COMUNICATO STAMPA
Siamo tutti pazzi!!!
Abbiamo assistito in tanti, ieri, all'Assemblea
"sedicente" partecipativa al Padiglione 26 del S.Maria della Pietà.
Abbiamo sentito l'Assessore Morassut dire "è tutto
ancora da decidere". Abbiamo detto e dimostrato che questo non è vero. Che una
parte dei padiglioni è già stata venduta, che si stanno già facendo le reti
che frammenteranno il parco, che la ASL continua a riempire di strutture
sanitarie residenziali i pochi padiglioni ancora vuoti (10 giorni fa è
stata fatta la "posa della prima pietra" di una struttura per trattamento del
post coma al padiglione 12). Tutte le scelte di Storace che si stanno
compiendo mentre si fa finta di ascoltare i cittadini. Abbiamo sentito
praticamente tutti i cittadini intervenuti denunciare l'inconsistenza di
qualsiasi reale discussione partecipata.
Un'assemblea consapevole dell'indisponibilità
istituzionale a rispettare qualsiasi impegno dopo non aver rispettato alcun
regola. Per i rappresentanti istituzionali una figura non felice.
Ma stasera leggiamo su vari siti e su repubblica,
in una nota congiunta, Morassut, Pomponi e Lazzara dire delle cose
INCREDIBILI!!!
""L'amministrazione comunale - dicono gli
assessori - ha accolto
la richiesta sottoscritta da 9000 cittadini
attraverso una proposta
di deliberazione di iniziativa popolare, acquisendo
l'area del complesso di concerto con le
istituzioni interessate.
". Questa notizia (purtroppo) è completamnte falsa e l'unico effetto
che produce la sua diffusione è quello di confondere quei cittadini che non
conoscono direttamente le vere questioni.
Chiediamo a Fabio Lazzara, Dante Pomponi e Roberto
Morassut di smentire immediatamente e pubblicamente attraveso una nota
ufficiale una notizia che non ha alcun fondamento di verità.
Se davvero la politica avesse accolto la proposta
dei 9.000 cittadini sarebbe stato meglio per tutti ma non l'ha fatto. Anzi,
quella Delibera è stata affossata. Non è stata discussa in aperta violazione
dello Statuto Comunale.
Finiamola con le parole confusionarie e prive di
senso, con la retorica finta sulla partecipazione che non c'è. sulla
mistificazione delle scelte reali che si stanno compiendo.
Dichiariamo fin da adesso che esistono due sole
condizioni per aprire un tavolo partecipativo degno di questo nome:
la MORATORIA
UFFICIALE (e concreta) su tutti gli atti, i trasferimenti, le collocazoni di
strutture di qualsiasi tipo all'interno del S.Maria della Pietà e il ritiro
della Delibera Regionale di vendita dei padiglioni fino alla conclusione
dell'iter partecipativo.
In mancanza di questo, sarebbe evidente il
tentativo, truffaldino di imbrigliare i cittadini e le associazioni in una
discussione vuota per guadagnare tempo e chiudere materialmente la partita sul
S.Maria della Pietà.
Chiediamo alle realtà sociali e politiche di
sostenere la nostra proposta.
O forse, più semplicemente, la politica e
l'amministrazione cittadina non hanno il più minimo ritegno. Mentono
spudoratamente sapendo di mentire, ingannano la gente, imbrogliano le carte.