Regolamento di partecipazione dei cittadini alla trasformazione urbana… che fine ha fatto?

Pubblichiamo la lettera del Dott. Arch. Rodolfo Bosi in merito all’applicazione del “Regolamento di partecipazione dei cittadini alla trasformazione urbana”, ma prima ecco una breve introduzione per capire di cosa si tratta.

La partecipazione dei cittadini ai progetti di trasformazione della città è già prevista dalla normativa vigente in materia, ma a valle dei rispettivi procedimenti, perché avviene dopo la adozione e approvazione delle delibere da parte della Giunta e del Consiglio Comunale e la pubblicazione degli atti, venendo consentita sotto forma di “osservazioni a cui poi si faranno le dovute “controdeduzioni” oppure di intervento comunque a posteriori ai sensi della legge n. 241/1990 sulla trasparenza degli atti amministrativi.

Con deliberazione n. 57 del 2 marzo 2006 il Consiglio Comunale di Roma ha approvato il “Regolamento di partecipazione dei cittadini alla trasformazione urbana”, che dovrebbe consentire a tutti i cittadini che lo vogliano di intervenire anche a monte di ogni procedimento.

Il “Regolamento” detta una disciplina che prevede i seguenti 4 livelli della partecipazione:

Ai fini della efficacia della partecipazione, nelle premesse delle deliberazioni tanto della Giunta quanto del Consiglio Comunale con cui verranno approvati tutti i futuri progetti di trasformazione del territorio dovrà esser fatta espressa menzione degli esiti delle relative istruttorie, nonché delle motivazioni tanto di rigetto quanto di accoglimento totale o parziale dei “documenti della partecipazione”.

LA LETTERA

Il comma 8° dell’art. 15 delle Norme Tecniche di Attuazione (in sigla N.T.A.) del nuovo P.R.G. di Roma, adottato con deliberazione n. 33 del 19/20 marzo 2003, prevedeva l’attivazione del “processo di partecipazione dei cittadini alle decisioni relative agli strumenti di pianificazione e ai progetti di trasformazione” e rimandava ad un apposito Regolamento comunale il compito di stabilire la procedura di informazione e consultazione della cittadinanza: la suddetta disposizione è rimasta in sede di approvazione definitiva del nuovo P.R.G., avvenuta con deliberazione del Consiglio Comunale n. 18 del 12.2.2008, e figura ora al comma 9 dell’art. 13 delle Norme Tecniche di Attuazione.

Il penultimo periodo del comma 8° dell’originario art. 15 prescriveva che “nelle more dell’adozione del Regolamento, tutti gli interventi del presente comma sono sottoposti ad un processo di informazione, anche attraverso rete telematica“: ad eccezione di qualche caso, sul sito Internet del Comune di Roma non è stata pubblicata nessuna “informazione”.

Il “Regolamento di partecipazione dei cittadini alla trasformazione urbana” è stato poi approvato dal Consiglio Comunale con la deliberazione n. 57 del 2 marzo 2006, secondo la quale “il suddetto Regolamento è vincolante per le attività di tutti gli uffici comunali a livello centrale e dei Municipi interessati ai procedimenti in questione“, per cui “gli uffici interessati, nell’ambito delle rispettive competenze, provvederanno ad operare di conseguenza secondo il Regolamento allegato ed il Responsabile di procedimento provvederà a garantire, nei procedimenti in questione, l’applicazione di detto processo partecipativo ai procedimenti comunali”.

Le suddette prescrizioni erano da considerare come immediatamente vigenti e non subordinate comunque alle seguenti 5 previsioni parimenti prescritte dalla delibera n. 57/2006:

Il 7° comma dell’art. 1 del “Regolamento” ribadisce quanto già prescritto dalla deliberazione n. 57/2006 e che cioè “il presente Regolamento è vincolante per tutti gli Uffici, Dirigenti, Responsabili del Procedimento dell’Amministrazione Centrale e dei Municipi, che ne curano l’osservanza, secondo le norme di seguito definite”.

Il 3° comma dell’art. 4 stabilisce che “con deliberazione della Giunta Comunale, da adottare entro tre mesi dall’approvazione del presente Regolamento, viene definito un piano operativo per l’attivazione e l’organizzazione del processo di partecipazione, con riferimento alle strutture e agli strumenti di cui agli articoli 5, 6, 7, 8 e 9, tenendo conto delle modalità organizzative adottate dai Municipi”.

A distanza ormai di più di 2 anni e mezzo deve ancora vedere la luce la delibera della Giunta Comunale, che avrebbe dovuto essere adottata entro la fine di giugno del 2006.

In data 7 luglio 2006 la Giunta Comunale ha approvato soltanto una “memoria” indicante alcune modalità operative riferite in particolare ai Municipi, mentre l’Assessorato alle Politiche del Territorio ha sperimentato, in relazione ad alcuni programmi urbanistici (tra cui quelli di Morena), una procedura partecipativa in via transitoria: a tutto il mese di luglio del 2007 é stata attivata una rete di Case Municipali dedicate al tema della partecipazione, dal momento che risultano già attive strutture o vere case per la Partecipazione nei Municipi I, V, X ed XI.

In data 9 febbraio 2007 la Giunta Comunale ha approvato una 2° memoria, che ha dettato i seguenti “indirizzi di attuazione”:

Dal 9 febbraio 2007 ad oggi deve essere ancora redatto ed adottato dalla Giunta il “piano operativo delle attività, in assenza del quale non sono state attuate le suddette 5 previsioni e non è stato considerato applicabile il “Regolamento”.

In questo frattempo il Dipartimento XIX ha inserito all’interno del proprio sito Internet una sezione dedicata alla Partecipazione, in cui come modello sperimentale vengono illustrati i processi partecipativi attivati dal Dipartimento nell’ambito dei progetti e dei programmi di riqualificazione urbana e di sviluppo locale.

Come assicurato dall’allora Assessore On. Dante Pomponi in occasione dell’incontro svolto con le associazioni ambientaliste il 16 luglio 2007, la sezione avrebbe dovuto essere integrata da nuove pagine che dovevano dare ampio risalto al Regolamento illustrando il documento, le istruzioni per partecipare e l’elenco dei progetti “partecipabili: l’intenzione dichiarata è quella di informare ed allo stesso tempo stimolare gli utenti a partecipare attraverso l’interattività del sito Internet, che dal successivo mese di settembre 2007 avrebbe dovuto essere estesa anche a tutti gli altri Dipartimenti interessati.

Il 16 luglio 2007 è stato assicurato che l’informazione on line avrebbe riguardato tutte le istanze di trasformazione da chiunque formalizzate presso il competente Ufficio del Comune di Roma, che verranno ritenute meritevoli di essere istruite: a tutt’oggi , oltre al Dipartimento XIX, soltanto il Dipartimento VI ha inserito all’interno del proprio sito Internet una scarna sezione dedicata alla Partecipazione.

La mancata attuazione delle 5 suddette previsioni non può essere comunque addotta come motivo di ostacolo e di impedimento alla partecipazione, se non altro a livello di quella informazione che era già dovuta nelle more della adozione del Regolamento, per cui non può costituire nella maniera più assoluta una “giustificazionealla grave omissione dell’Amministrazione Comunale, specie se arriva a sostenere la “tesi” (sembra avallata dal Segretario Generale del Comune) della inapplicabilità del Regolamento fino a che non verrà istituita la Casa della Città.

Al riguardo si fa infatti presente che ai sensi dell’art. 13 del Regolamento, relativo alla “Norma transitoria”, “nelle more dell’istituzione della Casa della Città ai soggetti di cui all’art. 2 è data la possibilità di sviluppare, tramite gli uffici competenti individuati nell’ambito dei Dipartimenti o dei Municipi interessati, forme di informazione e verifica in ordine agli interventi di cui all’art. 3, nonché di presentare contributi partecipativi”.

A tutt’oggi non risulta nemmeno che siano stati ancora individuati gli uffici competenti nell’ambito dei Dipartimenti o dei Municipi interessati, aggiungendo una ulteriore grave omissione di atti dovuti d’ufficio.

Si chiede pertanto ai Direttori dei Dipartimenti in indirizzo di individuare gli uffici competenti ciascuno nell’ambito del Dipartimento di propria competenza, cui assegnare lo specifico compito di dare la dovuta informazione secondo il modello sperimentale predisposto dal Dipartimento XIX, che ha assunto il compito di cabina di regia: contestualmente si chiede ai Direttori degli Uffici Tecnici di ogni Municipio di Roma di individuare a loro volta gli uffici competenti ciascuno nell’ambito del Municipio di propria competenza, cui assegnare lo specifico compito di dare la dovuta informazione secondo lo stesso modello sperimentale.

Ciò consentirà di attivare comunque, anche senza il supporto logistico della Casa della Città e delle Case dei Municipi, delle forme di partecipazione spontanea che si concretizzeranno nel “Documento della Partecipazione” di cui si dovrà tener conto ed avere “esplicita menzione negli atti e deliberazione della Giunta Comunale e/o Consiglio Comunale e/o Municipale “: si invita e si diffida ad ogni modo la Giunta Comunale, il Consiglio Comunale, le Giunte Municipali ed i Consigli Municipali dall’adottare d’ora in poi deliberazioni senza una partecipazione dei cittadini che si sia concretizzata in un “Documento della Partecipazione esplicitamente menzionato nei medesimi atti.

Per quanto concerne infine l’espresso obbligo prescritto dal 3° comma dell’art. 4 del Regolamento, si sollecita la Giunta Comunale a definire e ad adottare entro e non oltre due mesi dalla ricezione della presente un “piano operativo per l’attivazione e l’organizzazione del processo di partecipazione, che confermi da un lato l’istituzione della Casa della Città nel promesso padiglione della Facoltà di Architettura del Mattatoio e stimoli dall’altro lato la individuazione delle rimanenti Case dei Municipi.

Si rimane a disposizione per ogni confronto e soprattutto per una collaborazione fattiva e si porgono distinti saluti.

Il Responsabile
Dott. Arch. Rodolfo Bosi

FONTE     http://www.vejo.it/regolamento-di-partecipazione-dei-cittadini-alla-trasformazione-urbana-roma/2008/09/26/