFETTO, UN ANNO FA, CONTRADDICENDO IL SOCIOLOGO FERRAROTTI SU "IL MESSAGGERO", LO RITENEVA

UN FENOMENO CHE SI SAREBBE CONCLUSO PRESTO. IL CRIMINOLOGO BRUNO, INVECE, PARLAVA DI "IMITATORI" (leggi).

IL RIPENSAMENTO DEL CRIMINOLOGO FRANCESCO BRUNO

"Sotto al gesto di dare fuoco alle macchine o ai motorini ci sono cause sociali importanti rilevanti. Abbiamo una fascia di emarginazione giovanile che sta assumendo comportamenti che ancora non sono politicamente rilevanti ma che vanno in una direzione che porta all'aggressione e alla distruzione" "Vandali spinti da grosse motivazioni sociali."

"Il piromane è sicuramente un soggetto patologico", spiega il criminologo Francesco Bruno, "Una persona che dando fuoco a oggetti e a boschi si esalta, commette un crimine per il solo piacere di farlo, è una persona che ha una doppia personalità, come un serial killer. L'approccio al crimine è praticamente lo stesso, c'è la soddisfazione di compiere l'atto criminale, per questo motivo la personalità del piromane viene studiata da investigatori specializzati in delitti seriali". Il professor Bruno dice anche che col tempo ha cambiato la sua opinione sugli incendiari: "Fino a oggi ho sempre pensato che ci fosse il piromane, e poi vandali che davano fuochi a cose o arredi per imitare il piromane ma analizzando anche quello che sta accadendo a Roma da un po' di tempo a questa parte mi sono fatto un'idea completamente diversa sul fenomeno. E cioè credo che sotto al gesto di dare fuoco alle macchine o ai motorini ci sono cause sociali importanti rilevanti. abbiamo una fascia di emarginazione giovanile che, forse, sta assumendo comportamenti che ancora non sono politicamente rilevanti, ma che vanno in una direzione che porta all'aggressione e alla distruzione. Sto parlando di vandali che, temo, agiscano perché spinti da grosse motivazioni sociali e questo succede perché evidentemente c'è una sofferenza in queste aree di periferia, esiste una difficoltà di contratto tra le persone. L'emarginazione è qui un aspetto endemico che mostra segnali di insoddisfazione e malessere diffuso. non sto parlando delle banlieu, siamo lontano da tutto questo, però bruciare macchine o qualsiasi altra cosa è un gesto che esprime grande malessere e insoddisfazione". E c'è pure una spiegazione al fatto che i piromani si scatenano d'estate. "Un fatto climatico", spiega Bruno " d'estate i boschi prendono fuoco più facilmente perchè piove di meno". Ma boschi a parte, secondo il criminologo le grandi città sono un terreno dove i piromani si muovono meglio: il motivo è semplice, perchè bruciare una macchina è iù facile che distruggerla, per esempio, a sprangate. Sfondare la carrozzeria o i finestrini richiede tempo e c'è il rischio che qualcuno se ne accorga e chiami i carabinieri o la polizia. Invece dare fuoco è un attimo. E prima che possano arrivare le forze dell'ordine o i vigili del fuoco il piromane è già bello che lontano. Ha tutto il tempo di scappare e quindi il rischio di essere scoperto o sorpreso è molto ridotto".  ( Articolo tratto da Il Messaggero 20 agosto 2006)