COMUNICATO STAMPA DEL 14/03/2007
Prima seduta del tavolo nazionale Psicofarmaci e Bambini al Ministero
della Sanità: “Iniziativa lodevole, ma la burocrazia ha tempi troppo
lunghi,
e i bambini vanno tutelati adesso”.
Psichiatria Democratica dichiara: “Che quello farmacologico sia un
approccio scientificamente serio è tutto da dimostrare, queste cose
vanno dette una volta per tutte”.
Roma – Si è svolta
stamattina presso il Ministero della Sanità la prima riunione del
tavolo nazionale su psicofarmaci e bambini, convocato con una lettera
a firma del Ministro Livia Turco anche in risposta alle roventi
polemiche scatenate dall’introduzione sul mercato del Ritalin® e dello
Strattera®, potenti psicofarmaci che verranno somministrati ai bambini
italiani. “Chiedevamo questo tavolo da oltre un anno, quindi
plaudiamo l’iniziativa del Ministro – commenta Luca Poma,
Portavoce Nazionale di “Giù Le Mani dai Bambini”, prima campagna
nazionale di farmacovigilanza per l’età pediatrica in Italia – il
confronto è stato utilissimo, ma la burocrazia sembra avere tempi
troppo lunghi: ci si rivedrà fra sei mesi. Il paradosso è che gli
psicofarmaci verranno somministrati ai bambini sulla base di
protocolli diagnostici e terapeutici che secondo i nostri esperti sono
carenti e presentano un livello di garanzia per i piccoli pazienti
troppo basso. E’ una situazione tutta italiana: prima si immette in
commercio uno psicofarmaco, e poi, forse, si perfezionano i protocolli
per somministrarlo, quando invece dovrebbe accadere esattamente
il contrario.”
Enrico Nonnis,
neuropsichiatra infantile e rappresentante a questo tavolo di
“Psichiatria Democratica”, ha dichiarato: “Questi signori non
dicono le cose come stanno. Questi psicofarmaci hanno certamente degli
effetti, migliorano l’attenzione dei bambini, ma sia di quelli sani
che di quelli malati, ed a che prezzo sul lungo periodo? Che quello
farmacologico in questi casi sia di per se un approccio
scientificamente serio, è tutto da dimostrare: smettiamola di
prenderci in giro tra specialisti, facciamo un bagno di umiltà,
scendiamo con i piedi per terra, e ripartiamo da qui: apriamo una
riflessione sull’opportunità di usarli, questi psicofarmaci. Così
stanno le cose, e vanno dette.” Federico Bianchi di Castelbianco,
psicoterapeuta dell’età evolutiva, anch’egli presente al tavolo di
oggi, ha dichiarato: “Secondo alcuni dei presenti oggi al tavolo,
fino a ieri i bambini italiani iperattivi e da curare con psicofarmaci
erano il 4%, oggi sono diventati lo 0,8%: ma è scienza o stiamo
giocando alla lotteria?”. Giù le Mani dai Bambini invierà nei
prossimi giorni all’Istituto Superiore di Sanità una lettera
reiterando la richiesta di immediata revisione dei protocolli
diagnostico terapeutici.
Info media:
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portavoce@giulemanidaibambini.org
Luca Yuri Toselli -
coordinatore operativo