articolo tratto dal quindicinale "L'ERETINO" numero 3

DROGA, COSI FAN TUTTI

Venerdì sera a Monterotondo, per capire i meccanismi dello spaccio: le partite di stupefacenti arrivano dai quartieri "bassi" di Roma.

 

E' un venerdì come tanti, ma per noi diverso... Questa volta la tappa di chiama droga, nel suo dedalo di incroci e tunnel dai quali spesso non si esce più. Anche quando l'intenzione era solo provare una strada diversa, per un momento. Invece finisce che ci si perde in quel labirinto di polveri e pasticche, di erba e coocktail miscelati a ritmo di house e underground in una discoteca.

Si prova sì, per evadere, per sentirsi più leggeri, per non pensare. Oppure per guadagnare, i motivi sono tra i più disparati. Come le più disaprate sono le vie, in questa zona, dove si incontrano e spesso scontrano  partite e piccole dosi, pusher e fornitori, consumatori accaniti o occasionali.

Un mercato redditizio impressionanti, come impressionanti sono le cifre di questo popoloso circo fatto di stimati professionisti, politici, notabili, operai e impiegati, madri di famiglia e segretarie. Perchè i dati lo dicono chiaramente che sono mosche bianche le anime incontaminate a fronte, invece, di banconote in viaggio nel Belpaese intrise di coca e anfetamine......

Il nostro viaggio disincantato di giornalisti inizia un venerdì sera in Passeggiata, dove pure si radunano capannelli di giovani e trentenni in partenza per la capitale con in tasca un biglietto per la disco.

Già la Passeggiata, emblema di un problema sociale che sta sotto gli occhi di tutti: osservato e circoscritto, spesso fiaccato di manette e denunce.

Perchè le Forze dell'ordine, periodicamente, sono lì ad assestare colpi durissimi al mercato locale dello spaccio e alla sua rete di piccoli pusher che la Tratta Monterotondo-San Basilio, Monterotondo-Tor Vergata o Monterotondo-Tor Bella Monaca, fino a Bellocore (ovvero località Le Terrazze, così ribattezzata dagli eretini in rotta verso Castelnuovo di Porto passando per la Tiberina), la consumano quasi ogni notte per soddisfare una domanda divenuta sempre più crescente. Di cocaina, ovviamente, posto che anche qui, da queste parti, l'eroina dopo una stagione fortunata a cavallo tra il '60 e il '70, ormai è caduta in disgrazia.

La Passeggiata, appena riqualificata: quel budello di alberi e marciapiedi con il suo parco giochi per bambini, di giorno affollata di mamme, ragazzini e nonni, di notte eccola trasformarsi in un becero mercato di bustine e stagnole. Ce n'è per tutti : fumo ecstasy (tornata anche questa sulla piazza a 7 euro a pasticca), ma soprattutto lei la cocaina, il "cocco" come lo si chiama da queste parti.

Il "gioco" dell'acquisto è semplice: prima il contatto con il proprio pusher al telefono; poi il primo incontro spesso in uno dei bar più centrali dove le parti si mettono d'accordo sul quantitativo, soldi e luogo di consegna. Poi, ecco lo spacciatore, allontanarsi per andare a recuperare la "merce": dai 0,4 grammi chiusi nella plastica tagliata in cerchi recuperati dalla busta della spesa di mamma. Oppure i cinque grammi, per le serate speciali, quelle tra amici, vissute soprattutto al cjhiuso delle pareti domestiche. O, ancora, nei bagni di una discoteca. Una droga a portata di tutti, dicono i bene informati: si va da 40 euro per la dose normale (da 0,40 grammi) ai 350 euro per i cinque grammi. Lo spacciatore, oltre al contentino personale, ci guadagna comunque intorno ai 50 euro.

Linguaggi in codice, specie in periodi come questi di intercettazioni telefoniche e ambientali, sono d'obbligo e tra i più disparati se il "cliente" comunica al telefono il quantitativo richiesto.

La consegna, poi, al riparo da occhi e orecchie indiscrete: una sorta di mappa locale disegnata dalle operazioni dei carabinieri della locale Compagnia che nel corso degli anni sono intervenuti durante lo scambio sorprendendo pusher e consumatori: ecco i boschi tenebrosi di località Fratini, ecco la stessa Passeggiata, ma ecco pure i luoghi più appartati come i parcheggi dello Scalo. Oppure piombando direttamente nelle case, a colpo sicuro, dopo indagine portate avanti nel più stretto riserbo.

Una lotta senza tregua, consumata ogni giorno tra legalità e ribellione.

Come racconta Marco giovane eretino, scampato a retate e posti di blocco.

Di seguitola sua intervista.